Nei Consigli delle 13 Facoltà della Federico II la lista trasversale di Confederazione ha raggiunto un numero di preferenze di gran lunga più consistente rispetto a quello della passata competizione, che pure vinse. Riduttivo attribuire tale progresso al mero incremento dei votanti, quest’anno pari al 18%, un primato assoluto per l’Ateneo. Piuttosto, l’alacre lavoro della sua rappresentanza svolto negli ultimi anni, la sua presenza costante e capillare in tutte le Facoltà fridericiane e la sua azione di gruppo, vera forza di questa associazione, sono – a detta degli esponenti della CdS – i motivi che portano Confederazione a mietere continui successi elettorali nelle Facoltà.
In questi termini si spiegano l’exploit a Ingegneria, feudo incontrastato dell’Unione degli Universitari, oggi Facoltà espugnata da Confederazione; a Veterinaria, dove fu assente due anni fa e ora è prima lista; a Biotecnologie, dove non deve più spartire seggi con la destra, che ha surclassato ottenendo la maggioranza. Confermati i primati ad Architettura e Medicina (dove, in entrambi i casi, è mancato l’en plein per un solo seggio), Farmacia, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Perde, invece, consensi a Lettere e Scienze, dove paga lo scotto della mancata alleanza con la Sinistra Universitaria (SU), ma si assesta come seconda forza. Secondo piazzamento anche a Economia e a Sociologia, rispettivamente dietro al centro-destra e alla SU. Ad Agraria, infine, non elegge rappresentanti nel Parlamentino studentesco e ottiene un unico seggio in CdiF.
Architettura. Tre poltrone su 3 in Ateneo, 6 su 7 in Facoltà, 4 su 4 in Consiglio di CdL: questi i risultati della CdS ad Architettura, che conferma la sua leadership a Palazzo Gravina. “Siamo andati più forti delle vecchie elezioni perché abbiamo candidato studenti di tutti gli ordinamenti e iscritti ai vari anni. In questo modo – afferma Antonio Minutaglio, riconfermato in CdiF – abbiamo evitato la dispersione di voti”. Secondo Minutaglio, il merito va anche “al lavoro pregresso svolto in Facoltà, come dimostra la rielezione di tutti i nostri candidati uscenti”. Maggiori spazi agli studenti e utilizzo dei plotter sono tra le priorità della CdS ad Architettura.
Economia. Ad Economia le urne decretano la Confederazione come seconda lista sia in CdSA (per 20 voti con 2 seggi assegnati, come nel 2004) che nel CdF, con 3 rappresentanti. Tra questi ultimi, Ernesto Donatiello, alla prima esperienza in politica universitaria. “Ci batteremo – dice – per risolvere il problema del sovraffollamento nelle aule e chiederemo il posticipo dell’orario d’inizio delle lezioni, dalle 8.30 alle 9”. Politico navigato, invece, l’eletto di Confederazione nel Parlamentino studentesco, Fabio Costigliola, che due anni fa fu il primo dei non eletti con 131 preferenze, raddoppiate in queste elezioni. “Abbiamo operato bene e l’elettorato ci ha premiati”, il suo laconico commento.
Farmacia. Anche a Farmacia ha vinto il gruppo. La CdS – risultata prima lista con 200 voti in più rispetto all’ultima competizione – porta 2 rappresentanti in CdiAS e 5 in CdiF; con i suoi candidati è inoltre presente in 3 Consigli di CdiL. I neo eletti sono tutte matricole della politica, ad eccezione di Antonio Del Duca, uscente al CdiF, il più votato della Facoltà. “Gli studenti siano avvertiti – ammonisce Del Duca – dedicheremo a loro il nostro tempo libero. Ci impegneremo altresì per aumentare il numero degli appelli”. Primo studente del CdL in Informazione scientifica a sedere in Ateneo, Francesco Chianese promette: “Seguiremo attentamente l’iter per la costruzione dell’edificio D, indispensabile per garantire spazi idonei alla nostra Facoltà”. A farcela è anche la studentessa minacciata in campagna elettorale, Daniela Napolitano, i cui 119 suffragi le consentono di sedere nel Consiglio di CdL di Farmacia.
Giurisprudenza. Perde un seggio in Ateneo (2 gli eletti) e conferma i 5 (su 9) del 2004 in CdiF, la Confederazione ribadisce la sua forza a Giurisprudenza. “Siamo più che soddisfatti del risultato perché quest’anno la destra si era attrezzata molto bene, presentandosi in Facoltà con 5 liste”, commenta Fabrizio Cappella, uscente al CdiF ed eletto al Parlamentino. “In Facoltà manteniamo la maggioranza. Pertanto, lavoreremo all’insegna della continuità col passato, cercando almeno di consolidare i tanti traguardi raggiunti nella scorsa consiliatura, tra cui l’aumento del numero degli appelli”, fa sapere Valerio Pennino, approdato in CdiF. Il più votato alla Facoltà è però Luigi Di Maio, 170 consensi per lui, socio fondatore dell’associazione Studentigiurisprudenza.it e membro dell’omonima lista (indipendente) che ha appoggiato la CdS all’Ateneo e ottenuto 3 seggi in Facoltà. Il programma: “Vogliamo essere non solo rappresentativi, ma anche propositivi di attività extracurriculari per arricchire la carriera universitaria degli studenti”.
Ingegneria. Terra di conquista di UdU, centro-destra e sinistra, quest’anno a Ingegneria l’ha spuntata la CdS, conquistando 3 poltrone su 4 in Ateneo, 7 su 9 in CdF e 26 su 33 distribuite nei vari Consigli di CdL. “Probabilmente – sostiene Luigi Napolitano, senatore accademico uscente – Ingegneria è la Facoltà dove c’è la più alta competizione elettorale di tutto l’Ateneo. Confederazione ha vinto grazie al lavoro del gruppo svolto nelle aule e sostenuto dall’Assi, l’Associazione degli Studenti di Ingegneria, di cui sono il presidente”. Eletto in CdiF, Domenico Petrazzuoli garantisce visibilità in Facoltà: “Continueremo la nostra azione nelle aule e ci impegneremo a fondo per aumentare il numero delle collaborazioni studentesche e per ottenere maggiori spazi per gli studenti”.
Lettere. A Lettere, il mancato accordo con la SU ha fatto perdere consensi alla CdS, tant’è che U-Link, la lista da anni espressione dell’asse vincente Confederazione-Sinistra, scivola al secondo posto. Così, la CdS ottiene appena un seggio su 4 in Ateneo e 3 su 9 in CdiF. Non ce la fa Paolo De Martino, ex vicepresidente del Parlamentino ed esponente della SU confluito in U-Link. “Tutte le nostre energie si concentreranno sulla rimodulazione di esami e crediti, che vogliamo portare da base 4 a base 6”, assicura Tina Francese, rappresentante in CdiF. Dal canto suo, Giancarlo Marino, neo consigliere d’Ateneo, promette di tutelare gli interessi degli studenti disabili, “se non altro perché sono il primo studente disabile eletto nel Parlamentino”.
Medicina. Pioggia di voti sulla CdS a Medicina. Su 15 poltrone disponibili tra Ateneo, Facoltà e CdL, la Confederazione se ne aggiudica 14. “I colleghi hanno voluto premiare le conquiste conseguite in questi anni”, spiega Pasquale Rescigno, due mandati in CdiF e ora approdato in Ateneo, primo degli eletti a Medicina con 371 preferenze. Dopo l’esperienza maturata nel Parlamentino, Pasquale Donnarumma, presenza costante nelle aule di Medicina, si dedicherà alla Facoltà. A lui, con molta probabilità, andrà la presidenza del Consiglio degli Studenti di Facoltà. “Sull’esempio delle altre Facoltà di Medicina – annuncia Donnarumma – vogliamo istituire un tutorato studentesco che operi come supporto psicologico e pratico agli studenti dei primi anni”.
Veterinaria. Assente alle passate elezioni, la CdS spadroneggia a Veterinaria, dove piazza un consigliere in Ateneo e 4 su 5 in CdiF. A Carmela Fusco sono bastati appena 13 voti per assicurarsi un seggio in Facoltà. “Un risultato inaspettato – ammette – perché per colpa degli esami non ho potuto dedicare molto tempo alla campagna elettorale”. Aumentare il numero degli appelli è la priorità per i neo rappresentanti.
Scienze. Si chiama Pietro Di Matteo ed è il più votato di Scienze per la CdS, gruppo che si assesta come seconda forza della Facoltà dietro a Biologi Domani, con cui strinse alleanza nel 2004, accordo che all’epoca le garantì ben altri successi. “È la prima volta che la CdS presenta una lista tutta sua a Scienze. La conquista di un seggio in Ateneo, di 3 in Facoltà e di 2 in Consiglio di CdL rappresenta per noi comunque un gran risultato”, sottolinea Di Matteo. Maggiore dialogo studenti/docenti, rotazione delle cattedre e visite guidate per completare la formazione in aula sono le proposte che i consiglieri porteranno in CdiF.
Scienze Biotecnologiche. Netto miglioramento per la CdS a Biotecnologie, dove conta 2 su 2 rappresentanti in Ateneo, 5 su 7 in CdiF e 4 su 5 al CdL in Biotecnologie mediche e risulta essere, pertanto, prima lista. Giosuè Scognamiglio, al suo secondo mandato nel Parlamentino, ha addirittura triplicato i voti del 2004: “Significa che l’elettorato ha riconosciuto il nostro operato di questi anni”. Per Agostino Sica, neo consigliere di Facoltà, “bisognerà lavorare per ottenere il trasferimento della Segreteria Studenti da via Mezzocannone all’interno del Nuovo Policlinico e per organizzare incontri periodici con le aziende”.
Scienze Politiche. A Scienze Politiche la CdS si conferma prima forza in Facoltà con i medesimi voti di lista della passata competizione, pur rubacchiando qualche consigliere alla Sinistra. Colloca così 2 rappresentanti su 3 in Ateneo, 5 su 7 in Facoltà e 6 su 8 nei due Consigli di CdiL. Niente da fare per Andrea Pellegrino, nel 2004 considerato l’astro nascente della politica universitaria e oggi dedito esclusivamente all’associazione Studenti napoletani anticamorra. Uscente al CdiF, Mario Lugello è diventato rappresentante in CdiSA. “Ci siamo imposti sulla Sinistra perché si è dedicata poco alla Facoltà e si è fatta vedere solo nel momento elettorale”, dice Lugello, che con i colleghi di lista si adopererà per la istituzionalizzazione della data di appello di dicembre e per l’apertura di un’aula multimediale.
Sociologia. Due consigliere in meno in Facoltà rispetto a due anni fa per la CdS a Sociologia, dove ottiene 2 seggi, 1 al CdiA e 1 al CdiF. Un magro bottino che però non spegne gli entusiasmi. “Non mi aspettavo di essere eletta – confessa Giovanna Migliaccio, rappresentante nel Parlamentino – e sono contenta di avercela fatta per dare un po’ di rosa alla Facoltà, visto che tutte le altre liste presentavano solo candidati uomini”.
Paola Mantovano
In questi termini si spiegano l’exploit a Ingegneria, feudo incontrastato dell’Unione degli Universitari, oggi Facoltà espugnata da Confederazione; a Veterinaria, dove fu assente due anni fa e ora è prima lista; a Biotecnologie, dove non deve più spartire seggi con la destra, che ha surclassato ottenendo la maggioranza. Confermati i primati ad Architettura e Medicina (dove, in entrambi i casi, è mancato l’en plein per un solo seggio), Farmacia, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Perde, invece, consensi a Lettere e Scienze, dove paga lo scotto della mancata alleanza con la Sinistra Universitaria (SU), ma si assesta come seconda forza. Secondo piazzamento anche a Economia e a Sociologia, rispettivamente dietro al centro-destra e alla SU. Ad Agraria, infine, non elegge rappresentanti nel Parlamentino studentesco e ottiene un unico seggio in CdiF.
Architettura. Tre poltrone su 3 in Ateneo, 6 su 7 in Facoltà, 4 su 4 in Consiglio di CdL: questi i risultati della CdS ad Architettura, che conferma la sua leadership a Palazzo Gravina. “Siamo andati più forti delle vecchie elezioni perché abbiamo candidato studenti di tutti gli ordinamenti e iscritti ai vari anni. In questo modo – afferma Antonio Minutaglio, riconfermato in CdiF – abbiamo evitato la dispersione di voti”. Secondo Minutaglio, il merito va anche “al lavoro pregresso svolto in Facoltà, come dimostra la rielezione di tutti i nostri candidati uscenti”. Maggiori spazi agli studenti e utilizzo dei plotter sono tra le priorità della CdS ad Architettura.
Economia. Ad Economia le urne decretano la Confederazione come seconda lista sia in CdSA (per 20 voti con 2 seggi assegnati, come nel 2004) che nel CdF, con 3 rappresentanti. Tra questi ultimi, Ernesto Donatiello, alla prima esperienza in politica universitaria. “Ci batteremo – dice – per risolvere il problema del sovraffollamento nelle aule e chiederemo il posticipo dell’orario d’inizio delle lezioni, dalle 8.30 alle 9”. Politico navigato, invece, l’eletto di Confederazione nel Parlamentino studentesco, Fabio Costigliola, che due anni fa fu il primo dei non eletti con 131 preferenze, raddoppiate in queste elezioni. “Abbiamo operato bene e l’elettorato ci ha premiati”, il suo laconico commento.
Farmacia. Anche a Farmacia ha vinto il gruppo. La CdS – risultata prima lista con 200 voti in più rispetto all’ultima competizione – porta 2 rappresentanti in CdiAS e 5 in CdiF; con i suoi candidati è inoltre presente in 3 Consigli di CdiL. I neo eletti sono tutte matricole della politica, ad eccezione di Antonio Del Duca, uscente al CdiF, il più votato della Facoltà. “Gli studenti siano avvertiti – ammonisce Del Duca – dedicheremo a loro il nostro tempo libero. Ci impegneremo altresì per aumentare il numero degli appelli”. Primo studente del CdL in Informazione scientifica a sedere in Ateneo, Francesco Chianese promette: “Seguiremo attentamente l’iter per la costruzione dell’edificio D, indispensabile per garantire spazi idonei alla nostra Facoltà”. A farcela è anche la studentessa minacciata in campagna elettorale, Daniela Napolitano, i cui 119 suffragi le consentono di sedere nel Consiglio di CdL di Farmacia.
Giurisprudenza. Perde un seggio in Ateneo (2 gli eletti) e conferma i 5 (su 9) del 2004 in CdiF, la Confederazione ribadisce la sua forza a Giurisprudenza. “Siamo più che soddisfatti del risultato perché quest’anno la destra si era attrezzata molto bene, presentandosi in Facoltà con 5 liste”, commenta Fabrizio Cappella, uscente al CdiF ed eletto al Parlamentino. “In Facoltà manteniamo la maggioranza. Pertanto, lavoreremo all’insegna della continuità col passato, cercando almeno di consolidare i tanti traguardi raggiunti nella scorsa consiliatura, tra cui l’aumento del numero degli appelli”, fa sapere Valerio Pennino, approdato in CdiF. Il più votato alla Facoltà è però Luigi Di Maio, 170 consensi per lui, socio fondatore dell’associazione Studentigiurisprudenza.it e membro dell’omonima lista (indipendente) che ha appoggiato la CdS all’Ateneo e ottenuto 3 seggi in Facoltà. Il programma: “Vogliamo essere non solo rappresentativi, ma anche propositivi di attività extracurriculari per arricchire la carriera universitaria degli studenti”.
Ingegneria. Terra di conquista di UdU, centro-destra e sinistra, quest’anno a Ingegneria l’ha spuntata la CdS, conquistando 3 poltrone su 4 in Ateneo, 7 su 9 in CdF e 26 su 33 distribuite nei vari Consigli di CdL. “Probabilmente – sostiene Luigi Napolitano, senatore accademico uscente – Ingegneria è la Facoltà dove c’è la più alta competizione elettorale di tutto l’Ateneo. Confederazione ha vinto grazie al lavoro del gruppo svolto nelle aule e sostenuto dall’Assi, l’Associazione degli Studenti di Ingegneria, di cui sono il presidente”. Eletto in CdiF, Domenico Petrazzuoli garantisce visibilità in Facoltà: “Continueremo la nostra azione nelle aule e ci impegneremo a fondo per aumentare il numero delle collaborazioni studentesche e per ottenere maggiori spazi per gli studenti”.
Lettere. A Lettere, il mancato accordo con la SU ha fatto perdere consensi alla CdS, tant’è che U-Link, la lista da anni espressione dell’asse vincente Confederazione-Sinistra, scivola al secondo posto. Così, la CdS ottiene appena un seggio su 4 in Ateneo e 3 su 9 in CdiF. Non ce la fa Paolo De Martino, ex vicepresidente del Parlamentino ed esponente della SU confluito in U-Link. “Tutte le nostre energie si concentreranno sulla rimodulazione di esami e crediti, che vogliamo portare da base 4 a base 6”, assicura Tina Francese, rappresentante in CdiF. Dal canto suo, Giancarlo Marino, neo consigliere d’Ateneo, promette di tutelare gli interessi degli studenti disabili, “se non altro perché sono il primo studente disabile eletto nel Parlamentino”.
Medicina. Pioggia di voti sulla CdS a Medicina. Su 15 poltrone disponibili tra Ateneo, Facoltà e CdL, la Confederazione se ne aggiudica 14. “I colleghi hanno voluto premiare le conquiste conseguite in questi anni”, spiega Pasquale Rescigno, due mandati in CdiF e ora approdato in Ateneo, primo degli eletti a Medicina con 371 preferenze. Dopo l’esperienza maturata nel Parlamentino, Pasquale Donnarumma, presenza costante nelle aule di Medicina, si dedicherà alla Facoltà. A lui, con molta probabilità, andrà la presidenza del Consiglio degli Studenti di Facoltà. “Sull’esempio delle altre Facoltà di Medicina – annuncia Donnarumma – vogliamo istituire un tutorato studentesco che operi come supporto psicologico e pratico agli studenti dei primi anni”.
Veterinaria. Assente alle passate elezioni, la CdS spadroneggia a Veterinaria, dove piazza un consigliere in Ateneo e 4 su 5 in CdiF. A Carmela Fusco sono bastati appena 13 voti per assicurarsi un seggio in Facoltà. “Un risultato inaspettato – ammette – perché per colpa degli esami non ho potuto dedicare molto tempo alla campagna elettorale”. Aumentare il numero degli appelli è la priorità per i neo rappresentanti.
Scienze. Si chiama Pietro Di Matteo ed è il più votato di Scienze per la CdS, gruppo che si assesta come seconda forza della Facoltà dietro a Biologi Domani, con cui strinse alleanza nel 2004, accordo che all’epoca le garantì ben altri successi. “È la prima volta che la CdS presenta una lista tutta sua a Scienze. La conquista di un seggio in Ateneo, di 3 in Facoltà e di 2 in Consiglio di CdL rappresenta per noi comunque un gran risultato”, sottolinea Di Matteo. Maggiore dialogo studenti/docenti, rotazione delle cattedre e visite guidate per completare la formazione in aula sono le proposte che i consiglieri porteranno in CdiF.
Scienze Biotecnologiche. Netto miglioramento per la CdS a Biotecnologie, dove conta 2 su 2 rappresentanti in Ateneo, 5 su 7 in CdiF e 4 su 5 al CdL in Biotecnologie mediche e risulta essere, pertanto, prima lista. Giosuè Scognamiglio, al suo secondo mandato nel Parlamentino, ha addirittura triplicato i voti del 2004: “Significa che l’elettorato ha riconosciuto il nostro operato di questi anni”. Per Agostino Sica, neo consigliere di Facoltà, “bisognerà lavorare per ottenere il trasferimento della Segreteria Studenti da via Mezzocannone all’interno del Nuovo Policlinico e per organizzare incontri periodici con le aziende”.
Scienze Politiche. A Scienze Politiche la CdS si conferma prima forza in Facoltà con i medesimi voti di lista della passata competizione, pur rubacchiando qualche consigliere alla Sinistra. Colloca così 2 rappresentanti su 3 in Ateneo, 5 su 7 in Facoltà e 6 su 8 nei due Consigli di CdiL. Niente da fare per Andrea Pellegrino, nel 2004 considerato l’astro nascente della politica universitaria e oggi dedito esclusivamente all’associazione Studenti napoletani anticamorra. Uscente al CdiF, Mario Lugello è diventato rappresentante in CdiSA. “Ci siamo imposti sulla Sinistra perché si è dedicata poco alla Facoltà e si è fatta vedere solo nel momento elettorale”, dice Lugello, che con i colleghi di lista si adopererà per la istituzionalizzazione della data di appello di dicembre e per l’apertura di un’aula multimediale.
Sociologia. Due consigliere in meno in Facoltà rispetto a due anni fa per la CdS a Sociologia, dove ottiene 2 seggi, 1 al CdiA e 1 al CdiF. Un magro bottino che però non spegne gli entusiasmi. “Non mi aspettavo di essere eletta – confessa Giovanna Migliaccio, rappresentante nel Parlamentino – e sono contenta di avercela fatta per dare un po’ di rosa alla Facoltà, visto che tutte le altre liste presentavano solo candidati uomini”.
Paola Mantovano