Laboratorio teatrale in lingua per 45 studenti

“E’ stata una bellissima esperienza, molto istruttiva e divertente”. Così la prof.ssa Colomba La Ragione commenta il successo del Laboratorio Teatrale in lingua che si è concluso il 22 dicembre con lo spettacolo ‘In_espressa_mente-paradossi e intermittenze della comunicazione’, ospitato presso l’Aula Magna di via Acton, alla presenza del Rettore Claudio Quintano e dei Presidi delle cinque Facoltà dell’Ateneo. “E’ stato un vero successo – spiega Bruno Mirabile, in forze all’Ufficio Economato dell’Ateneo, presentatore d’eccezione della serata – Credo sia stato un esperimento di grande intuito che ha unito la didattica della lingua al teatro. Ha avvicinato i giovani a questo mondo bellissimo facendoli lavorare in gruppo per diversi mesi”. 
Il Laboratorio, partito lo scorso anno, fa parte di Llmc (Learning Languages by Multimedia Center), un progetto di apprendimento linguistico attraverso gli strumenti multimediali, finanziato con fondi regionali, e che tra i vari metodi prevede quello teatrale. “Si tratta di un nuovo approccio allo studio delle lingue, che prevede l’utilizzo di metodi interattivi – spiega la prof.ssa La Ragione, direttrice scientifica del progetto insieme alla prof.ssa Carolina Diglio – Abbiamo attivato un sito internet dal quale, ad esempio, i ragazzi possono scaricare lezioni e-learning. Oggi la conoscenza delle lingue è indispensabile, in particolare dell’inglese che rappresenta una sorta di passepartout. I nostri studenti, purtroppo, non sempre sono all’altezza dei requisiti richiesti dal mondo del lavoro”. Al Laboratorio hanno partecipato 45 studenti provenienti da tutte le Facoltà della Parthenope, ed in particolare da Economia, “ma – assicura la docente – ci sono arrivate tantissime domande e noi abbiamo dovuto operare una certa selezione, attraverso un colloquio attitudinale in lingua straniera”. Le competenze richieste erano di una conoscenza media di inglese e francese, ma nessuna particolare esperienza teatrale, “quella l’hanno raccolta sul campo! La pronuncia, la dizione, così come la voce o l’espressione corporea, sono aspetti che hanno acquisito strada facendo. In questo modo, sono stati anche attribuiti i ruoli e divisi i compiti tra gli attori, gli scenografi, gli esperti delle luci, dei costumi. Attività che hanno divertito tanto i nostri studenti, che sono venuti a provare anche fuori dall’orario stabilito. Insieme abbiamo scelto i testi da elaborare per il nostro spettacolo, tenendo conto delle loro competenze e seguendo un filo conduttore che ha seguito testi collegati ad attività lavorative”. Le déjeuner du matin, Le bureau, Le malentendu, Tombeur de femmes, Une langue internationale: sono gli estratti da pièces in lingua francese; Apart From That, Night, Request Stop, Apllicant: quelli dall’inglese. 
Al termine dello spettacolo, diretto da Gabriella Carpinelli, Claudia Esposito e Michela Porcelli, l’artista Eugenio De’ Giorgi ha tenuto una lezione spettacolo plurilingue del titolo ‘Grammelot, la musica della parola’: “Una vera ‘chicca’ – commenta Mirabile – visto che De’ Giorgi è stato il curatore degli spettacoli di Dario Fo’ e Franca Rame”.
Nel mese di febbraio gli studenti dovranno, infine, sostenere un esame sui testi teatrali su cui hanno lavorato, per vedersi assegnati ben 6 crediti. “Siamo pronti a replicare l’iniziativa, visto il grande successo e gli ottimi risultati ottenuti – anticipa la docente – Inoltre stiamo già preparando un festival teatrale dal nome Napolangue-Lingue in Festa”. Una tre giorni, che partirà probabilmente il 26 settembre, rivolta principalmente a compagnie amatoriali di studenti stranieri che dovranno esibirsi in italiano su temi collegati a Napoli, “mentre noi avremo uno spazio per uno spettacolo in inglese fuori concorso. Il Rettore Quintano tiene molto allo studio delle lingue e offre sempre molto sostegno a queste nostre iniziative”, conclude la docente.
Valentina Orellana
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