“La Matematica è una disciplina rivolta a persone curiose, che vogliono chiedersi il perché delle cose e vogliono affrontare delle sfide intellettive. Non è un elenco di formule da subire, si deve voler capire come si arriva a quella formula”, sostiene il prof. Marco Lapegna, Presidente del Corso di Laurea in Matematica, di recente eletto Coordinatore della Commissione Didattica.
“Come diceva Galileo Galilei, la natura è scritta in linguaggio matematico ed il suo approccio è alla base della comprensione del mondo ed i nostri numeri ci consentono di avere una continua interazione che va sfruttata”.
I corsi fondamentali del primo anno – Algebra, Analisi e Algebra Lineare e Geometria – sono tutti annuali, a questi vanno aggiunti un corso di Fisica al primo semestre ed uno di Informatica al secondo semestre: “nel tempo ci siamo resi conto che una lunga pausa fra un semestre e l’altro portava disorientamento ed abbiamo preferito non parcellizzare la formazione. Il carico del primo anno ci sembra decisamente sostenibile, e nelle ultime valutazioni studentesche il Corso di Laurea ha avuto giudizi complessivamente elevati”, prosegue Lapegna.
Il percorso triennale non è particolarmente professionalizzante, mentre la Laurea Magistrale si sdoppia in due curricula, uno Generale, l’altro Applicativo.
Gli sbocchi per i laureati in Matematica sono molti e molto differenziati e comprendono finanza, meteorologia, logistica, trasporti, istruzione, divulgazione scientifica, informatica e settori tecnologici in generale, controllo volo: “le strade poi devono trovarsele un po’ gli studenti ma il range delle possibili applicazioni è molto ampio, in pratica dovunque ci sia da risolvere dei problemi” .
Un consiglio agli immatricolandi: “ci sono alcune conoscenze che rappresentano il pane quotidiano e che, nonostante richiami e ripetizioni, sono date per scontate. È importante quindi che gli studenti arrivino con una buona manualità nell’affrontare logaritmi, trigonometria, equazioni, disequazioni, caratteristiche di una funzione. Chi è oggi al quarto anno delle superiori, consideri il tempo che ha ancora davanti come un ponte verso l’università e si informi anche sulle nostre attività di formazione e divulgazione”.
Per ulteriori informazioni: matematica.dip.unina.it
“Come diceva Galileo Galilei, la natura è scritta in linguaggio matematico ed il suo approccio è alla base della comprensione del mondo ed i nostri numeri ci consentono di avere una continua interazione che va sfruttata”.
I corsi fondamentali del primo anno – Algebra, Analisi e Algebra Lineare e Geometria – sono tutti annuali, a questi vanno aggiunti un corso di Fisica al primo semestre ed uno di Informatica al secondo semestre: “nel tempo ci siamo resi conto che una lunga pausa fra un semestre e l’altro portava disorientamento ed abbiamo preferito non parcellizzare la formazione. Il carico del primo anno ci sembra decisamente sostenibile, e nelle ultime valutazioni studentesche il Corso di Laurea ha avuto giudizi complessivamente elevati”, prosegue Lapegna.
Il percorso triennale non è particolarmente professionalizzante, mentre la Laurea Magistrale si sdoppia in due curricula, uno Generale, l’altro Applicativo.
Gli sbocchi per i laureati in Matematica sono molti e molto differenziati e comprendono finanza, meteorologia, logistica, trasporti, istruzione, divulgazione scientifica, informatica e settori tecnologici in generale, controllo volo: “le strade poi devono trovarsele un po’ gli studenti ma il range delle possibili applicazioni è molto ampio, in pratica dovunque ci sia da risolvere dei problemi” .
Un consiglio agli immatricolandi: “ci sono alcune conoscenze che rappresentano il pane quotidiano e che, nonostante richiami e ripetizioni, sono date per scontate. È importante quindi che gli studenti arrivino con una buona manualità nell’affrontare logaritmi, trigonometria, equazioni, disequazioni, caratteristiche di una funzione. Chi è oggi al quarto anno delle superiori, consideri il tempo che ha ancora davanti come un ponte verso l’università e si informi anche sulle nostre attività di formazione e divulgazione”.
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