Nello scorso numero un gruppo di studenti ha definito “irrazionali” i programmi relativi agli esami di Latino, Greco e Archeologia del Corso di Laurea in Lettere Classiche. Replica la prof.ssa Marisa Squillante, Presidente del Corso di Laurea, nonché docente di Latino: “programmi irrazionali vuol dire non rispondenti alle esigenze didattiche e questo non mi risulta affatto. Nella Guida dello studente sono previste quaranta pagine di edizione critica e un totale di versi che corrisponde a 1.507, facendo un conteggio esatto, non a 6.988, come sostiene il gruppetto di studenti”. La docente invita i ragazzi a non muovere critiche poco costruttive, piuttosto a conoscere la Letteratura Latina, ad aprire la mente e a leggere. “Se gli studenti si lamentano del numero di versi vuol dire che non hanno compreso il vero senso del Corso di Laurea, che è quello di fornire strumenti adatti a migliorarsi e ad attrezzarsi più degli altri, per ottenere una conoscenza altissima della materia, in modo da essere competitivi nella difficile situazione lavorativa in cui si trovano”. Stessa cosa valga per l’esame di Archeologia: “i volumi in programma sono due, non dodici come sostenuto dallo studente intervistato. È impossibile che i programmi vengano modificati in corso d’opera. Il docente può consigliare delle letture che aiutino a comprendere l’argomento trattato durante il corso, ma tali letture non sono oggetto d’esame”. La prof.ssa Squillante ribadisce la sua apertura totale a critiche costruttive da parte degli studenti, che non si limitino ad attaccare sul numero di versi, per camminare insieme e costruire un percorso di vita, anche al di fuori dell’Università.
Lettere Classiche, la replica della prof.ssa Squillante agli studenti
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