“Ascoltare il malato, parlare al malato, tra etica e organizzazione”. Si ritorna a parlare della comunicazione in sanità all’Università Vanvitelli. Il 26 ottobre aspiranti infermieri dell’Ateneo con i loro colleghi della Federico II hanno preso posto nell’Aula Tecce del Complesso degli Incurabili per ascoltare l’intervento della dott.ssa Rosa Ruggiero, docente di Comunicazione Sanitaria del Master federiciano in Management Sanitario. “Spogliarsi degli abiti di tecnico e pensare al malato” il file rouge di una conversazione che ha avuto come incipit una domanda rivolta al giovane pubblico: “che tipo di medico mi auguro di incontrare?”. Empatico, scrupoloso, disponibile, professionale, efficiente alcune delle risposte. Uno il credito riconosciuto ai presenti. Nicoletta Alaia, studentessa della Vanvitelli al secondo anno: “oggi mi sono resa conto di quanto l’empatia conti nel nostro ambito. Per i pazienti e le loro famiglie è un sostegno fondamentale. Una preparazione sulla comunicazione è molto importante. Gli input servono, ma sarebbe necessario approfondire”. Federica Pellegrino, sua collega: “l’argomento è interessante e va approfondito perché non tutti scelgono Infermieristica con la giusta motivazione. Il pensiero di molti è esclusivamente che dopo tre anni possono già iniziare a lavorare”. Giuseppe Angelino: “Iniziative del genere andrebbero proposte più spesso perché aiutano a capire come si deve agire sul campo”. È una studentessa della Federico II Tina Bellotti: “per quanto ascoltato oggi e per le esperienze con il tirocinio, mi rendo che un infermiere si prende cura del paziente a 360 gradi. È quello che vorrei fare io che guardo a questa professione con amore e interesse”.