Inglese ostico a Scienze Politiche

E’ tempo di esami – gli appelli si svolgeranno fino alla metà di marzo – per gli studenti di Scienze Politiche. Il clima è abbastanza disteso. Tranne, ovviamente, le debite eccezioni. Una delle discipline che preoccupa particolarmente gli studenti è Inglese. “Molti di noi hanno scelto di studiare un’altra lingua (io il francese) per evitare di rimanere impantanati in un esame difficilissimo – ha spiegato Andrea, terzo anno del Corso di Laurea in Scienze Politiche – Alcuni miei colleghi che hanno già sostenuto l’esame in questione mi hanno caldamente consigliato di non commettere il loro stesso errore. Basta saper scegliere prima: i due esami di Lingua sono obbligatori nel nostro piano di studi ma, fortunatamente, se si rinuncia all’Inglese si può decidere tra  Francese, Spagnolo o Tedesco”. Nessun problema, dunque, per lo studio delle altre Lingue, in particolare per Spagnolo. Racconta Antonella, anche lei al terzo anno di Scienze Politiche:  “il corso è ben organizzato e la docente è disponibile. Anche per quanto riguarda il Francese sono previste esercitazioni prima dell’esame e se si segue le possibilità di superarlo non sono tanto remote”. Discorso a parte, dunque, per Inglese: tra i ragazzi del secondo e terzo anno si vocifera che per ogni appello la percentuale di chi supera l’esame è pari circa al 50%. La professoressa Vanda Polese, docente del corso, getta acqua sul fuoco: “per imparare una lingua è necessario seguire bene i corsi  e non preoccuparsi soltanto dell’esito finale. Insomma, chi si presenta solo per il voto, non può ottenere buoni risultati. Se poi ci si aspetta che il livello di conoscenza dell’Inglese sia come quello scolastico, ci si sbaglia di grosso. Ai ragazzi iscritti alla Facoltà di Scienze Politiche, in particolare, si richiede una conoscenza più specialistica rispetto alla lingua colloquiale. Per questo motivo faccio analizzare durante il corso articoli di giornali economici, oltre al fatto che ogni anno si organizzano seminari su diversi argomenti di attualità”. La docente assicura la propria presenza in Facoltà per sciogliere ogni genere di dubbi riguardo al corso, sia negli orari di ricevimento, sia tramite e-mail. 
Difficoltà anche all’esame di Scienza Politica con l’ex Preside, prof. Raffaele Feola. Monica e Rita, terzo anno, sono al secondo tentativo: “le domande all’esame riguardano argomenti che nei libri non ci sono.. Speriamo di farcela a marzo”. Discorso analogo, in termini di difficoltà dell’esame, per Geopolitica del Mediterraneo, con la prof.ssa Daniela Laforesta. In questo caso, però, pur essendoci un’alta percentuale di bocciature (quasi nessuno supera l’esame al primo colpo) i ragazzi non lamentano un atteggiamento di ostilità da parte della docente. “Si tratta di una materia oggettivamente complessa – hanno spiegato Bianca e Michele, terzo anno di Scienze Politiche – La docente, però, è una persona molto disponibile e ci dà anche tanto in termini di preparazione. Di conseguenza, in sede d’esame pretende molto”.
An.Pos.
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