“Un buon risultato”. Il Preside Claudio Claudi non nasconde la sua soddisfazione, il giorno dell’inaugurazione del Centro di plottaggio di Architettura.
Un parto travagliato. Se ne parla da oltre 10 anni, dai tempi del Preside Arcangelo Cesarano e poi del suo predecessore, il prof. Benedetto Gravagnuolo. Come è possibile che ci sia voluto tanto tempo?
“Quando mi sono candidato avevo appunto inserito i plotter nel programma elettorale, insieme alla predisposizione dei proiettori in tutte le aule, all’aumento dei posti studio e al sistema wi fi. Con oggi, posso dire di avere mantenuto tutti gli impegni”.
Sì, ma perché tanto tempo per avere due plotter?
“Potevano essere pronti un anno fa, ma il problema vero dell’Università, almeno uno dei problemi principali, è l’assoluta farraginosità delle procedure. Mi trovo a chiedere la stessa cosa a più sedi, a reiterare atti semplici, a passare da un ufficio all’altro. Da quando sono Preside passo la maggior parte del tempo a consultare la Gazzetta Ufficiale!”.
Quanto è costato il Centro che lei oggi inaugura?
“Diciottomila euro. Il Polo ne ha messi diecimila, la presidenza la parte rimanente”.
Due impiegati per il Centro di plottaggio? Non è un po’ poco?
“Date le condizioni, non si poteva fare di più. Peraltro, nella fase sperimentale, ci darà una mano anche Giuseppe Gregorio, che da tempo si occupa del Centro di plottaggio di Ingegneria. La sua esperienza sarà preziosa e non posso che ringraziare, oltre che lui, la disponibilità del Preside della Facoltà di Ingegneria, il prof. Salatino, che ci ha garantito la disponibilità di un suo uomo”.
Un pensiero per i suoi studenti?
“Ai rappresentanti chiedo di informare quanto più capillarmente possono i loro colleghi riguardo a questa nuova opportunità. A tutti gli iscritti dico che, fino a ieri, fino a che non c’erano i plotter, ero personalmente mortificato quando apprendevo che erano costretti a stampare fuori dall’Università, con costi notevoli, o a chiedere ospitalità ad Ingegneria. Insomma, sono veramente soddisfatto che finalmente potremo garantire questo servizio all’interno di Architettura”.
Un parto travagliato. Se ne parla da oltre 10 anni, dai tempi del Preside Arcangelo Cesarano e poi del suo predecessore, il prof. Benedetto Gravagnuolo. Come è possibile che ci sia voluto tanto tempo?
“Quando mi sono candidato avevo appunto inserito i plotter nel programma elettorale, insieme alla predisposizione dei proiettori in tutte le aule, all’aumento dei posti studio e al sistema wi fi. Con oggi, posso dire di avere mantenuto tutti gli impegni”.
Sì, ma perché tanto tempo per avere due plotter?
“Potevano essere pronti un anno fa, ma il problema vero dell’Università, almeno uno dei problemi principali, è l’assoluta farraginosità delle procedure. Mi trovo a chiedere la stessa cosa a più sedi, a reiterare atti semplici, a passare da un ufficio all’altro. Da quando sono Preside passo la maggior parte del tempo a consultare la Gazzetta Ufficiale!”.
Quanto è costato il Centro che lei oggi inaugura?
“Diciottomila euro. Il Polo ne ha messi diecimila, la presidenza la parte rimanente”.
Due impiegati per il Centro di plottaggio? Non è un po’ poco?
“Date le condizioni, non si poteva fare di più. Peraltro, nella fase sperimentale, ci darà una mano anche Giuseppe Gregorio, che da tempo si occupa del Centro di plottaggio di Ingegneria. La sua esperienza sarà preziosa e non posso che ringraziare, oltre che lui, la disponibilità del Preside della Facoltà di Ingegneria, il prof. Salatino, che ci ha garantito la disponibilità di un suo uomo”.
Un pensiero per i suoi studenti?
“Ai rappresentanti chiedo di informare quanto più capillarmente possono i loro colleghi riguardo a questa nuova opportunità. A tutti gli iscritti dico che, fino a ieri, fino a che non c’erano i plotter, ero personalmente mortificato quando apprendevo che erano costretti a stampare fuori dall’Università, con costi notevoli, o a chiedere ospitalità ad Ingegneria. Insomma, sono veramente soddisfatto che finalmente potremo garantire questo servizio all’interno di Architettura”.