Il sociologo? Un professionista che si occupa della pianificazione del sociale

Siete curiosi? Sempre interessati a quello che succede intorno a voi? Pensate di avere una buona capacità di osservazione e di relazione in gruppo? Allora Sociologia è la Facoltà che fa per voi. “Un ragazzo che non dimostra alcun interesse per ciò che accade nella società e nel mondo, che non legge i giornali, che non osserva neanche il gruppo di cui fa parte, probabilmente non è portato per gli studi di tipo sociologico”, è quello che afferma la prof.ssa Enrica Amaturo, Preside della Facoltà di Sociologia. Oltretutto, c’è un metodo efficace per capire bene le proprie capacità in materia e le tematiche che si andranno a studiare nei tre anni del corso di laurea: il test di autovalutazione on line, disponibile al sito internet www.sociologia.unina.it. Il test non è obbligatorio né selettivo (Sociologia rimane un corso di laurea ad accesso libero) piuttosto è uno strumento di orientamento, il cui “scopo fondamentale – ricorda la Preside – è far comprendere ai ragazzi le materie di studio”. Detto ciò, non c’è uno studente ideale, relativamente alla provenienza dalle varie tipologie degli istituti superiori. “Negli ultimi anni – dice la prof.ssa Anna Maria Zaccaria, delegata all’orientamento – abbiamo in numero sempre maggiore matricole che provengono dai licei, in ogni caso lo studente ideale è colui che scopre che la Sociologia gli piace e, col tempo, lo appassiona”.
Chi frequenta consegue risultati migliori
La Facoltà, situata in vico Monte di Pietà, attiva due Corsi di Laurea triennale: Sociologia e Culture digitali (a numero chiuso), ai quali si aggiungono tre corsi di laurea specialistica: Comunicazione pubblica, sociale e politica; Politiche sociali e del territorio e, da quest’anno, Antropologia culturale ed Etnologia. “Al primo anno – dice la Amaturo – è fondamentale seguire i corsi e soprattutto saper scegliere i corsi da seguire. Secondo un monitoraggio, svolto dai professori Anna Maria Zaccaria e Giancarlo Ragozini, i risultati migliori agli esami, sia in termini di voto che di tempo impiegato nella preparazione, sono collegati alla frequenza di un massimo di tre corsi. L’ideale sarebbe seguire, quindi, i tre corsi prescelti e sostenere i relativi esami al termine del semestre”. Gli esami, in tutto, sono più di trenta a seconda degli opzionali, a scelta dello studente, e delle attività libere.  
“I ragazzi devono acquisire un metodo di studi costante e su più discipline – avverte la Zaccaria – messo a confronto con quello delle superiori, il metodo cambia, ma sarebbe bene che i ritmi fossero gli stessi. E’ compito, poi, del singolo studente organizzare giornate coerenti e congeniali con i tempi personali, ricordando che è necessario un minimo di regolarità nello studio”.
Al primo anno, seguire le lezioni, anche se la frequenza non è obbligatoria, risulta fondamentale non solo per cominciare a vivere l’università, ma soprattutto per l’acquisizione di un linguaggio scientifico-sociologico. Ogni fine semestre, prima della sessione d’esame che solitamente prevede due appelli, c’è circa un mese di tempo che gli studenti dedicano all’approfondimento prima di sostenere le prove. Durante il triennio, viene offerta ai ragazzi, la possibilità di guadagnare crediti tramite un’attività di tirocinio presso aziende ed enti in convenzione con la Facoltà. “Personalmente – aggiunge la Preside – consiglio l’esperienza del tirocinio perchè mette i ragazzi in relazione con il mondo del lavoro. La Facoltà ha attivato molte convenzioni tra cui gli studenti possono scegliere per fare un’esperienza pratica già prima del conseguimento del titolo di laurea”.
Ma chi è il sociologo e di cosa si occupa? Lo spiega la Preside. “Il sociologo è un professionista che si occupa della pianificazione nel sociale, dai servizi inerenti all’ambito sanitario alle politiche sociali. E’ in grado di leggere le esigenze di uno specifico territorio, interpretare i bisogni dei cittadini per arrivare alla comprensione delle politiche migliori da adottare. E’ inoltre capace, e di grande aiuto, nei processi della comunicazione. Al giorno d’oggi, in tutte le aziende ed enti pubblici, ci sono figure che si occupano in specifico della comunicazione e della formazione delle risorse umane. E’ naturale che queste figure sono richieste nelle società più sviluppate”.
Nella scelta della Facoltà, i ragazzi guardano spesso agli sbocchi occupazionali. La Amaturo non è d’accordo. “Bisogna scegliere secondo la propria vocazione, in quanto non c’è una scelta formativa che collochi sul mercato del lavoro che, oltretutto, negli ultimi anni è molto cambiato -dice- Credo che nessuna scelta possa fornire la garanzia relativa agli sbocchi occupazionali. C’è una grande concorrenza, ma i bravi trovano sempre lavoro”. In questa ottica, la Preside consiglia ai ragazzi di “cominciare a guardarsi intorno, provare a trovare lavoro anche dopo il conseguimento della laurea triennale, in quanto i laureati triennali sono in condizione di svolgere un ruolo di collaborazione con svariati enti pubblici, a cominciare, per esempio, dalle Asl”.
Ad ottobre due giornate di orientamento
Per tutti coloro che fossero ancora indecisi, o volessero chiarire qualsiasi tipo di dubbio, la Facoltà organizzerà due giornate dedicate completamente all’orientamento, nella prima decade di ottobre e prima dell’inizio dei corsi. “Saranno due incontri durante i quali la Preside e vari docenti – spiega la prof.ssa Zaccaria – risponderanno a tutte le domande, illustreranno i percorsi di studio. Un’occasione per conoscere le persone e l’ambiente che frequenteranno nei prossimi tre anni, una cosa fondamentale per chi vuole intraprendere questo tipo di studi”.
Presso la Facoltà, al piano terra, è aperto uno sportello per l’orientamento (lunedì, mercoledì dalle 10:00 alle 13:00 e giovedì dalle 10:00 alle 15:00) dove le future matricole trovano studenti e neo-laureati che dispensano informazioni e consigli utili. Altra fonte di orientamento, è il sito non ufficiale della facoltà www.solunina.it,  dove c’è un forum degli studenti che si scambiano dritte. “E’ molto importante informarsi – dice la Zaccaria –consultando siti, le guide di orientamento e leggendo i contenuti dei programmi di studio, per comprendere ancora meglio quello che si andrà a studiare”.
Maddalena Esposito
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