La SUN festeggia il suo 20esimo compleanno

Nella magnifica cornice della Cappella Palatina, interna alla Reggia di Caserta, 250 e più i presenti, molti dei quali in piedi perché i posti erano già tutti occupati da docenti, studenti e personalità di rilievo accademico, in occasione del ventennale della Seconda Università, tenutosi il 3 dicembre. All’inaugurazione dell’anno accademico erano presenti i Rettori degli Atenei campani (Massimo Marrelli della Federico II, Lida Viganoni dell’Orientale, Lucio D’Alessandro del Suor Orsola, Claudio Quintano del Parthenope e Filippo Bencardino dell’Università del Sannio), i nuovi Direttori di Dipartimento della SUN e gli attuali Coordinatori delle Scuole di Medicina, Giuseppe Paolisso, e d’Ingegneria, Michele Di Natale, nonché l’Assessore all’Università Guido Trombetti. Assente il Ministro dell’Università Francesco Profumo.
La cerimonia inizia con il dono di una medaglia, fatto pervenire dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all’impegno profuso ed ai risultati ottenuti dalla SUN in questi venti anni. È lo stesso Rettore Francesco Rossi a narrare la lunga storia, le peculiarità e i punti di forza dell’Ateneo. “La SUN nasce nel 1991, nella piana della Campania felix che giunge a Capua, passando per Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, in seguito allo scorporo dall’Università Federico II”. La sua attività inizia nel 1992 con quasi 19 mila studenti e 8 Facoltà. “La storia dell’Ateneo è soprattutto legata ai suoi studenti e alla loro formazione. Il numero è cresciuto dai 7.504 dell’anno accademico 1992/93, ai 30 mila registrati oggi. Attualmente conta 19 Dipartimenti e si stanno istituendo due nuove importanti strutture di raccordo, denominate Scuole, per Medicina e Ingegneria. Si è così giunti ad un’offerta formativa di 63 Corsi di Laurea in totale”. La politica dell’Ateneo è stata fin da principio direzionata verso il recupero di strutture storiche, “ne sono esempi il Criptoportico romano, sede del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, e il Convento di Santa Maria delle Dame Monache, che ospita il Dipartimento di Economia”. Essa è inoltre un ascensore sociale, “ovvero un’opportunità di riscatto culturale. Lo dimostrano i dati di Almalaurea, che stabiliscono che il 79% dei nostri laureati di primo livello provengono da famiglie mai iscritte all’Università”. L’efficacia dell’azione didattica è dimostrata anche dalla percentuale di giovani che iniziano a lavorare dopo la laurea: “abbiamo avuto il 61% degli occupati nel 2008 e la metà di questi hanno partecipato ad attività di formazione post-laurea”.
La didattica è multidisciplinare: “prevede infatti integrazioni di saperi e corsi professionalizzanti, che permettono agli studenti di trovare lavoro sempre più facilmente, in una dimensione europea”. Numerosi sforzi sono stati fatti dunque per l’internazionalizzazione, “che ha prediletto tre azioni: partecipazione a programmi comunitari di ricerca e cooperazione, visite di professori di chiara fama, scambi culturali di cooperazione internazionale interuniversitaria. Questo ci ha permesso di arrivare agli attuali 165 studenti in mobilità per l’anno accademico 2011/12”.
Fiore all’occhiello dell’Università, in grado di offrire nuove opportunità non soltanto a livello internazionale, l’ufficio di Job Placement, che “si propone di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di laureati e laureandi, cercando di far coincidere le competenze con l’offerta”. L’ufficio offre alle imprese la possibilità d’influire sulla formazione dei laureati per adeguarla alle proprie esigenze, attraverso tirocini d’inserimento lavorativo e test preventivi, atti a valutarne le competenze. “Un esempio di attività organizzate: Assestment center con L’Orèal Italia, un Workshop Adecco ed il Job Day, primo evento nato a novembre scorso per promuovere la conoscenza della realtà imprenditoriale che coinvolge le imprese all’interno delle sedi SUN”.
Il forte impegno profuso nel post laurea non porta certo a trascurare l’attività di ricerca, “promossa attraverso il CSR (Centro Servizi per la Ricerca), istituito nel 2007, la cui azione è finalizzata al monitoraggio dell’attività di ricerca di base ed a diffondere e valorizzare, per fini imprenditoriali e industriali, le conoscenze tecnologiche sviluppate dal sistema dipartimentale di Ateneo”.
Terza missione dell’Ateneo (dopo didattica e ricerca): far crescere la cultura della legalità nelle nuove generazioni, attraverso i rapporti con il territorio e l’impegno nell’ambiente circostante. “Ricordo a tal proposito il Protocollo d’intesa per la Salvaguardia Ambientale della Provincia di Caserta, ovvero un accordo con Prefettura, Procura, Questura, Guardia Forestale di Caserta e numerosi altri Istituti Nazionali, che vede la SUN in prima linea per la mappatura delle situazioni di criticità ambientale, con particolare riguardo allo smaltimento e traffico illecito di rifiuti e immissioni di sostanze inquinanti nell’aria”. Sulla valorizzazione e il recupero dei beni confiscati alla camorra, invece, è stato stipulato nel 2008 un accordo di cooperazione tra il Dipartimento di Architettura e l’Associazione LIBERA e il Comitato Peppe Diana, finalizzato a favorire una migliore conoscenza dell’uso sociale dei beni confiscati alla camorra, in particolare la Villa del boss Schiavone a Casal di Principe.
Hanno fatto seguito alla relazione del Rettore gli interventi dei rappresentanti degli studenti Giovanni Garofalo e Pietro Smarrazzo, del Direttore Generale Annamaria Gravina e del Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Marco Mancini.
Allegra Taglialatela
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