Matricole, il 55 per cento ha una formazione liceale

Cambia la platea studentesca del Parthenope. a differenza degli altri anni, quando i ragazzi provenivano in maggioranza da istituti tecnici, oggi la formazione predominante è quella liceale. Lo dicono i risultati del questionario somministrato dal Centro Orientamento dell’Ateneo ad un campione casuale di 444 matricole, intervistate i primi di novembre mentre erano in coda agli sportelli degli uffici di segreteria per l’iscrizione.
Ne è venuto fuori che la quasi totalità degli studenti del Parthenope proviene dalla Campania, in minima parte dalle altre regioni del Mezzogiorno d’Italia (Basilicata, Calabria, Puglia); il 54% sono donne e il 46% uomini. Relativamente alla provenienza scolastica, ben il 55% ha frequentato il liceo (classico o scientifico), mentre il 25% proviene da istituti tecnici e/o professionali, e il 14% da istituti economico-commerciali. Buoni i commenti relativi al sito dell’Ateneo (www.uniparthenope.it): in maggioranza hanno tratto proprio da lì le informazioni sull’offerta didattica e i Corsi di Laurea, mentre l’87% si dice soddisfatto anche del sito del Centro Orientamento (www.orientamento.uniparthenope.it) e delle informazioni ricevute dallo stesso. Alla domanda, invece, che testa la motivazione dei ragazzi (perché avete scelto il Parthenope?), le risposte lasciano intravedere due opinioni: il 34% afferma di averlo scelto per l’ottima preparazione che offre, il 31% perché consigliato da parenti e conoscenti vari, il 18% perché frequentato già da amici, il 13% per la facilità a raggiungere le sedi, il 4% per l’ottimo rapporto con i docenti. “Il dato che mi ha stupito di più è quello relativo alla provenienza scolastica delle matricole – afferma il prof. Stefano Dumontet, direttore del Centro Orientamento – non so se sia estemporaneo o è indice di un cambiamento della nostra utenza”.
Intanto, è stato presentato il progetto di un nuovo sito del Centro Orientamento. “Cambierà la grafica e saranno inseriti vari videoclip con la presentazione delle risorse che vi lavorano e la spiegazione delle attività svolte da ognuno. Speriamo che per gennaio possa andare in rete”, conclude il docente.
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