Confetti rossi per Gimmi Cangiano, Presidente uscente del Consiglio degli Studenti d’Ateneo, già rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà, prima, e in Consiglio di Amministrazione successivamente. Gimmi ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza il 23 ottobre, con una tesi dal titolo ‘Le strategie di lotta all’evasione fiscale’ (“mi sono occupato, in modo particolare, della possibilità di applicazione in Italia di un’aliquota unica, quale strumento alternativo di lotta all’evasione fiscale”), relatore il prof. Francesco Pastore, argomento in stretto legame con quello trattato nella tesi di laurea triennale ‘Il pensiero economico della Destra italiana dopo il Congresso di Fiuggi’. Iscritto all’albo dei praticanti avvocati del foro di S.Maria Capua Vetere, ora sta per cominciare uno stage che svolgerà presso un’azienda che aderisce al progetto FIXO, promosso dal Ministero del Lavoro.
Quella di Gimmi, per la politica, è un’indubbia passione. Ho iniziato all’età di 14 anni, – racconta – militavo nel Fronte della Gioventù, ma mai avrei immaginato di potermi ’innamorare’ della politica universitaria. La scelta di candidarmi, anche alle elezioni delle rappresentanze studentesche, è nata perché non mi sentivo rappresentato dall’UDU, unica sigla studentesca presente, allora, alla Facoltà di Giurisprudenza. Le prime elezioni furono un successo, ma per tanti uno scandalo: per la prima volta, il 16 ottobre 2003, la Destra vinceva all’Università. In questi cinque anni, è stato fatto tanto”. Alcune delle pagine più belle dell’esperienza vissuta all’Università: “l’incontro con l’artista israeliana Noa, il gemellaggio del Consiglio degli Studenti con l’Associazione Antiracket di Tano Grasso, la Notte Bianca del dialogo interculturale tra i popoli, svoltasi solo qualche mese fa e che ha visto una partecipazione di studenti senza precedenti”. La rappresentanza studentesca è stato un momento di crescita personale e politica. ”Non posso – conclude – che consigliare a tutti gli studenti di vivere l’Università in maniera attiva, e non limitandosi semplicemente a criticarla”.
Quella di Gimmi, per la politica, è un’indubbia passione. Ho iniziato all’età di 14 anni, – racconta – militavo nel Fronte della Gioventù, ma mai avrei immaginato di potermi ’innamorare’ della politica universitaria. La scelta di candidarmi, anche alle elezioni delle rappresentanze studentesche, è nata perché non mi sentivo rappresentato dall’UDU, unica sigla studentesca presente, allora, alla Facoltà di Giurisprudenza. Le prime elezioni furono un successo, ma per tanti uno scandalo: per la prima volta, il 16 ottobre 2003, la Destra vinceva all’Università. In questi cinque anni, è stato fatto tanto”. Alcune delle pagine più belle dell’esperienza vissuta all’Università: “l’incontro con l’artista israeliana Noa, il gemellaggio del Consiglio degli Studenti con l’Associazione Antiracket di Tano Grasso, la Notte Bianca del dialogo interculturale tra i popoli, svoltasi solo qualche mese fa e che ha visto una partecipazione di studenti senza precedenti”. La rappresentanza studentesca è stato un momento di crescita personale e politica. ”Non posso – conclude – che consigliare a tutti gli studenti di vivere l’Università in maniera attiva, e non limitandosi semplicemente a criticarla”.