Materiale sul web per le prove di Lingua e Letteratura straniere

Finite le vacanze natalizie, ricomincia per gli studenti la fase di “apnea” pre- esami. Prepararsi ad un esame di lingua non significa aprire i libri un paio di settimane prima dell’appello. È un lavoro lungo e meticoloso che richiede pazienza e dedizione, non a caso le prove di lingua possono essere sostenute dopo un anno dalla frequenza. “L’esame di lingua e letteratura straniera ha una duplice valenza: verificare le nostre conoscenze enciclopediche, ma anche le competenze nella lingua non nativa”, dice Luisa Scotto, corsista del secondo anno a Lingua e letteratura francese (l’appello del 28 gennaio è stato sdoppiato per l’alto numero di prenotati; la seconda data è stata fissata al 1° febbraio, peccato coincida con quella dello scritto di lingua spagnola). “Il programma di quest’anno – prosegue la studentessa – verte sul genere comico teatrale Vaudeville, affronta e analizza le opere e gli autori più rappresentativi del genere”. “Per chi decide di inserire questo insegnamento come esame a scelta – racconta Lisa Fedele, studentessa di Mediazione linguistica e culturale – c’è la possibilità di sostenere la prova anche in italiano, chiaramente con un’incidenza sul giudizio finale”. Il prof. Fabio Perrilli, titolare della cattedra, “è molto preciso ed esigente, ma è a completa disposizione degli studenti. Sono fuori corso, e spesso ho difficoltà economiche nel procurarmi il materiale di studio – continua una studentessa di Plurilinguismo e multiculturalità, che per ragioni personali preferisce mantenere l’anonimato – ma per questo esame c’è la possibilità di poter scaricare gratuitamente il materiale dal web”. Stesso ausilio telematico, per gli studenti della Laurea Specialistica che devono sostenere l’esame di Lingua e Linguistica inglese con il prof. Giuseppe Balirano. Difatti, accedendo alla piattaforma open-source Moodle, gli studenti possono reperire tutto il materiale didattico necessario. Ad ogni modo questa forma di supporto non serve tanto a smorzare le difficoltà che incontrano gli studenti nel superare questa prova. “L’esame è doppio, si articola in due momenti: lo scritto e l’orale”, spiega Roberta Corrini uscendo dall’aula 4.1 di Palazzo Giusso dove il 28 gennaio si è svolto il primo appello dello scritto di inglese. “La prova scritta si basa essenzialmente sulla grammatica: gli esercizi richiedono competenze lessicali, sintattiche. Lo scoglio principale è stato per me la parte sui phrasal verb e le frasi idiomatiche”, aggiunge Delia Rocco con tono percepibilmente preoccupato. “Seguendo il corso con il madrelingua, ed esercitandosi sulle prove degli anni precedenti, la prova scritta risulta abbastanza abbordabile”, commenta all’uscita Mara Esposito. Superato lo scritto, gli studenti si apprestano alla prova orale che consiste nella discussione di un proprio elaborato che ha come oggetto l’analisi di un prodotto multimodale. “L’esame con il prof. Balirano è sicuramente difficile, poiché richiede un duplice sforzo. È un esame astruso – spiega Federica Montella, studentessa del secondo anno – per la difficoltà degli argomenti trattati, dal momento che la maggior parte degli studenti, come me del resto, non ha mai avuto a che fare con l’analisi di un prodotto multimodale, che di per sé è una cosa complessa e complicata da fare anche nella propria lingua, figuriamoci in inglese! Ma è interessante perché, permettendo di scegliere liberamente sia l’oggetto che i vari parametri da analizzare nell’elaborato scritto, consente agli studenti di applicare praticamente le nozioni studiate. La possibilità di produrre un lavoro personale è un forte sprone per comprendere meglio la parte teorica, che altrimenti risulterebbe solo una serie di nozioni difficili da imparare”.
Rosaria Illiano
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