La situazione occupazionale è cambiata “ma è ancora una realtà che produce lavoro”

Sono 57 i posti disponibili presso i Corsi di Laurea Magistrali in Odontoiatria e Protesi dentaria degli Atenei campani (33 alla Federico II, di cui 3 riservati a studenti extra-comunitari, e 24 alla Seconda Università). Si tratta di un Corso professionalizzante della durata di sei anni, dopo i quali è possibile lavorare subito. Il biennio prevede lo studio delle materie biologiche di base, mentre dal terzo anno in poi si entra più nel vivo con l’apprendimento di discipline specifiche (Odontoiatria conservatrice, Paradontologia, Protesi dentaria, Ortodonzia, Medicina orale e Chirurgia orali sono i capisaldi), l’inserimento delle ore di pratica ed esercitazioni. “Spesso, lo scoglio, per gli studenti, è proprio il biennio – afferma il prof. Sergio Matarasso, Presidente del Corso di Laurea della Federico II – le difficoltà possono essere, quindi, legate ad esami quali Chimica biologica o Patologia generale. I corsi sono semestrali e la frequenza è obbligatoria. Ciò significa essere in Dipartimento dal lunedì al venerdì e studiare con una buona dose d’impegno”. Buona l’organizzazione alla Federico II: “Siamo una struttura ampia con 54 riuniti, 30 banchetti di esercitazione, una biblioteca telematica di 12 posti ed attrezzature adeguate al numero dei nostri studenti”. Tenuto conto che, al conseguimento della laurea, è possibile comunque continuare a studiare scegliendo tra le due Specializzazioni in Ortodonzia o Chirurgia orale, della durata di tre anni, il dentista resta un professionista abbastanza richiesto. “È ovvio che, rispetto a vent’anni fa, la situazione occupazionale è cambiata, vanno sfatate le vecchie aspettative e il mito del dentista quale ricco professionista. Oggi, aprire uno studio, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa, non è semplice, bisogna partire da costi delle attrezzature di almeno 50mila euro e crearsi una clientela da zero. L’ortodonzia, poi, soffre anche un po’ della mancanza di strutture pubbliche”. Più ottimista il prof. Gregorio Laino, Presidente del Corso di Laurea della Seconda Università: “I costi di gestione in partenza sono notevoli, ma è ancora una realtà che produce lavoro”. Ricordiamo che i test d’ingresso sono gli stessi che svolgeranno gli aspiranti medici, il 23 luglio. “Ci sarà un’unica graduatoria nazionale, e sarà possibile, probabilmente, inserire tre opzioni rispetto alle sedi di studio preferite – conclude Laino – In tutta Italia, i posti ad Odontoiatria sono circa mille”.
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