Sembra facile dire: “voglio fare l’ingegnere”. Ma tradurlo in pratica tanto facile non lo è. E la prima difficoltà le giovani matricole della Facoltà di Ingegneria la trovano, proprio, nella scelta del Corso di Laurea da seguire. Diciassette sono, infatti, i Corsi di Laurea, divisi in quattro classi d’insegnamento, o più semplicemente aree, che la Facoltà presenta ai suoi studenti: Ingegneria Civile, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture per l’Area Civile ed Ambientale; Ingegneria Aerospaziale, Chimica, Elettrica, Meccanica, Navale, dei Materiali, Gestionale della Logistica e della Produzione e per la Gestione dei Sistemi di Trasporto nell’Area Industriale; Ingegneria Informatica, Biomedica, dell’Automazione, Elettronica, delle Telecomunicazioni rientrano, invece, nell’Area dell’Informazione; il corso specialistico quinquennale in Ingegneria Edile-Architettura e Edile formano l’area dell’Architettura e dell’Ingegneria Edile.
“L’organizzazione dei corsi con 3+1 aree – sottolinea il professor Piero Salatino, Coordinatore dei Presidenti dei Corsi di Laurea- rappresenta una prima semplificazione per lo studente che si trova di fronte ad un ventaglio così ampio di scelte possibili. Ulteriori sforzi che stiamo facendo perché i ragazzi ponderino bene la loro scelta prima di entrare in aula sono, oltre al test d’ingresso obbligatorio ma non vincolante del 6 settembre, le giornate di presentazione dei corsi che quest’anno sono state anticipate al 4-5 settembre in modo da fornire ulteriori elementi prima ancora del test”.
Scegliere con accuratezza il percorso da seguire sembra, in effetti, fondamentale per iniziare col piede giusto la propria carriera universitaria: molti studenti dopo il primo anno cambiano Corso di Laurea (CdiL), la maggior parte di questi resta, però, nella stessa area. Sono invece il 15% del totale, gli studenti che dopo il primo anno abbandonano, proprio perché non riescono a trovare la strada giusta da imboccare.
“Il nostro sforzo – ricorda ancora Salatino- è rendere i primi anni di tutti i Corsi omogenei in modo da consentire più facilmente il passaggio da un Corso all’altro. Abbiamo così concentrato gli insegnamenti fondamentali, comuni a tutti, proprio nel primo anno fino ad ottenere, ad esempio, che nell’area Industriale 48 corsi su 60 siano comuni”.
Le lezioni, quest’anno, inizieranno l’11 settembre. Tuffarsi a capofitto nello studio è il consiglio del professor Salatino in quanto i primi mesi di vita universitaria sono proprio i più difficili per il brusco cambiamento rispetto alle abitudini delle scuole superiori: “il mio consiglio ai neoiscritti è di iniziare a pieno ritmo e di riconsiderare i propri tempi e metodi di studio. Bisogna pensare al tempo speso a studiare come ad un investimento”.
Valentina Orellana
“L’organizzazione dei corsi con 3+1 aree – sottolinea il professor Piero Salatino, Coordinatore dei Presidenti dei Corsi di Laurea- rappresenta una prima semplificazione per lo studente che si trova di fronte ad un ventaglio così ampio di scelte possibili. Ulteriori sforzi che stiamo facendo perché i ragazzi ponderino bene la loro scelta prima di entrare in aula sono, oltre al test d’ingresso obbligatorio ma non vincolante del 6 settembre, le giornate di presentazione dei corsi che quest’anno sono state anticipate al 4-5 settembre in modo da fornire ulteriori elementi prima ancora del test”.
Scegliere con accuratezza il percorso da seguire sembra, in effetti, fondamentale per iniziare col piede giusto la propria carriera universitaria: molti studenti dopo il primo anno cambiano Corso di Laurea (CdiL), la maggior parte di questi resta, però, nella stessa area. Sono invece il 15% del totale, gli studenti che dopo il primo anno abbandonano, proprio perché non riescono a trovare la strada giusta da imboccare.
“Il nostro sforzo – ricorda ancora Salatino- è rendere i primi anni di tutti i Corsi omogenei in modo da consentire più facilmente il passaggio da un Corso all’altro. Abbiamo così concentrato gli insegnamenti fondamentali, comuni a tutti, proprio nel primo anno fino ad ottenere, ad esempio, che nell’area Industriale 48 corsi su 60 siano comuni”.
Le lezioni, quest’anno, inizieranno l’11 settembre. Tuffarsi a capofitto nello studio è il consiglio del professor Salatino in quanto i primi mesi di vita universitaria sono proprio i più difficili per il brusco cambiamento rispetto alle abitudini delle scuole superiori: “il mio consiglio ai neoiscritti è di iniziare a pieno ritmo e di riconsiderare i propri tempi e metodi di studio. Bisogna pensare al tempo speso a studiare come ad un investimento”.
Valentina Orellana