‘Cost accounting, management and governance in the Maritime Industry’ è il tema conduttore del ciclo di seminari, suddiviso di tre incontri e organizzato dalla cattedra di Programmazione e controllo, Facoltà di Economia, della prof.ssa Assunta Di Vaio, durante i quali vari testimoni dell’industria marittima hanno trattato profili organizzativi, contabili e manageriali delle aziende che rappresentano, oltre che illustrarne le principali implicazioni sulla governance aziendale. “L’obiettivo che mi sono posta nell’organizzazione di questi seminari è duplice – afferma la Di Vaio – Da un lato, valorizzare la nostra Università sul tema da cui ha origine, o meglio il mare come risorsa di sviluppo territoriale, e, dall’altro, fare in modo che gli studenti, oltre al framework teorico d’aula, apprendano i codici di linguaggio di chi nelle aziende ha il potere decisionale”. Un’opportunità per gli studenti che hanno modo, durante i dibattiti, di capire quali sono le figure ricercate da queste grandi aziende. “Sì, creiamo ulteriori occasioni di incontro fra domanda ed offerta di lavoro, la cui ‘raccomandazione’ è data solo dal proprio libretto universitario”.
Tanti i ragazzi che hanno accolto l’invito al primo incontro, tenutosi il 13 maggio presso la sede di via Acton, dal titolo ‘Profili organizzativi ed economici delle cruise line companies’, che ha visto la presenza del Direttore generale di MSC Crociere SpA Domenico Pellegrino. “Quando istituimmo un Corso di Laurea in Economia del Turismo, non si comprese la complessità di questo settore economico – ha detto il Rettore Gennaro Ferrara in apertura del seminario – Al contrario, si tratta di un ramo dell’economia che contribuisce notevolmente nella bilancia dei pagamenti e crea occupazione secondo vari profili”. E il settore crocieristico rappresenta una parte importante del turismo. “Quando si parla di crociere, – continua Ferrara – immaginiamo sempre di essere i fruitori. Oggi, invece, mettiamoci dalla parte degli operatori. Senza dubbio, occorre una managerialità in grado di affrontare tematiche pervasive: pensate ai costi che sopporta un costruttore o alle numerose qualifiche a bordo di una nave”. MSC è un’azienda leader nel mercato delle crociere nel Mediterraneo, con unico azionista il dott. Gianluigi Aponte, armatore di origini sorrentine, a cui la Parthenope, nel 2003, ha conferito la laurea honoris causa.
Il dott. Pellegrino, 42 anni, lavora in MSC dal ’95, – “quando il settore cruise era marginale”, ha raccontato ai ragazzi – dopo un Master in Economia del Turismo e qualche anno di esperienza nello shipping. I costi di una nave da crociera sono cifre esorbitanti agli occhi degli studenti di Economia. “Una nave da crociera costa 600milioni di euro – ha spiegato Pellegrino – e ne brucia 400mila ogni giorno”. In Europa, la percentuale delle persone che preferiscono la crociera ad altri tipi di vacanza resta più bassa rispetto all’America. “In Europa, il 3% dei vacanzieri va in crociera contro il 7% circa degli americani”. In relazione alla domanda, “l’Inghilterra è il polo crocieristico più forte, mentre il Mediterraneo si conferma la destinazione più importante d’Europa”. Negli ultimi sette anni, MSC ha avuto un grande sviluppo. “La flotta, oggi, conta undici navi, mentre i passeggeri sono aumentati di dieci volte. La nave ha assunto le caratteristiche della meta, non è solo un mezzo di trasporto. Stiamo parlando di un business molto grosso, ma anche con grandi barriere in entrata: dal costo delle navi alle spese operative giornaliere. Diventa, quindi, fondamentale un valido sistema di gestione che integri i vari processi rilevanti all’interno di un’azienda”.
I ragazzi hanno mostrato grande curiosità sull’organizzazione interna delle industrie marittime. “Non sono venuto al seminario per avere diritto ai crediti formativi, sono già a posto – ha chiarito Riccardo Mastroianni, studente al secondo anno di Economia aziendale, che segue le lezioni presso la sede universitaria di Torre Annunziata – sono realmente interessato a comprendere come funziona il settore marittimo a Napoli e se può riservarci sbocchi occupazionali”. Anche Anna Maria Staffetta, studentessa originaria di Torre del Greco, è della stessa opinione: “Quello dei trasporti è un settore economico in sviluppo e, per noi studenti, seguire un seminario tenuto dal direttore generale di una grande azienda rappresenta un’occasione importante”. Qualche laureando ha anche svolto il tirocinio, della durata di sei mesi, in MSC. “Sono stato addetto al customer service di MSC – spiega Marcello Messina, laureando 27enne in Management delle imprese di trasporto, che sta lavorando ad una tesi sulle Strategie di integrazione del sistema croceristico – mi sono occupato dei reclami, del programma di fidelizzazione. Ho imparato tante cose, un’esperienza sicuramente formativa. Al termine dei sei mesi, mi hanno proposto di lavorare all’ufficio prenotazioni, ma non mi hanno più chiamato”. Secondo Paolo Sabino, studente 25enne di Management delle aziende marittime, “l’industria marittima rappresenta uno dei principali sbocchi occupazionali a Napoli”. Paolo, che sta preparando una tesi sui sistemi di controllo delle aziende marittime, ha già avuto modo di entrare in contatto con questa realtà. “Quest’anno, abbiamo avuto modo di visitare l’Autorità Portuale, nello specifico il settore container. E’ stata una visita utile, anche al fine di comprendere in pieno ciò che studiamo dai libri”.
Maddalena Esposito
Tanti i ragazzi che hanno accolto l’invito al primo incontro, tenutosi il 13 maggio presso la sede di via Acton, dal titolo ‘Profili organizzativi ed economici delle cruise line companies’, che ha visto la presenza del Direttore generale di MSC Crociere SpA Domenico Pellegrino. “Quando istituimmo un Corso di Laurea in Economia del Turismo, non si comprese la complessità di questo settore economico – ha detto il Rettore Gennaro Ferrara in apertura del seminario – Al contrario, si tratta di un ramo dell’economia che contribuisce notevolmente nella bilancia dei pagamenti e crea occupazione secondo vari profili”. E il settore crocieristico rappresenta una parte importante del turismo. “Quando si parla di crociere, – continua Ferrara – immaginiamo sempre di essere i fruitori. Oggi, invece, mettiamoci dalla parte degli operatori. Senza dubbio, occorre una managerialità in grado di affrontare tematiche pervasive: pensate ai costi che sopporta un costruttore o alle numerose qualifiche a bordo di una nave”. MSC è un’azienda leader nel mercato delle crociere nel Mediterraneo, con unico azionista il dott. Gianluigi Aponte, armatore di origini sorrentine, a cui la Parthenope, nel 2003, ha conferito la laurea honoris causa.
Il dott. Pellegrino, 42 anni, lavora in MSC dal ’95, – “quando il settore cruise era marginale”, ha raccontato ai ragazzi – dopo un Master in Economia del Turismo e qualche anno di esperienza nello shipping. I costi di una nave da crociera sono cifre esorbitanti agli occhi degli studenti di Economia. “Una nave da crociera costa 600milioni di euro – ha spiegato Pellegrino – e ne brucia 400mila ogni giorno”. In Europa, la percentuale delle persone che preferiscono la crociera ad altri tipi di vacanza resta più bassa rispetto all’America. “In Europa, il 3% dei vacanzieri va in crociera contro il 7% circa degli americani”. In relazione alla domanda, “l’Inghilterra è il polo crocieristico più forte, mentre il Mediterraneo si conferma la destinazione più importante d’Europa”. Negli ultimi sette anni, MSC ha avuto un grande sviluppo. “La flotta, oggi, conta undici navi, mentre i passeggeri sono aumentati di dieci volte. La nave ha assunto le caratteristiche della meta, non è solo un mezzo di trasporto. Stiamo parlando di un business molto grosso, ma anche con grandi barriere in entrata: dal costo delle navi alle spese operative giornaliere. Diventa, quindi, fondamentale un valido sistema di gestione che integri i vari processi rilevanti all’interno di un’azienda”.
I ragazzi hanno mostrato grande curiosità sull’organizzazione interna delle industrie marittime. “Non sono venuto al seminario per avere diritto ai crediti formativi, sono già a posto – ha chiarito Riccardo Mastroianni, studente al secondo anno di Economia aziendale, che segue le lezioni presso la sede universitaria di Torre Annunziata – sono realmente interessato a comprendere come funziona il settore marittimo a Napoli e se può riservarci sbocchi occupazionali”. Anche Anna Maria Staffetta, studentessa originaria di Torre del Greco, è della stessa opinione: “Quello dei trasporti è un settore economico in sviluppo e, per noi studenti, seguire un seminario tenuto dal direttore generale di una grande azienda rappresenta un’occasione importante”. Qualche laureando ha anche svolto il tirocinio, della durata di sei mesi, in MSC. “Sono stato addetto al customer service di MSC – spiega Marcello Messina, laureando 27enne in Management delle imprese di trasporto, che sta lavorando ad una tesi sulle Strategie di integrazione del sistema croceristico – mi sono occupato dei reclami, del programma di fidelizzazione. Ho imparato tante cose, un’esperienza sicuramente formativa. Al termine dei sei mesi, mi hanno proposto di lavorare all’ufficio prenotazioni, ma non mi hanno più chiamato”. Secondo Paolo Sabino, studente 25enne di Management delle aziende marittime, “l’industria marittima rappresenta uno dei principali sbocchi occupazionali a Napoli”. Paolo, che sta preparando una tesi sui sistemi di controllo delle aziende marittime, ha già avuto modo di entrare in contatto con questa realtà. “Quest’anno, abbiamo avuto modo di visitare l’Autorità Portuale, nello specifico il settore container. E’ stata una visita utile, anche al fine di comprendere in pieno ciò che studiamo dai libri”.
Maddalena Esposito