Libri e panini, il punto ristoro di Biotecnologie

“Io ho un’età, sono come un padre per loro. Facciamo il possibile per accontentare tutti gli studenti”. Cortesia e disponibilità sono il punto di forza del punto ristoro della sede di Biotecnologie di Via De Amicis. Lo sottolinea il signor Eduardo che, con il suo collega Pasquale, dal bancone del bar risponde alle esigenze di una clientela eterogenea: “qui vengono molti studenti, ma serviamo anche diversi docenti. Spesso vengono da noi anche persone di altre Facoltà”. Colazione, spuntino, aperitivo o pranzo. Ce n’è per tutti i gusti. Per tenersi svegli con un caffè bastano 60 centesimi. E se quello normale non dovesse piacere, il bar offre un’ampia gamma di possibilità, dal caffè d’orzo al ginseng, da quello freddo a quello del nonno. Da un laboratorio esterno, inoltre, arrivano tutti i dolci tipici della colazione nostrana. Per un piccolo break si può scegliere tra vari tipi di biscotti e patatine delle marche più famose. La clientela, in larga parte molto giovane, può fare un piccolo tuffo nel passato con soli venti centesimi. Questo il prezzo, infatti, per comprare le celebri liquirizie Goleador o le caramelle con su impresso il viso di Lupo Alberto, noto personaggio dei fumetti. 
Per il pranzo bisogna fare di necessità virtù. Il bar, infatti, non serve piatti caldi. Si può optare per uno dei tanti panini confezionati da due euro e cinquanta oppure, per mantenersi più leggeri o per risparmiare, con un euro si può pranzare con un toast. Non sarà un piatto di pasta, ma almeno, grazie al fornetto e alla piastra del bar, non ci si deve rassegnare al panino freddo portato da casa. Il bar, inoltre, dà ai clienti la possibilità di prenotare con largo anticipo il proprio pranzo. Basta riportare sulla busta del panino scelto il cognome, il nome, il gusto e l’indicazione dell’avvenuto pagamento.
Per occupare uno dei ventidue tavoli del bar non si è affatto costretti a comprare qualcosa, come spiega il signor Pasquale: “qui da noi ci sono prodotti per tutte le tasche. Però se qualcuno porta qualcosa da casa non gli diciamo niente. Capiamo che può esserci qualche genitore che non ha la possibilità di affrontare anche questa spesa. Al massimo invitiamo ad accomodarsi fuori solo coloro che comprano una pizza all’esterno dell’edificio. Qui lo studente può fare qualsiasi cosa, purché ci sia il rispetto di una certa disciplina”.
Tra le tante bevande analcoliche, spiccano piccole bottiglie di prosecco. In fondo all’università un motivo per festeggiare si può sempre trovare. E per offrire qualcosa ad amici e parenti il giorno della laurea, basta una prenotazione una settimana prima della seduta, poi penserà a tutto il signor Pasquale: “offriamo un servizio per consentire agli studenti di festeggiare. Prepariamo il tavolo con due bottiglie di spumante, bibite, prodotti di rosticceria e dolci in una quantità adatta a circa quaranta persone. Il costo del tavolo è di settanta euro. Il laureato, ovviamente, può portare quello che vuole dall’esterno. Non serviamo solo gli studenti di Biotecnologie, ma anche quelli di altre Facoltà. Insomma, più siamo e più bello è!”. Ed è proprio per far crescere sempre di più la clientela che si sta pensando a nuove iniziative: “al momento non abbiamo ancora particolari promozioni perché stiamo all’inizio. Però, più in là, vorremmo sottoscrivere una convenzione con l’Adisu per agevolare gli studenti”.
Studenti che, pur avendo a disposizione una nuovissima aula studio al secondo piano, preferiscono accomodarsi qui per leggere, sottolineare e ripetere ad alta voce. Il motivo è spiegato da Rossella T., iscritta al terzo anno di Scienze Biotecnologiche: “l’aula studio è efficiente, però studiavo con degli amici e avevamo bisogno di confrontarci. Sopra non si può parlare. Qui il tavolo si può occupare senza problemi. I baristi sono molto disponibili e non ti rispondono mai in malo modo”. È d’accordo con lei Reneé Russo, matricola di Biotecnologie per la salute: “i signori sono molto gentili e i prezzi sono bassi rispetto all’esterno. Credo che qui mi piacerebbe anche fare un rinfresco per la laurea, anche se è presto per pensarci”. Chi invece non ha dubbi è Jasmine Bellefghi, anche lei del terzo anno: “festeggerò qui la laurea. Per il rinfresco portano qualsiasi cosa chiedi, dai rustici fino ai dolci. C’è anche il prosecco. Per quello non dobbiamo aspettare la laurea, lo stappiamo già dopo ogni esame”. Dopo tre anni il rapporto con i gestori è diventato solido. “Eduardo e Pasquale sono compagni di squadra. Di solito mangio qui. Sono tre anni che compro panini napoletani, costano un euro e trenta e sono buonissimi. Forse i prezzi dei panini sono un po’ esagerati. Per la qualità che hanno, due euro e cinquanta sono troppi”. Si può fare di più. Questa è l’idea di Valeria Cantoni, collaboratrice del professor Cuocolo al CNR: “l’accoglienza qui è ottima, sono bravissimi. I panini non sono granché, ci accontentiamo. Il caffè è sicuramente migliore di quello delle macchinette, ma possiamo migliorare”. Rincara la dose Melania: “i tramezzini imbustati sono bruttissimi. Le pizzette, però, sono buone”. Anche lei porta qualcosa da casa: “Edo (si riferisce al barista) non mi ha mai detto niente. Di solito prendo caffè o l’acqua che è a prezzi bassi. Qualche volta studio pure qua, ma solo se mi serve un confronto, altrimenti preferisco studiare altrove perché qui c’è troppo rumore”. È soddisfatto dell’offerta Antonio D.: “di solito porto qualcosa da casa e compro qui le bevande. Non mangio molto, quindi quello che hanno per me va benissimo. Amici miei mi hanno detto che i panini non sono molto saporiti. Per la mia laurea c’è ancora tempo, però penso che farò qualcosa qui”. 
Ciro Baldini
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