Libertà religiosa e Diritto Interculturale, nuove frontiere professionali per i laureati in Giurisprudenza

La difesa strenua della libertà religiosa in tutte le sue manifestazioni: è questo il valore precipuo che il prof. Antonio Fuccillo, docente di Diritto Ecclesiastico, cerca di istillare ai suoi allievi. Nel solco di questa scia, il Dipartimento sammaritano di Giurisprudenza è stato invitato ad una prestigiosissima conferenza, che si terrà a marzo in quel di Bologna, sotto gli auspici dell’associazione Ex Nihilo Zero, che da decenni è impegnata nella salvaguardia della libertà religiosa nei contesti ordinamentali. L’evento, di respiro internazionale, con il coinvolgimento di illustri personalità, ha ad oggetto una competizione che vedrà gli studenti fare esercizio delle loro capacità argomentative per patrocinare le libertà religiose al cospetto della Corte di Giustizia. I Dipartimenti accreditati vi parteciperanno con delle squadre capitanate da un dottorando e composte da sei studenti, i quali avranno la possibilità di calarsi nelle vesti di difensori della libertà religiosa in un suggestivo agone processuale. “Bisogna che gli studenti comprendano le opportunità professionali sottese al Diritto Interculturale. In un momento storico in cui la professione forense viene salutata con scetticismo – ha rilevato il prof. Fuccillo – stante l’asfissiante numero di avvocati, è necessario volgere lo sguardo a branche ordinamentali che risultino poco inflazionate e con orizzonti professionali più rassicuranti”. Il Diritto Interculturale, evidentemente, è il corollario di una società sempre più variegata, con la compresenza di disparate culture e confessioni religiose. Questo scenario composito, sotto il profilo giuridico, segna l’impellenza di predisporre strumenti che consentano di rendere accessibili a tutti le condizioni per godere delle libertà religiose. “Il Diritto Interculturale è un appannaggio del Dipartimento sammaritano. In Campania non vi sono realtà universitarie – ha dichiarato il prof. Fuccillo – che contemplino questa materia. Evidentemente siamo stati abili ad intercettare l’esigenza di istituzionalizzare una disciplina che, senza dubbio, negli anni a venire è destinata a conoscere una sempre maggiore pregnanza, stante la dimensione multiculturale che contrassegna il tessuto sociale”. A riprova del crescente peso specifico della materia, la disciplina di Diritto Ecclesiastico è stata ribattezzata “Diritto Ecclesiastico ed Interculturale”. Il segreto del successo professionale risiede nel differenziarsi, maturando e raffinando competenze che non siano comuni ai più. Una strada indicata dal prof. Fuccillo ai suoi allievi: “Non si deve alimentare il coro di quanti demonizzano la professione forense perché satura. L’avvocatura rimane una professione nobile, per giunta la sola a vantare un ancoraggio presso la nostra Costituzione che, appunto, sancisce l’inviolabilità del diritto di difesa. Bisogna, invece, che i ragazzi comprendano già durante il percorso universitario la necessità di instradarsi lungo un sentiero che non sia gremito: e il Diritto Interculturale evidentemente esprime questa connotazione. Io ed il mio staff cerchiamo incessantemente, mediante seminari, convegni e conferenze, di mostrare agli studenti le prospettive professionali che possono loro dischiudersi scegliendo questa strada. Basti pensare che negli Stati Uniti importanti imprese reclutano tanti giuristi esperti in Interculturalità, in quanto reputati maggiormente idonei a sviluppare e promuovere il loro marketing”.
Giovanni Lanzante
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