Il segreto di un 110 e lode

Lunedì 4 aprile, sedute di laurea a Giurisprudenza. Quasi tutti i candidati hanno ricevuto il massimo dei voti, “abbiamo voluto premiare il percorso brillante degli studenti”, ha spiegato il prof. Lorenzo Chieffi, Presidente della Commissione. Ma come si fa a conseguire risultati così brillanti? “Sono riuscita col tempo a trovare il miglior metodo di studio e a raggiungere il mio traguardo. Consiglio a tutti di non lasciarsi intimorire e non darsi mai per vinti”, dice Fabrizia Fusco, 25 anni, 110 e lode con tesi in Esegesi delle Fonti del Diritto Romano. Il futuro? “Non ho ancora le idee molto chiare ma l’unica cosa che so per certo è che non vorrei tentare concorsi per la pubblica amministrazione”. Anche Rosa Russo ha raggiunto il traguardo col massimo dei voti a soli 24 anni: “Il mio percorso è stato assolutamente lineare, senza particolari difficoltà: quando si studia con costanza, non ci sono esami che possono creare problemi”. Tesi in Esegesi delle Fonti del Diritto Romano anche per Rosa su II bene acqua nel Diritto Romano. “Ho scelto questo tema perché mi è sembrato un problema quanto meno attuale: dai tempi dell’antica Roma sono passati secoli eppure il problema persiste”. Riguardo il futuro: “Sono ancora un po’ indecisa, ma mi piacerebbe senza dubbio tentare un concorso in magistratura”. Alessandra Bianco, 26 anni, è raggiante: “Ho perso un annetto perché ho vissuto una fantastica esperienza ERASMUS in Spagna: un’avventura che consiglio a tutti e voglio ringraziare la mia prof. Lucia Monaco (è la docente che in seduta di laurea vanta il più alto numero di tesisti, insegna Istituzioni di diritto Romano) per l’opportunità”. Anche Alessandra ha discusso una tesi in Esegesi delle Fonti del Diritto Romano, scegliendo come argomento “II danno alla persona in Diritto Romano”: “Il percorso della tesi è stato un po’ travagliato: avevamo scelto come tema iniziale ‘l’iniuria’, ma le fonti erano molto frammentate ed abbiamo preferito qualcosa di specifico”. Nessun dubbio sul futuro: “Domani? Parto per la Spagna e il mio sogno sarebbe trovare lavoro lì, intanto inizio un po’ di pratica in uno studio penale”. Voto finale 106/110. Pasquale Galiero, 29 anni, si è appena laureato con 110 e lode in “Relazioni Internazionali”: “è la mia seconda laurea, lavoro già nell’amministrazione per l’Università di Salerno, ma credo che con questa laurea potrò trovare altri sbocchi lavorativi, magari anche all’estero”. Pasquale ha discusso una tesi in Storia delle Relazioni Internazionali e ironizza sulle maggiori difficoltà del suo percorso di studi: “la cosa più difficile non sono stati gli esami, come tutti potrebbero pensare, bensì i ricevimenti!”. Gaetano Viggiano, 25 anni, laureato in corso con punteggio finale 81/110, ha scelto come argomento per la sua tesi in Diritto penale romano ‘la corruzione in Roma Antica’: “un tema senza dubbio attuale, a testimonianza che le piaghe che affliggono la società sono sempre le stesse”. Riguardo il suo percorso: “non ho avuto particolari difficoltà, ma un esame che può dare qualche problema è Diritto Commerciale. Per quanto riguarda il mio futuro, invece, andrò a lavorare in uno studio legale ma continuo a studiare in prospettiva di concorsi pubblici”. Annalisa Menale, 110 e lode, ha 27 anni ed ha discusso una tesi in Diritto Processuale Civile: “Stranamente nel mio percorso la disciplina che più mi ha dato problemi all’inizio è stata proprio Procedura civile. Dopo un blocco iniziale, però, mi sono così appassionata che ho deciso di lavorare addirittura la tesi in questa materia. Sono incredula e felice, non ho le idee chiare riguardo il futuro, ma mi piacerebbe tentare un concorso pubblico per avere una certa sicurezza economica”. Pasquale Perfetto, 24 anni, è il più giovane laureato, anch’egli con lode, della giornata con tesi in Diritto Processuale Civile: “Il segreto per laurearsi in regola e con il massimo risultato? Studiare, con frequenza e dedizione, anche molte ore al giorno”. Visibilmente felice, ci confida: “mi metterò alla ricerca di uno studio per fare un po’ di pratica: ovviamente, mi piacerebbe esercitare la professione”.
Anna Verrillo
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