La Vanvitelli in Tunisia per accordi di collaborazione

Un possibile ed imminente ponte con la Tunisia. Lo annuncia il prof. Sergio Minucci, delegato di Ateneo alla mobilità, di ritorno da un soggiorno nel Paese del Nordafrica per un meeting con le più importanti università locali e italiane. Un Open Day, chiamato ‘Campus Italia’, rivolto principalmente agli studenti tunisini, dove protagonisti sono stati ben 21 Atenei d’Italia, tra cui le campane Vanvitelli, Federico II e L’Orientale. L’iniziativa è stata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il Ministero tunisino dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca Scientifica e con il supporto dell’Ambasciata d’Italia per rafforzare la collaborazione tra i due Paesi nel campo dell’istruzione superiore, della formazione e della ricerca scientifica. “C’è stata una massiccia partecipazione da parte degli studenti tunisini che si sono mostrati molto interessati alle realtà universitarie italiane, in particolar modo a quelle del Meridione anche per via di una maggiore vicinanza geografica – racconta il prof. Minucci – Mi ha davvero sorpreso tutto questo entusiasmo verso alcuni indirizzi di studi, come ad esempio il settore della moda, del fashion e del design, un vero e proprio fiore all’occhiello dell’offerta formativa del nostro Dipartimento di Architettura, ed anche un vivace interesse verso la nostra Scuola di Medicina anche per l’attivazione del Corso in lingua inglese”. Ecco che l’Italia si piazza come partner favorito della Tunisia in campo accademico in un’atmosfera sociale che risente degli effetti benefici della Primavera Araba, seppur in un contesto economico ancora molto precario e fragile. “Ho trovato sicuramente una realtà diversa, più viva, dove la maggior parte dei giovani parla già molto bene l’italiano, ha motivazioni ben precise ed è intenzionata a cogliere l’opportunità di uno scambio con le università del nostro Paese e di un doppio titolo”. Si tratterebbe, come in genere è già accaduto in passato, ma anche di recente, con alcune università cinesi, statunitensi e iraniane, di un accordo quadro che prevede una mobilità di docenti e studenti e l’istituzione di un titolo doppio. “Stiamo ancora vagliando la situazione – spiega Minucci – per ora abbiamo in mano soltanto due accordi generici ma niente ancora di specifico e dettagliato. È chiaro che sarebbe prima di tutto una bella opportunità per gli studenti tunisini ma dobbiamo pensare anche ai nostri studenti e cosa potrebbe fare al caso loro per lavorare in una duplice direzione. A questo proposito è in programma un incontro con il Rettore in cui cercheremo di individuare le lauree più idonee per questo tipo di iniziativa internazionale”. L’iniziativa tunisina era soltanto alla prima edizione, si ripeterà tra due anni. Intanto l’Università Vanvitelli si prepara ad accogliere per i primi di gennaio alcuni docenti provenienti dalle università cinesi e, per la prossima primavera, a viaggiare negli Stati Uniti e, probabilmente, tornare in Cina.
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