La Facoltà si riappropria del Chiostro

Giù le impalcature, i lavori sono finiti. Rimane un po’ di polvere da spazzare via, qualche parete da tinteggiare e qualche ritocco da fare qua e là, semplici lavoretti di rifinitura. Nel complesso alla Facoltà di Lettere è terminato il periodo dei grandi lavori. Anche il portone d’ingresso in via Porta di Massa, rimasto chiuso nelle ultime settimane, è tornato ad essere l’accesso principale per studenti, docenti e personale amministrativo. Consistenti essenzialmente nel rinnovo degli impianti tecnologici, gli interventi sono iniziati nel dicembre del 2001 e si sono conclusi nel dicembre 2004, tre anni giusti. Un periodo travagliato, come raccontano il geometra Giovanni Antolino, capo dell’ufficio tecnico del Polo delle Scienze umane, e il geometra Giuseppe Infante, anche lui dell’ufficio tecnico. “Abbiamo lavorato con le strutture universitarie in attività, e questo ha fatto sì che i tempi si allungassero- dice Antolino- La presenza degli utenti all’interno dell’università ha reso necessaria un’organizzazione particolare, abbiamo dovuto di volta in volta spostarci in aree diverse della facoltà”. “Volendo estremizzare potremmo dire di esserci mossi quasi stanza per stanza”, aggiunge Infante. “Inutile dire che ci sono stati disagi per studenti, docenti e personale amministrativo”, prosegue Antolino, “inizialmente avrebbero voluto che operassimo praticamente solo nel mese di agosto e a Natale, ma sarebbe stato impossibile, per cui abbiamo dovuto chiedere a tutti uno sforzo di adeguamento”. A sentire il capo dell’ufficio tecnico, il rapporto degli studenti con il cantiere è stato tutto sommato buono. “Siamo riusciti a venirci incontro – dice- Da un lato loro sono stati molto pazienti, dall’altro io ho cercato di assisterli dandogli tutte le informazioni di cui necessitavano. Sono stato sempre a disposizione dei ragazzi e dei loro rappresentanti, si è creato un rapporto molto cordiale e di intendimento comune”. Rinnovati gli impianti tecnologici, dunque, il che vuol dire nuovi impianti elettrici, di riscaldamento, di condizionamento, di rivelazione incendio, di fonia, di sorveglianza, più nuovi piani di trasmissione dati. “Abbiamo anche risolto qualche problema con le barriere architettoniche -dice Antolino- sono stati aggiunti altri scivoli e pedane elettriche per i portatori di handicap”. Nessun intervento invece per la biblioteca, che, come spiega il geometra, contiene degli antichi armadi lignei per spostare i quali sarebbero stati necessari più tempo e maggiori spese. “Tra l’altro la biblioteca di Lettere dovrebbe presto confluire nella grande biblioteca di area umanistica che troverà posto nelle strutture di S. Antoniello a Portalba”. 
Guardandosi intorno nel chiostro della facoltà si nota un’altra novità: una balaustra di nuda lamiera che percorre tutto il davanzale della loggia al primo piano. “E’ un elemento che non ha a che vedere con gli interventi che abbiamo realizzato in questi tre anni -spiega Antolino- Si tratta di una balaustra provvisoria che abbiamo applicato per ragioni di sicurezza poiché gli studenti avevano l’abitudine di sedersi a studiare o a chiacchierare sul davanzale, ed era pericoloso. E’ stato presentato alla Sovrintendenza un progetto che prevede la sostituzione di questo corpo metallico provvisorio con una balaustra più adeguata anche esteticamente. Il progetto è stato approvato, dobbiamo solo attendere”. Tutto confermato dalla Presidenza, dove la dottoressa Marina De Maio evidenzia la necessità, a questo punto, di provvedere a una ridistribuzione degli spazi. “Ultimati i lavori di rinnovo e messa a norma degli impianti, non resta che procedere a una ricognizione degli spazi. Le esigenze della facoltà sono aumentate. Attualmente in presidenza abbiamo una persona in più, e in generale il personale amministrativo tende ad aumentare soprattutto per via del proliferare dei Corsi di Laurea, dato che per ogni Corso deve esserci un responsabile amministrativo che affianchi il presidente. Insomma, bisogna trovare altro posto per il personale. Inoltre bisogna procedere alla ricollocazione di alcuni sportelli, come quello di orientamento e quello per i disabili”. Quanto alla biblioteca, il trasferimento a S. Antoniello a Portalba non pare imminente. La dott. Di Maio ci dice che si trattava di un punto all’ordine del giorno nel Consiglio di Facoltà del 3 febbraio, ma la discussione è stata rinviata a data successiva. Precisamente, come si legge dal verbale del Consiglio, “a data successiva all’incontro che nei prossimi giorni il Presidente del Polo SUS avrà con il Rettore sui modi e i tempi del trasferimento del patrimonio librario”. Sulla chiusura dei lavori anche il personale ha qualcosa da dire, dalla Presidenza la Di Maio sottolinea che ci si è dovuti organizzare con grande pazienza, ma che gli interventi erano necessari. “Abbiamo sofferto un po’ tutti ma c’è stata grande collaborazione per superare le difficoltà, a partire ad esempio da cose banali come la risposta all’invito di non usare i computer quando si era senza corrente…mi sembra quasi un miracolo che tutto si sia concluso per il meglio! Davvero ora non resta che ridefinire gli spazi”.
Sara Pepe
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