Le matricole di Ingegneria che non hanno sostenuto a settembre il test per gli OFA (gli Obblighi Formativi Aggiuntivi che accertano le conoscenze basilari di Matematica, Logica e Comprensione del Testo) o non l’hanno superato, sono alle prese con le prove di appello. È un momento decisivo per le sorti del loro cammino accademico perché, se non si conseguono i tre crediti assegnati agli OFA, l’esame di Analisi I diventa propedeutico per l’intero percorso di studi e deve essere sostenuto per primo.
Quattro le date in cui è stata suddivisa, quest’anno, la sessione di recupero: il 23 ed il 29 novembre, il 6 ed il 7 dicembre. Siamo andati ad incontrare i ragazzi il primo giorno, per raccogliere le loro impressioni sul test ed i primi mesi universitari. Il programma della giornata prevede due turni mattutini, alle 9.00 ed alle 11.00 ed uno pomeridiano, alle 14.30. La prova si svolge al computer, presso i laboratori della sede di Agnano, dura cinquanta minuti e l’esito è immediatamente comunicato.
Maria Buonora, iscritta ad Ingegneria Biomedica, l’esame di settembre non l’ha proprio sostenuto: “l’ho dimenticato perché ero totalmente concentrata sui test a Medicina, dove non sono stata ammessa per poco – racconta prima di entrare nei laboratori – Adesso sono molto preoccupata, perché non so cosa mi aspetta. Spero vada bene. Ingegneria è una Facoltà scientifica che offre buone possibilità di lavoro e mi sta appassionando molto. Sto seguendo i corsi con interesse e mi stanno affascinando anche materie, come Fondamenti d’Informatica, che non avrei mai immaginato potessero piacermi”. Anche Francesca ha scelto Ingegneria Biomedica: “all’inizio volevo iscrivermi ad Ingegneria Civile, poi ho cambiato idea perché gli esami di questo indirizzo mi sembravano più interessanti”. A settembre, Francesca ha mancato di poco la promozione agli OFA: “ho risposto correttamente a tre domande nella sezione di Matematica 1 ed a cinque in quella di Matematica 2. Le domande di Logica sono andate meno bene perché, ad un certo punto, ero in tilt. Se l’esame non andasse bene nemmeno oggi, mi ritroverei costretta a dare Analisi come primo esame e il mio professore è molto severo”.
Quattro le date in cui è stata suddivisa, quest’anno, la sessione di recupero: il 23 ed il 29 novembre, il 6 ed il 7 dicembre. Siamo andati ad incontrare i ragazzi il primo giorno, per raccogliere le loro impressioni sul test ed i primi mesi universitari. Il programma della giornata prevede due turni mattutini, alle 9.00 ed alle 11.00 ed uno pomeridiano, alle 14.30. La prova si svolge al computer, presso i laboratori della sede di Agnano, dura cinquanta minuti e l’esito è immediatamente comunicato.
Maria Buonora, iscritta ad Ingegneria Biomedica, l’esame di settembre non l’ha proprio sostenuto: “l’ho dimenticato perché ero totalmente concentrata sui test a Medicina, dove non sono stata ammessa per poco – racconta prima di entrare nei laboratori – Adesso sono molto preoccupata, perché non so cosa mi aspetta. Spero vada bene. Ingegneria è una Facoltà scientifica che offre buone possibilità di lavoro e mi sta appassionando molto. Sto seguendo i corsi con interesse e mi stanno affascinando anche materie, come Fondamenti d’Informatica, che non avrei mai immaginato potessero piacermi”. Anche Francesca ha scelto Ingegneria Biomedica: “all’inizio volevo iscrivermi ad Ingegneria Civile, poi ho cambiato idea perché gli esami di questo indirizzo mi sembravano più interessanti”. A settembre, Francesca ha mancato di poco la promozione agli OFA: “ho risposto correttamente a tre domande nella sezione di Matematica 1 ed a cinque in quella di Matematica 2. Le domande di Logica sono andate meno bene perché, ad un certo punto, ero in tilt. Se l’esame non andasse bene nemmeno oggi, mi ritroverei costretta a dare Analisi come primo esame e il mio professore è molto severo”.
Spaventa
Analisi come
primo esame
Analisi come
primo esame
Gianluca Coppola è iscritto ad Ingegneria Meccanica perché appassionato di argomenti legati ai motori e all’energia: “È un bel percorso tosto, con meno esami rispetto ad altri Corsi della Facoltà ma più specifici”. Contento degli studi che ha intrapreso, Gianluca nel complesso è soddisfatto anche della Facoltà e degli insegnanti. Ma non di tutti. Commenta: “il professore di Fisica è in gamba. Quello di Informatica è bravo; è alle prime armi, ci chiede sempre come vanno le cose e ci incoraggia a parlare se abbiamo dei problemi perché, mentre noi impariamo la materia, lui impara ad insegnare. Insomma, c’è dialogo”. Al contrario: “l’insegnante di Analisi non sa spiegare, non sa come condurre la lezione”. Dunque, è molto preoccupato per il test “perché non vorrei dover sostenere necessariamente l’esame di Analisi prima di tutto”. Prospettiva che non sembra turbare affatto Raffaella Colella che ha scelto Ingegneria Chimica spinta dalla passione per la disciplina cardine che contraddistingue il Corso: “in realtà, mi piacciono tutte le materie scientifiche. Anche se in tanti mi sconsigliavano l’iscrizione ad Ingegneria perché è difficile, io sono molto contenta e mi sto appassionando ogni giorno di più. A settembre non ho superato il test OFA perché non avevo capito bene il meccanismo di punteggio che sottrae 0,25 punti al punteggio complessivo per ogni risposta sbagliata e non dà alcun punteggio alle domande senza risposta. Pensavo di dover rispondere correttamente a quanti più quesiti possibile e, invece, bastavano quelli di Matematica. Spero di non commettere errori oggi, ma la prospettiva di sostenere Analisi come primo esame non mi spaventa”. Imma Cilento è una studentessa di Ingegneria Biomedica che ha deciso di sfidare se stessa: “sono molto interessata al campo delle protesi e degli organi artificiali. Mi piacerebbe lavorare in questo campo. Anche se so che è molto impegnativo, ci voglio provare. L’impatto con l’università è stato buono. All’inizio ci si sente spaesati, ma se c’è la passione si supera tutto, anche gli OFA. La prima volta non ce l’ho fatta perché mi sono fatta prendere dall’ansia dell’esame universitario e non sono riuscita a ragionare. Ma ora mi sento molto più tranquilla e preparata e sto studiando con buoni risultati. Insomma, le sensazioni sono positive”.
Trenta euro
per il test
per il test
Incontriamo, poi, uno studente – vuole mantenere l’anonimato – pieno di livore per non essere stato ammesso al test. La causa: un problema legato alle scadenze per l’iscrizione ed il versamento del relativo contributo di trenta euro. “Sul sito di Ingegneria, nella sezione dedicata ai recuperi OFA, sono indicate due date: una per le iscrizioni, che si chiudevano il 20 novembre, ed una per il versamento, che scadeva, invece, il 22 novembre – spiega lo studente – Come tanti altri ragazzi, ho fatto il bonifico senza iscrivermi formalmente e, per questo, non sono stato accettato. Non è per i soldi, ma perché non organizzano diversamente le modalità di iscrizione e non chiamano le cose con il loro nome? Lo chiamano contributo, come in chiesa, invece è una tassa, con cui oggi ho contribuito a far crescere l’università. Poi, non ci si può nemmeno lamentare per l’ingiustizia. Un ragazzo della nostra età, di fronte a queste cose, si vede perso”.
“Meglio la versione cartacea”
Nel frattempo, è terminata la prova e raccogliamo le impressioni degli studenti all’uscita dei laboratori. “Provengo dal Liceo Classico e non ho molta dimestichezza con la Matematica. A settembre, non sapevo nemmeno di cosa parlassero alcuni quesiti, eppure ho mancato la promozione per una sola domanda. Pensava che stavolta sarebbe andata meglio e, invece, ho fatto lo stesso punteggio”, dice mogio mogio Ciro che ha scelto Ingegneria Biomedica perché è il percorso che gli piace di più, fra quelli vicini alla Medicina. Raffaele Castaldo, studente di Ingegneria Edile, invece, è contento per essersi tolto, come si dice, ‘un pensiero’: “la prova non era facile, soprattutto quella dedicata alla Logica, ma nell’insieme fattibile”, racconta il ragazzo, innamorato dell’architettura e del disegno. Ci fermiamo a parlare con Nicola, Luca e Francesco, matricole ad Ingegneria Informatica, che, a turno, ci raccontano com’è andata. “Si poteva fare”, è il commento sereno di Nicola, che ha saputo rispondere correttamente a tutte le domande di Matematica. “È stata dura. Ho avuto un buon punteggio, ma ho risposto correttamente solo a due domande di Matematica e non basta”, ci dice, visibilmente stanco, Francesco. Mentre Luca, il terzo del gruppo, preferiva la versione cartacea, anche se “sembra un paradosso che uno studente di Ingegneria Informatica ammette di preferire un compito scritto a penna. Durante il test, il monitor mi ha dato fastidio agli occhi e non leggevo bene quello che c’era scritto. Sono un po’ demoralizzato, perché ho risposto solo alle domande di Logica ed ho ottenuto un punteggio inferiore a quello conseguito la prima volta”.
Simona Pasquale
Simona Pasquale