La storia di Giovanni, neolaureato in Statistica, già assunto da un’azienda dell’avellinese

La passione per i numeri lo ha portato nel 2001 ad iscriversi al Corso di Laurea in Statistica. Oggi, a tre anni esatti di distanza, Giovanni Rossi è laureato con 110 ed è neoassunto con contratto a tempo indeterminato in un’azienda dell’avellinese che si occupa di recupero di materiali siderurgici. Una carriera universitaria brillante e un esordio nel mondo del lavoro immediato e promettente. Ma la storia di Giovanni è un po’ diversa da quella degli altri studenti. Ventisei anni, originario di Rotondi in provincia di Avellino, il neolaureato in Statistica ha un passato da imbianchino, muratore, addetto al controllo di qualità in una fabbrica. Tutte attività svolte ad Alessandria, la città dove si è trasferito subito dopo il militare con un diploma di geometra in tasca. “Per stare più vicino alla mia ragazza di allora, originaria di Alessandria”, spiega. Nel frattempo era iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche della Federico II. “Ero uno studente part-time, però – racconta- solo una volta ristabilitomi a Rotondi ho pensato di dedicarmi agli studi a tempo pieno, e ho scelto Statistica perché mi sono sempre piaciuti i numeri”. Tutti noi abbiamo continui, quotidiani contatti con la statistica. Giovanni lo ha appurato soprattutto attraverso la pallacanestro, sport che pratica a livello agonistico in categoria promozione. “Sul campo di basket si fanno calcoli statistici in continuazione – dice- si contano i punti segnati, i rimbalzi, gli assist, le stoppate”. E così, vista la passione per i numeri, gli è venuta l’idea di iscriversi al Corso di Laurea triennale in Statistica, attualmente considerato come uno tra quelli di rilevanza strategica per il progresso scientifico e tecnologico. Quante rinunce, quali sacrifici per restare in regola con gli esami e laurearsi in tempo? “Ho studiato tanto ma non ho rinunciato allo sport, né a divertirmi e a uscire con la mia ragazza o con gli amici”, è la risposta di Giovanni, “anzi, a meno che non si fosse sotto esame, i miei colleghi ed io non sacrificavamo mai il fine settimana per studiare, tutto si esauriva dal lunedì al venerdì”. I colleghi di studio ricorrono spesso nel discorso di Giovanni, poiché uno dei segreti del suo successo è lo studio di gruppo: “preferisco studiare in compagnia perché mi piace avere un dibattito sugli argomenti trattati. Magari quello che non ho capito bene io lo ha capito un altro e viceversa. Ci si aiuta. Io mi sono avvantaggiato molto della collaborazione di Maria, una collega che si è laureata nel mio stesso periodo (Giovanni si è laureato il 27 ottobre scorso) con 110 e lode”. Un team vincente, dunque. Ma vincenti lo si può essere solo in presenza anche di un’altra fondamentale condizione. Cioè che si abbia una grande forza di volontà. Ancora una volta la storia di Giovanni ci offre un esempio significativo: “subito dopo avere iniziato l’università, nel 2001, persi ben due sessioni d’esame per motivi di salute. Avevo subito un intervento chirurgico e mi dovetti bloccare. Però invece di piangermi addosso mi sforzai di utilizzare tutto il tempo a mia disposizione per studiare. Studiai tantissimo per recuperare il tempo perduto e, una volta riuscito nell’impresa, ero ormai così abituato a studiare molto che mantenevo quel ritmo comunque”. L’altro ingrediente per avere buoni risultati nei tempi stabiliti consiste nella frequenza alle lezioni, tanto più utili in quanto il corso in Statistica ha numeri contenuti di iscritti e questo consente un rapporto più immediato e diretto con i docenti. “In tre anni avrò saltato le lezioni sì e no tre volte. Seguire è importantissimo”. La cosa più bella di Statistica? “Il fatto che permette di affrontare argomenti di cui poi si trova l’applicazione pratica. Mi è servito anche al colloquio che ho fatto presso l’azienda dove sono stato assunto, perché mi hanno chiesto di risolvere un caso applicando concretamente una strategia di marketing ad un prodotto. Un altro aspetto che mi è piaciuto molto di questo corso di studi è stato l’interesse notevole dedicato all’informatica. Abbiamo avuto la possibilità di utilizzare dei buoni laboratori”. Nonostante abbia già trovato occupazione, Giovanni si è iscritto alla specialistica in Scienze Statistiche. Spera di riuscire a studiare usufruendo del permesso di 150 ore all’anno riconosciuto dalla legge. I suoi obiettivi? Giovanni sa stare con i piedi per terra: “a tempo breve punto a fare bene il mio lavoro e a riuscire a conciliarlo con lo studio. Nel lungo periodo spero di poter trovare sempre lavori che mi permettano di applicare ciò che ho studiato”.
Sara Pepe
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