Il Suor Orsola inaugura l’Anno Accademico

L’Università Suor Orsola Benincasa, la più antica delle libere Università italiane, ha aperto l’anno accademico 2012/2013 con la cerimonia di inaugurazione tenutasi l’11 gennaio in un’Aula Magna gremita, presso la sede universitaria di Corso Vittorio Emanuele. Tra i presenti, i Rettori della Federico II Massimo Marrelli, del Parthenope Claudio Quintano, della Seconda Università Francesco Rossi, dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino, il pro-Rettore de L’Orientale prof.ssa Elda Morlicchio, oltre agli Assessori regionali alla Ricerca scientifica Guido Trombetti e alla Cultura e all’Istruzione Caterina Miraglia ed autorità istituzionali. Il prof. Lucio d’Alessandro, Rettore del Suor Orsola, ha parlato anche di crisi e formazione: “In uno dei momenti di maggiore crisi economica del Paese, apriamo formalmente un anno accademico che abbiamo voluto avviare con una serie di interventi sulle tasse universitarie finalizzati a premiare sempre più il merito, e con un patto con gli studenti in virtù del quale l’Ateneo si è impegnato a non aumentare le tasse nei prossimi anni ad un livello più alto di quello pagato nell’anno di immatricolazione – ha detto d’Alessandro – Un anno in cui abbiamo avviato importanti progetti di ricerca in un settore nevralgico per lo sviluppo economico del Mezzogiorno come quello delle tecnologie applicate alle Scienze umane, abbiamo potenziato il nostro sistema di collaborazione con le aziende dell’intero territorio nazionale e il servizio di job placement, abbiamo operato una grande svolta nel processo di internazionalizzazione con l’ingresso nel nostro corpo docenti di professori di prestigiose università internazionali ed arricchito ulteriormente la nostra offerta formativa di alta specializzazione post laurea che ha raggiunto ormai livelli di comprovata eccellenza in alcuni dei settori didattici in cui da anni l’Ateneo ha consolidato una grande tradizione scientifica (comunicazione, giornalismo, enogastronomia, beni culturali, archeologia, diritto e criminologia)”. La lectio inauguralis, dal titolo ‘Il Suor Orsola Benincasa: segni di un patrimonio dell’umanità’, è stata affidata al prof. Marino Niola, ordinario di Antropologia, il quale ha incentrato il suo intervento sul concetto di città quale luogo di memoria, dove, per quest’ultima, s’intende un compromesso tra presente e passato, “un tessuto variegato tramato di compresenze”. “In una città come Napoli, la mappa spaziale e simbolica è incisa e sbalzata dagli scarti e dalle segnature del tempo che vi coesistono e si intrecciano – ha spiegato il docente – E proprio in queste radici si innesta la provenienza di un’istituzione come la nostra Università, in questa cittadella del sapere, fondata su una integrazione dei saperi umanistici e scientifici, che non si limita ad essere uno dei siti più straordinari del nostro Paese, luogo elettivo della didattica dei beni culturali. Si può affermare che, senza il Suor Orsola, questa città oggi non sarebbe la stessa e, d’altro canto, un’Università come il Suor Orsola forse non sarebbe stata possibile in una città che non fosse Napoli”. Nel corso della cerimonia, il Rettore e il Preside della Facoltà di Giurisprudenza prof. Vincenzo Omaggio hanno conferito a Francesco De Sanctis, Rettore dal ’93 al 2011, il titolo di Professore Emerito dell’Ateneo, per il contributo di quest’ultimo alla crescita del Suor Orsola e “una vita passata al servizio della formazione e della cultura”. “Sotto il profilo scientifico, Francesco De Sanctis si è distinto nel panorama della filosofia del diritto del nostro Paese, per la profondità, l’originalità e la continuità degli studi. Basti ricordare solo i lavori sull’assolutismo europeo, entrati a far parte di una bibliografia di respiro internazionale”. Al Suor Orsola, ha fondato e dirige il CRIE, il Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee, dove ha dato vita alla collana ‘Pensiero giuridico e politico’, che conta più di quaranta volumi, e in tutte le Università in cui ha insegnato (Teramo, Salerno, Roma, Napoli) ha ricoperto incarichi istituzionali. “Il patrimonio storico-artistico del Suor Orsola ha costituito realmente il contesto determinante per la sua iniziativa di istituire agli inizi degli anni ’90 il primo Corso di Laurea in Conservazione dei Beni culturali in Italia e il primo nucleo laboratoriale della scuola di Restauro – ha continuato il prof. Omaggio – È a lui che si deve, quindici anni orsono, la progettazione e la realizzazione dell’idea di una Facoltà giuridica ispirata alla logica dei piccoli numeri e della qualità, che potesse stare con onore accanto a quella federiciana, antica e prestigiosa, che aveva formato e indirizzato alla carriera accademica tutti noi”. 
Sull’importanza della formazione, è intervenuto anche il regista Giovanni Mazzitelli, giovane laureato in Scienze della comunicazione al Suor Orsola. “A 19 anni, nel momento più delicato del scelta del post maturità, non volevo continuare a studiare a Napoli, piuttosto volevo fare il Dams, ma credo che, se non avessi ascoltato mia madre e non avessi fatto i test d’ingresso a Scienze della comunicazione, non avrei fatto quello che ho fatto”. Oggi, a 27 anni, Giovanni si occupa di regia e sceneggiatura nella città partenopea. “Quello che ho imparato all’Università mi serve ogni giorno, in tutto quello che faccio, perché è questo l’unico investimento possibile per il futuro dei giovani – ha detto – Laboratori, ricerche con i docenti, cineforum, stage, tutto ha un senso profondo ma soprattutto ce ne accorgiamo sempre dopo, quando ormai dobbiamo ritirare solo il certificato di laurea”. E, rivolto ai ragazzi presenti in aula, ha concluso: “L’Università è il diritto della nostra mente e, se l’avete scelta vi consiglio di non contare gli esami sul libretto. Se correte senza riflettere, dovrete ricominciare da capo e con qualche anno in più sulle spalle. Certo, non è facile sapere cosa siamo destinati a fare, ma il percorso universitario può essere la palestra giusta per capire se abbiamo la voglia di farlo”. 
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