L’incontro con gli studenti a Giurisprudenza

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita a Giurisprudenza il 30 settembre, Facoltà nella quale si è laureato nel 1947. Il Capo dello Stato, accolto dalle autorità accademiche, ha incontrato una delegazione del Consiglio degli Studenti della Facoltà. “I ragazzi rappresentano il nostro futuro e su di essi dobbiamo investire. A loro va la specialità di quest’incontro: puntiamo alle nuove generazioni, solo così avremo la possibilità di arricchire il Paese”, ha detto in apertura il Rettore Massimo Marrelli. Il Presidente, ha sottolineato il Preside della Facoltà Lucio De Giovanni, “ritorna oggi a casa, nella Facoltà che lo vide studente meritevole anni addietro. E lo fa in un giorno particolare, alla conclusione degli Incontri Introduttivi allo Studio del Diritto, la settimana che ormai da qualche anno dedichiamo all’accoglienza dei giovani iscritti. Tema portante della manifestazione: l’Unità d’Italia, quell’unità che il Capo dello Stato rappresenta con tanta forza ed efficacia”.
Poi la parola va a Isabella Esposito, Carmine Russo e Tommaso Pellegrino, componenti del Parlamentino studentesco di Facoltà. La condizione della donna, un ponte fra conquiste passate e la fase di stallo del presente; la difficoltà dei giovani nel progettare il futuro, la perplessità nel dare fiducia alle Istituzioni e la speranza di cambiare le cose per chi si iscrive all’Università: i quesiti rivolti al Presidente nel colloquio avvenuto nell’Aula Pessina. “Alcune delle conquiste ottenute dalle donne, quali il divorzio, la tutela della maternità, sono da considerare conquiste irreversibili. Al contempo, però, vi deve essere un continuo sforzo per raggiungere ulteriori obiettivi. Nonostante vi siano orientamenti anche costituzionali che debbano garantire la perfetta uguaglianza fra uomo e donna, allo stato attuale non è così, e gravi squilibri sono presenti nella nostra società. L’avanzata è stata lenta e la strada da percorrere è ancora lunga. Sta a voi animare un nuovo movimento sociale, ideale e culturale, per l’affermazione piena del ruolo e dei diritti della donna”, ha detto il Presidente Napolitano. E per quanto concerne le Istituzioni, “sta a loro saper riconquistare la fiducia dei cittadini anche se non stenderei un velo scuro su tutto quello che c’è oggi in Italia. A livello locale, ad esempio se guardiamo i Comuni, troviamo un buon rapporto di fiducia tra cittadini ed eletti. Ai gradini alti delle Istituzioni le cose cambiano. L’odierna legge elettorale ha rotto un rapporto di responsabilità tra elettore ed eletto. Senza inneggiare ai modelli del passato, ribadisco che allora vi era una forma di collegamento più diretta fra le parti. Oggi vi è la necessità di un cambiamento della legge elettorale che faciliti e ripristini un parametro diretto, al fine di favorire la fiducia nelle Istituzioni”. Il messaggio del Presidente rivolto a tutti gli studenti: “L’università deve essere in grado di dare una buona formazione culturale, professionale e morale, nell’impegno civile e politico. Siamo in una fase storica in cui l’accento cade forte sulle difficoltà della competizione e si pone l’acceleratore sulle esigenze di una buona formazione professionale. Il campo della ricerca universitaria, inoltre, è fondamentale. Basti pensare al CERN dove su 1300 giovani, 300 sono italiani, tutti motivati e ben preparati. Questi giovani sono usciti dalle nostre Università, Facoltà che in questi ultimi tempi sono cresciute, rispondendo alle esigenze di una preparazione sempre più adeguata e specifica. Occorre ribadire che i nostri Atenei danno un’eccellente formazione nei più svariati campi professionali”. 
In chiusura della cerimonia, la Facoltà ha omaggiato il Capo dello Stato con una targa. L’incisione recita: “Al Presidente Giorgio Napolitano per il ritorno nelle aule che ha frequentato da studente”.
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