La pausa pranzo non sembra più costituire un problema per gli utenti di Monte Sant’Angelo. La situazione è sicuramente migliorata rispetto ad alcuni anni fa e, nonostante a detta di alcuni si possa fare meglio, il servizio mensa e ristorazione riesce a soddisfare e, soprattutto a sfamare, più o meno tutti. Senza contare i bar, le mense presenti in tutto il Complesso sono cinque, dislocate ai Centri Comuni e negli edifici di Fisica, Chimica, Economia e Biologia (queste ultime funzionano anche da centri di distribuzione per le altre).
“In genere mangio un panino, però, a volte, per cambiare, vengo qui in mensa. Devo dire che il personale è sempre molto gentile, ormai conosco tutti, ed è sempre molto disponibile. Il cibo però non è sempre allo stesso livello. Una volta ho preso dei cannelloni e non mi sono piaciuti molto” dice Federica Sulimando, studentessa di Economia Aziendale. “Il giudizio non è negativo, ma potrebbe essere migliore. Il servizio è buono, il personale consiglia sempre sulle cose migliori della giornata, ma due volte su tre il cibo lascia a desiderare. Le porzioni, soprattutto dei secondi, sono minime; la pasta spesso è scotta o troppo salata. Certe volte trovi nei sughi il contorno del giorno prima. Quello che è veramente sempre ottimo, è il pane” afferma il dottorando Valerio Tutore. “Svolsi, per la mia tesi di laurea, una indagine sull’argomento dalla quale risultò che, quello della mensa, fosse un problema molto sentito. Il lavoro risale ad alcuni anni fa, quando nel Complesso non c’era alcun punto ristoro e per mangiare bisognava andare fuori, nei ristoranti convenzionati. Ricordo che in molti si lamentavano della poca freschezza del cibo. Oggi le cose sono sicuramente migliorate e i commenti sarebbero certamente diversi” racconta Giorgio Infante, dottorando in Statistica. “A volte si sceglie qualcosa che, in teoria, dovrebbe essere genuino e poi scopri che invece è salato” dice il prof. Pietro Santorelli, docente di Fisica. Molti fisici si lamentano della mensa che si trova proprio nel cortile del Dipartimento e si recano a quella di Economia, a detta di alcuni, la migliore dell’intero campus. “Se tanti fisici vengono qui, vuol dire che un motivo ci sarà” aggiunge il prof. Paolo Strolin. “È buona, ma non è al livello di altre mense, ad esempio Roma e L’Aquila, nelle quali sono stato” sostiene il dott.Giovanni De Lellis. “La mensa di Fisica non ha le cucine e i dipendenti non possono riscaldare il cibo che arriva da loro. Nel tempo, però, il servizio è migliorato. Non è più riservato solo ai dipendenti dell’università, si è aperto agli studenti, anche quelli che non hanno la tessera Adisu” dice Antonio Setaro dottorando in Fisica della Materia. “Vengo qui ad Economia, abbastanza spesso. Non pago perché ho vinto la borsa di studio. Non è il massimo, ma mi accontento” il commento di Marco Mongivera studente di Informatica. “Le pizzette costano troppo e altrove sono migliori” gli fa eco il suo collega Carmine Scioscia. “Secondo me la mensa di Biologia è migliore. La pasta è sempre al dente, i piatti sono abbondanti e se ne vuoi un po’ di più, aggiungono un’altra mestolata” dice Mario Pacifico studente di Fisica. “Il menù della mensa di Biologia è strano. Puoi ordinare un pasto completo, ma poi devi scegliere: o frutta, o acqua. Non puoi avere entrambi. Sarà una questione di costi” sostiene Roberto. Anche un gruppo di matricole di Ingegneria Aerospaziale è soddisfatta della mensa di Biologia. “I primi sono buoni, i secondi un po’ meno, ma rispetto alla mensa aziendale di mio padre, o alle mense scolastiche, è certamente migliore. Poi il personale è gentile ed il locale è pulito” dice Federico Mastri. “L’unico aspetto negativo è che fino a novembre, non abbiamo potuto usufruire della tessera Adisu ed non abbiamo potuto avere gli sconti previsti, ma pagare il prezzo intero” conclude Fabrizio Oliva.
(Si. Pa.)
“In genere mangio un panino, però, a volte, per cambiare, vengo qui in mensa. Devo dire che il personale è sempre molto gentile, ormai conosco tutti, ed è sempre molto disponibile. Il cibo però non è sempre allo stesso livello. Una volta ho preso dei cannelloni e non mi sono piaciuti molto” dice Federica Sulimando, studentessa di Economia Aziendale. “Il giudizio non è negativo, ma potrebbe essere migliore. Il servizio è buono, il personale consiglia sempre sulle cose migliori della giornata, ma due volte su tre il cibo lascia a desiderare. Le porzioni, soprattutto dei secondi, sono minime; la pasta spesso è scotta o troppo salata. Certe volte trovi nei sughi il contorno del giorno prima. Quello che è veramente sempre ottimo, è il pane” afferma il dottorando Valerio Tutore. “Svolsi, per la mia tesi di laurea, una indagine sull’argomento dalla quale risultò che, quello della mensa, fosse un problema molto sentito. Il lavoro risale ad alcuni anni fa, quando nel Complesso non c’era alcun punto ristoro e per mangiare bisognava andare fuori, nei ristoranti convenzionati. Ricordo che in molti si lamentavano della poca freschezza del cibo. Oggi le cose sono sicuramente migliorate e i commenti sarebbero certamente diversi” racconta Giorgio Infante, dottorando in Statistica. “A volte si sceglie qualcosa che, in teoria, dovrebbe essere genuino e poi scopri che invece è salato” dice il prof. Pietro Santorelli, docente di Fisica. Molti fisici si lamentano della mensa che si trova proprio nel cortile del Dipartimento e si recano a quella di Economia, a detta di alcuni, la migliore dell’intero campus. “Se tanti fisici vengono qui, vuol dire che un motivo ci sarà” aggiunge il prof. Paolo Strolin. “È buona, ma non è al livello di altre mense, ad esempio Roma e L’Aquila, nelle quali sono stato” sostiene il dott.Giovanni De Lellis. “La mensa di Fisica non ha le cucine e i dipendenti non possono riscaldare il cibo che arriva da loro. Nel tempo, però, il servizio è migliorato. Non è più riservato solo ai dipendenti dell’università, si è aperto agli studenti, anche quelli che non hanno la tessera Adisu” dice Antonio Setaro dottorando in Fisica della Materia. “Vengo qui ad Economia, abbastanza spesso. Non pago perché ho vinto la borsa di studio. Non è il massimo, ma mi accontento” il commento di Marco Mongivera studente di Informatica. “Le pizzette costano troppo e altrove sono migliori” gli fa eco il suo collega Carmine Scioscia. “Secondo me la mensa di Biologia è migliore. La pasta è sempre al dente, i piatti sono abbondanti e se ne vuoi un po’ di più, aggiungono un’altra mestolata” dice Mario Pacifico studente di Fisica. “Il menù della mensa di Biologia è strano. Puoi ordinare un pasto completo, ma poi devi scegliere: o frutta, o acqua. Non puoi avere entrambi. Sarà una questione di costi” sostiene Roberto. Anche un gruppo di matricole di Ingegneria Aerospaziale è soddisfatta della mensa di Biologia. “I primi sono buoni, i secondi un po’ meno, ma rispetto alla mensa aziendale di mio padre, o alle mense scolastiche, è certamente migliore. Poi il personale è gentile ed il locale è pulito” dice Federico Mastri. “L’unico aspetto negativo è che fino a novembre, non abbiamo potuto usufruire della tessera Adisu ed non abbiamo potuto avere gli sconti previsti, ma pagare il prezzo intero” conclude Fabrizio Oliva.
(Si. Pa.)