Lettere: eccellenza nella ricerca e un trend costante di iscrizioni

“Agli studenti consiglio sempre di tenere conto, nella loro scelta della Facoltà e del Corso di Laurea, non solo degli elementi di autovalutazione, riguardo alle proprie attitudini su un’area di studi, ma di servirsi anche di strumenti di orientamento, per valutare se si è realmente in grado di fare quello che si vorrebbe”, e confrontare le proprie aspettative con informazioni più specifiche. Così si rivolge ai potenziali studenti di Lettere e Filosofia il Preside della Facoltà, Eugenio Mazzarella. E aggiunge: l’importante è soprattutto che “tenga sempre d’occhio l’elemento della vocazione. Gli studenti devono scegliere l’ambito degli studi prima di tutto per piacere”. Anche perché, se da una parte i Corsi di Laurea di Lettere non richiedono particolare prerequisiti, se non una buona cultura umanistica di base e la conoscenza delle lingue classiche in alcuni corsi, dall’altra c’è meno che in altri campi la sicurezza di una formazione ‘tecnico-specialistica’ immediatamente spendibile sul mercato del lavoro.
Il fascino e il valore della formazione umanistica rimangono, soprattutto in una Facoltà come quella della Federico II dalle origini antiche che ha saputo però rinnovarsi, come dimostra la sua offerta formativa che permette di scegliere tra nove diversi Corsi di Laurea triennali (più il Corso in Scienze del Turismo, a numero programmato, interfacoltà con Economia): Psicologia e Scienze del Servizio Sociale (a numero chiuso), Lettere Classiche, Lettere Moderne, Storia, Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Archeologia e storia delle arti, Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali. Lauree tutte seguite dalle relative Specialistiche (di durata biennale).
Non molte le novità didattiche all’interno della Facoltà quest’anno, dato che “l’elemento attorno al quale si concentra il lavoro di tutta la componente docente della facoltà è l’applicazione delle nuove tabelle ministeriali che andranno in vigore dall’anno accademico 2008/9”, spiega il Preside. Si prepara cioè la transizione al “nuovissimo ordinamento” che prevede, com’è noto, il limite massimo di 20 esami nel triennio e 12 nel biennio.
A parte questo, l’unica novità didattica di rilievo che riguarda tutti i Corsi di Laurea è l’aggiunta di due nuove sessioni di appelli d’esame ad aprile e a novembre, che si aggiungono a quelle preesistenti di gennaio-febbraio, giugno-luglio e settembre. Una modifica dal carattere sperimentale, la cui attuazione è limitata per ora solo a quest’anno, approvata dal Consiglio di Facoltà grazie all’iniziativa di un gruppo di studenti. Con l’entrata in vigore del decreto che ridurrà il numero degli esami e ne aumenterà i rispettivi crediti, bisognerà quindi valutare se lasciare o meno i due appelli aggiuntivi.
Nel frattempo, per facilitare diversi compiti ai docenti e soprattutto agli studenti, il Preside garantisce che sarà completato a breve l’aggiornamento di tutte le parti del nuovo sito della Facoltà (www.lettere.unina.it), comprese quelle riguardanti i singoli Corsi di Laurea. E per quanto riguarda le strutture, questo sarà l’anno che vedrà finalmente il trasferimento della biblioteca nella nuova sede di piazza Bellini, che raccoglierà tutte le diverse aree afferenti al Polo delle Scienze Umane, liberando i locali nella sede storica della Facoltà in via Porta di Massa che potranno quindi essere riconvertiti in nuove aule. Anche Lettere partecipa poi, ovviamente, al progetto di e-learning, una sperimentazione di apprendimento a distanza che coinvolge diversi atenei campani e diverse Facoltà della Federico II. A Lettere il progetto riguarda i Corsi di Letteratura italiana 3  (Specialistica di Filologia moderna),  Filosofia teoretica (triennale di Filosofia), Storia delle dottrine politiche (triennale di Filosofia), Storia contemporanea1 (triennale di Storia), Storia medievale 1 e 2 (triennale di Storia), Lingua francese 3 (triennale di Lingue), Teorie del linguaggio e della comunicazione (Scienze del Servizio Sociale).
Insomma, perché scegliere proprio Lettere alla Federico II? Pur evitando di cadere nelle logiche sterili di classifiche e competizioni tra atenei, basate spesso su criteri più che discutibili, il Preside si limita a far  notare che “nel rapporto Civr (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca, organo ministeriale) “l’unico basato su dati realmente attendibili, tra le quattordici aree valutate, la Federico II ha ottenuto il riconoscimento di eccellenza per cinque aree di ricerca. E tra queste cinque, due afferiscono alla Facoltà di Lettere”. Si tratta nello specifico delle aree denominate “Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche”, e “Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche”. “Ci sono due indicatori fondamentali per le attività di una facoltà”, riassume il Preside. “Una è appunto la ricerca, certificata dal rapporto Civr, dai cui risultati dipende anche la distribuzione dei finanziamenti. E l’altro importante indice sono le iscrizioni: nella nostra Facoltà sono ormai costanti, ogni anno si aggiungono nuovi iscritti nella misura di un 10% rispetto al totale”.
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