Master internazionale in Costruzioni

Terza edizione del Master di II livello in Emerging Technologies for Construction (ETeC). È stato presentato giovedì 6 giugno ad Ingegneria. Il termine per concorrere alla selezione si chiude mentre andiamo in stampa, il 14 giugno. I colloqui orali, che ammetteranno un massimo di venti laureati quinquennali in Ingegneria (nelle aree Industriale e Civile/Edile/Ambientale) e Architettura, italiani o stranieri, si svolgeranno il primo luglio. 
Promosso dal Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, in collaborazione con le università statunitensi della California a Berkeley, della Scienza e Tecnologia del Missouri a Rolla e l’Istituto Indiano di Tecnologia di Madras, vede il contributo del Programma Master Around della Regione Campania, grazie al quale ai dieci migliori laureati campani, di età inferiore ai 34 anni, che abbiano conseguito la Laurea Magistrale con un minimo di 105/110 (93/110 per i disabili), sarà garantita la copertura totale delle spese d’iscrizione, viaggio, istruzione e permanenza per almeno un semestre presso uno degli atenei stranieri consorziati e durante l’eventuale fase di tirocinio in un paese straniero o anche solo fuori regione. Per tutti gli altri iscritti, italiani e stranieri, sono previste borse di studio a copertura totale e parziale delle spese, offerte dall’Università Federico II, dalle imprese, dagli enti e dalle altre istituzioni coinvolte.
“L’anno scorso, per difficoltà economiche, non facevamo parte del piano di finanziamento Master Around, nel quale siamo, invece, con molta soddisfazione, rientrati quest’anno – dice il prof. Giorgio Serino, coordinatore del Master – Molti degli studenti del corso, oggi lavorano con noi come assegnisti di ricerca e studenti di dottorato o lavorano all’estero”.
L’obiettivo è la formazione di esperti nel campo delle nuove tecnologie per le costruzioni, in grado di operare in un mercato sempre più competitivo e globale, con particolare riferimento alla protezione dai terremoti, ai nuovi materiali strutturali, al recupero e rinforzo delle costruzioni esistenti anche di interesse storico-monumentale, ai sistemi innovativi di controllo della risposta strutturale, alle nuove tecniche di monitoraggio e diagnostica, alle tecnologie avanzate nell’ingegneria delle fondazioni e degli scavi, all’ingegneria geotecnica sismica ed all’ingegneria del vento. 
Il percorso, che vede il coinvolgimento di aziende del settore delle costruzioni e l’attiva partecipazione di professionalità di alto livello, punta all’inserimento professionale. La lingua ufficiale è l’inglese. Per ulteriori informazioni è possibile consultare le pagine in rete ingegneria.unina.it e metec.unina.it (sito ufficiale). 
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