Edoardo Cosenza, detto “il giovane”, 47 anni compiuti ai primi di maggio, delegato all’edilizia dal Rettore Trombetti, già Presidente di Corso di Laurea di Ingegneria Civile, Vice Presidente della Commissione grandi Rischi della Presidenza del Consiglio e studioso di fama, è il nuovo Preside della Facoltà di Ingegneria per il triennio 2005/2008. L’elezione giovedì 12 maggio, l’incarico a partire dall’1 novembre.
Ma andiamo allo scrutinio del 12 maggio. Ore 14.13, aula Magna Leopoldo Massimilla del Politecnico di Piazzale Tecchio. Il decano, prof. Renato Fiorenza, assistito dai professori Piero Salatino e Andrea Del Pizzo (Presidenti dei chimici e degli elettrici) e da altri due docenti, inizia le operazioni di scrutinio. “Cosenza” è la prima scheda estratta. Seguita da altre sei con lo stesso nome. Poi una per Raffa e di nuovo cinque per Cosenza, ancora una per Raffa e poi 28 di seguito per Cosenza. Ancora una per Raffa alternata a sei, sette, otto per Cosenza. E così a seguire. Fra lo stupore dei docenti presenti. Intanto l’aula si è affollata. C’è il presidente del Polo Filippo Vinale (mentre prudentemente non si vede il candidato alla successione D’Apuzzo), il Preside uscente Vincenzo Naso, c’è Poppi Vanoli, e non poteva essere altrimenti, c’è Giuseppe Marrucci, l’inossidabile Giovanni Carlomagno (che ricorda agli astanti di essersi candidato più volte al CdiA dell’Ateneo e di essere “sempre stato eletto primo o fra i primi”), c’è Guido Greco, Emilio Esposito, Guido Capaldo, Gaetano Manfredi, presidenti di Corso di Laurea e direttori di Dipartimento e tanti altri. Ben presto avanza lo stupore, che copre il sorriso anche degli stessi sostenitori di Cosenza. Una soddisfazione mista a sorpresa, ad incredulità. “Una debacle”, affermano tra il pubblico, “un plebiscito”, commenta il prof. Giorleo, “una valanga” afferma un docente anziano. “Ma così la facoltà ne esce male. L’hanno mollato” afferma il prof. D’Antonio, di Ingegneria Sanitaria: “ma perché si è candidato”. Alle 14,26 il prof. Edoardo Cosenza, ha già vinto, dopo appena 13 minuti all’apertura delle urne, ed a poco più di 210 schede scrutinate. Gli bastavano 187 voti. Dopo un po’ giunge il nuovo Preside, e dopo qualche attimo anche Raffa. Per qualche minuto lo scrutinio continua ancora. Il risultato è più eloquente di qualsiasi commento: Cosenza voti 292, Raffa voti 47, bianche e nulle 16, assenti, in parte giustificati per convegni, 18. Totale 375, ma ne vanno sottratti tre, in quanto fuori ruolo. Franciosi: “avendo ricevuto voti 292, proclamo eletto il prof. Edoardo Cosenza nuovo Preside della Facoltà di Ingegneria per il triennio 2005-2008”. Le prime reazioni: il prof. Giovanni Carlomagno è baldanzoso: “la facoltà si è ricompattata. È stata la più grande votazione unitaria degli ultimi anni”. Giuseppe Gentile, segretario Cgil Università e Ricerca: “due candidati di qualità. Il divario è dovuto ai tempi diversi in cui è stata presentata la candidatura. Bisogna dare atto al prof. Raffa, a merito, nonostante il divario di partenza, di non aver forzato nei toni la campagna elettorale. Va apprezzato lo stile. Passato il voto, da questo momento, come sempre, si torna a lavorare, tutti insieme”.
Cosenza a caldo: “non mi aspettavo un risultato di queste proporzioni. Grande forza per la facoltà, grande responsabilità per me. Essendo anche molto tempo che la facoltà non si esprimeva in modo così compatto, come non accadeva da anni”. Commosso ricorda: “ieri mi ha mandato un messaggio uno studente: “tutto è pronto quando il cuore è pronto, citando Enrico VIII”. Altre dichiarazioni. “La superbia non paga: nessuno aveva spinto Raffa a candidarsi e nessuno lo ha votato. Da tempo più anni passavano più crescevano gli appetiti dei Gestionali”. Meglio non citare il dichiarante. Anche perché in molti non sembrano apprezzare: “non è nello stile di Ingegneria”. Prof. Acierno: “come da previsioni. Siamo comunque lieti del dibattito che ha preceduto il risultato”. Prof. Francesco Caputo: “due eccellenti docenti”. Non dice altro. Poppi Vanoli: sorriso a 360 gradi, cellulare che squilla, non rilascia dichiarazioni. E scappa via. Angelo Chianese: “un cambio generazionale. Atteso da tempo. Auguri al vincitore, stima ed apprezzamento per il prof. Raffa che ha comunque inteso dare un contributo alla facoltà. È stata premiata la continuità con il lavoro svolto dal preside Naso”.
Vincenzo Naso: “il 96% dei votanti, in linea con la tradizione della facoltà. Come sempre nei momenti istituzionali. Proseguiamo nel lavoro quotidiano. Tutti insieme, come sempre”.
Daniele Capocelli (UDU), insieme alla senatrice accademica Monica Dal Naja: “continueremo a svolgere il nostro lavoro come sempre. Didattica prima di tutto, mensa, e case dello studente: le priorità. Sperando in una maggiore apertura del nuovo Preside e delle istituzioni in generale”. Critiche contro la Regione? “A quando le case dello studente?”. Ancora Capocelli, polemico “apprezziamo la vasta, massima, partecipazione degli studenti al voto, di tutti gli eletti, tra l’altro anche di rappresentanti mai venuti in Consiglio di Facoltà. Forse li vedremo più spesso d’ora in avanti”.
Ascensore piano terra di Piazzale Tecchio: uno funziona ed uno no. Su quello non funzionante una scritta: “fuori servizio”. Qualcuno ha aggiunto: “ma và!”. Un gruppo di studenti osserva e sorride. Più in la il prof. Isastia Cimmino ed altri salutano il neo eletto che ad Ateneapoli afferma: “sono dispiaciuto per Mario Raffa. Andrò presto a trovarlo. Rinnovo la mia assoluta stima per lui”.
Renato Fiorenza, decano, chiede di aggiungere qualcosa: “la partecipazione della facoltà è stata eccezionale. È motivo di orgoglio per Ingegneria”. “Grandissima partecipazione, nonostante gli impegni congressuali. Si potrebbe dire che ha votato il 100% del corpo elettorale”. Cosenza: “non fatemi dire altro. Sono troppo emozionato”. Orgogliosamente onorato, citando le sue parole d’ordine. A pomeriggio inoltrato giunge una breve nota del prof. Mario Raffa: “innanzitutto un augurio di buon lavoro a Edoardo Cosenza, nuovo Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, che ha raccolto un ampio consenso tra gli elettori. Ringrazio poi tutti i colleghi che, nel corso degli incontri di questi mesi, hanno mostrato di apprezzare il lavoro da me svolto in questi anni e alcune proposte contenute nel mio programma”.
Paolo Iannotti
(altro servizio a pag. 5)
Ma andiamo allo scrutinio del 12 maggio. Ore 14.13, aula Magna Leopoldo Massimilla del Politecnico di Piazzale Tecchio. Il decano, prof. Renato Fiorenza, assistito dai professori Piero Salatino e Andrea Del Pizzo (Presidenti dei chimici e degli elettrici) e da altri due docenti, inizia le operazioni di scrutinio. “Cosenza” è la prima scheda estratta. Seguita da altre sei con lo stesso nome. Poi una per Raffa e di nuovo cinque per Cosenza, ancora una per Raffa e poi 28 di seguito per Cosenza. Ancora una per Raffa alternata a sei, sette, otto per Cosenza. E così a seguire. Fra lo stupore dei docenti presenti. Intanto l’aula si è affollata. C’è il presidente del Polo Filippo Vinale (mentre prudentemente non si vede il candidato alla successione D’Apuzzo), il Preside uscente Vincenzo Naso, c’è Poppi Vanoli, e non poteva essere altrimenti, c’è Giuseppe Marrucci, l’inossidabile Giovanni Carlomagno (che ricorda agli astanti di essersi candidato più volte al CdiA dell’Ateneo e di essere “sempre stato eletto primo o fra i primi”), c’è Guido Greco, Emilio Esposito, Guido Capaldo, Gaetano Manfredi, presidenti di Corso di Laurea e direttori di Dipartimento e tanti altri. Ben presto avanza lo stupore, che copre il sorriso anche degli stessi sostenitori di Cosenza. Una soddisfazione mista a sorpresa, ad incredulità. “Una debacle”, affermano tra il pubblico, “un plebiscito”, commenta il prof. Giorleo, “una valanga” afferma un docente anziano. “Ma così la facoltà ne esce male. L’hanno mollato” afferma il prof. D’Antonio, di Ingegneria Sanitaria: “ma perché si è candidato”. Alle 14,26 il prof. Edoardo Cosenza, ha già vinto, dopo appena 13 minuti all’apertura delle urne, ed a poco più di 210 schede scrutinate. Gli bastavano 187 voti. Dopo un po’ giunge il nuovo Preside, e dopo qualche attimo anche Raffa. Per qualche minuto lo scrutinio continua ancora. Il risultato è più eloquente di qualsiasi commento: Cosenza voti 292, Raffa voti 47, bianche e nulle 16, assenti, in parte giustificati per convegni, 18. Totale 375, ma ne vanno sottratti tre, in quanto fuori ruolo. Franciosi: “avendo ricevuto voti 292, proclamo eletto il prof. Edoardo Cosenza nuovo Preside della Facoltà di Ingegneria per il triennio 2005-2008”. Le prime reazioni: il prof. Giovanni Carlomagno è baldanzoso: “la facoltà si è ricompattata. È stata la più grande votazione unitaria degli ultimi anni”. Giuseppe Gentile, segretario Cgil Università e Ricerca: “due candidati di qualità. Il divario è dovuto ai tempi diversi in cui è stata presentata la candidatura. Bisogna dare atto al prof. Raffa, a merito, nonostante il divario di partenza, di non aver forzato nei toni la campagna elettorale. Va apprezzato lo stile. Passato il voto, da questo momento, come sempre, si torna a lavorare, tutti insieme”.
Cosenza a caldo: “non mi aspettavo un risultato di queste proporzioni. Grande forza per la facoltà, grande responsabilità per me. Essendo anche molto tempo che la facoltà non si esprimeva in modo così compatto, come non accadeva da anni”. Commosso ricorda: “ieri mi ha mandato un messaggio uno studente: “tutto è pronto quando il cuore è pronto, citando Enrico VIII”. Altre dichiarazioni. “La superbia non paga: nessuno aveva spinto Raffa a candidarsi e nessuno lo ha votato. Da tempo più anni passavano più crescevano gli appetiti dei Gestionali”. Meglio non citare il dichiarante. Anche perché in molti non sembrano apprezzare: “non è nello stile di Ingegneria”. Prof. Acierno: “come da previsioni. Siamo comunque lieti del dibattito che ha preceduto il risultato”. Prof. Francesco Caputo: “due eccellenti docenti”. Non dice altro. Poppi Vanoli: sorriso a 360 gradi, cellulare che squilla, non rilascia dichiarazioni. E scappa via. Angelo Chianese: “un cambio generazionale. Atteso da tempo. Auguri al vincitore, stima ed apprezzamento per il prof. Raffa che ha comunque inteso dare un contributo alla facoltà. È stata premiata la continuità con il lavoro svolto dal preside Naso”.
Vincenzo Naso: “il 96% dei votanti, in linea con la tradizione della facoltà. Come sempre nei momenti istituzionali. Proseguiamo nel lavoro quotidiano. Tutti insieme, come sempre”.
Daniele Capocelli (UDU), insieme alla senatrice accademica Monica Dal Naja: “continueremo a svolgere il nostro lavoro come sempre. Didattica prima di tutto, mensa, e case dello studente: le priorità. Sperando in una maggiore apertura del nuovo Preside e delle istituzioni in generale”. Critiche contro la Regione? “A quando le case dello studente?”. Ancora Capocelli, polemico “apprezziamo la vasta, massima, partecipazione degli studenti al voto, di tutti gli eletti, tra l’altro anche di rappresentanti mai venuti in Consiglio di Facoltà. Forse li vedremo più spesso d’ora in avanti”.
Ascensore piano terra di Piazzale Tecchio: uno funziona ed uno no. Su quello non funzionante una scritta: “fuori servizio”. Qualcuno ha aggiunto: “ma và!”. Un gruppo di studenti osserva e sorride. Più in la il prof. Isastia Cimmino ed altri salutano il neo eletto che ad Ateneapoli afferma: “sono dispiaciuto per Mario Raffa. Andrò presto a trovarlo. Rinnovo la mia assoluta stima per lui”.
Renato Fiorenza, decano, chiede di aggiungere qualcosa: “la partecipazione della facoltà è stata eccezionale. È motivo di orgoglio per Ingegneria”. “Grandissima partecipazione, nonostante gli impegni congressuali. Si potrebbe dire che ha votato il 100% del corpo elettorale”. Cosenza: “non fatemi dire altro. Sono troppo emozionato”. Orgogliosamente onorato, citando le sue parole d’ordine. A pomeriggio inoltrato giunge una breve nota del prof. Mario Raffa: “innanzitutto un augurio di buon lavoro a Edoardo Cosenza, nuovo Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, che ha raccolto un ampio consenso tra gli elettori. Ringrazio poi tutti i colleghi che, nel corso degli incontri di questi mesi, hanno mostrato di apprezzare il lavoro da me svolto in questi anni e alcune proposte contenute nel mio programma”.
Paolo Iannotti
(altro servizio a pag. 5)