Medicina: uno su otto ce la fa

Uno su otto, in media, ce la fa. Negli anni più recenti, per i tre Corsi di Laurea in Medicina attivati in Campania – Federico II, Salerno, Seconda Università – il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni, circa 800, è stato un ottavo del numero di coloro i quali hanno preso posto in aula il giorno della prova di ammissione. Per l’anno accademico 2014–2015 le caselle da riempire a Medicina, nell’ambito dei tre Corsi di Laurea, sono queste: 330 posti alla Federico II (7 destinati agli allievi dell’Aeronautica) ed una riserva di 7 per i non comunitari che risiedono all’estero; 352 alla Seconda Università, equamente distribuiti tra le sedi di Napoli e di Caserta; 156 a Salerno, al netto della riserva di 4 posti da destinare agli studenti extracomunitari che non risiedono in Italia.
Per il Corso di Laurea in Odontoiatria, se si guarda alle cifre dei test che si sono svolti negli anni scorsi, la selezione è ancora più spinta. Il rapporto tra numero di posti disponibili e numero di candidati non è mai sceso sotto la proporzione di uno a venti. Quest’anno ad Odontoiatria della Federico II sono disponibili 24 posti, più la riserva di due immatricolazioni destinate ai non comunitari residenti all’estero; alla Sun, 19 immatricolazioni in palio. L’Ateneo di Salerno non ha un Corso di Laurea in Odontoiatria.
La prova di accesso, come accade ormai da alcuni anni, è identica per i Corsi di Laurea in Medicina e per quelli in Odontoiatria. Si svolge in contemporanea in tutti gli Atenei italiani. Il compito, predisposto dal Ministero, è il medesimo in ciascuna sede universitaria. 
Prove l’8 aprile
Le novità, quest’anno, rispetto a 12 mesi fa, sono sostanzialmente due ed entrambe estremamente significative. La prima: i test si svolgono in netto anticipo. Il termine per iscriversi alla prova scade, infatti, l’undici marzo (sul sito www.universitaly.it); entro il 18 marzo la domanda va perfezionata con il pagamento del contributo di partecipazione alla prova dell’importo di 100 euro. I quiz sono in programma l’otto aprile. Se fino allo scorso anno erano i mesi successivi alla maturità, seconda metà di luglio ed agosto, quelli dedicati dagli aspiranti medici ed odontoiatri ad esercitarsi sui quiz, stavolta ragazze e ragazzi dovranno riuscire nell’impresa di trovare il tempo per allenarsi mentre sono ancora impegnati con lezioni, compiti ed interrogazioni dell’ultimo anno delle superiori. La seconda novità: non sarà più considerato il voto di maturità, sparisce il contestatissimo bonus che premiava, in graduatoria, coloro i quali erano andati bene all’esame conclusivo del percorso scolastico. Un premio contestato perché, sostennero 12 mesi fa i tanti critici dell’iniziativa, i criteri di valutazione delle tante commissioni di esame non sono omogenei ed il bonus rischiava di introdurre elementi di grave disparità tra i candidati ai test a numero programmato. Sparisce, dunque, dalle prove per l’anno accademico 2014–2015. Si conferma, invece, la graduatoria nazionale e resta il meccanismo delle priorità: al momento di iscriversi al test, ciascun candidato deve indicare, in ordine decrescente, le sedi dove preferirebbe frequentare, in caso di ammissione. Migliore sarà il suo piazzamento nella graduatoria nazionale, maggiori possibilità avrà che sarà rispettata la sua prima scelta. 
Le materie del test
In che consiste la prova che turba i sonni, da anni ormai, degli aspiranti camici bianchi? È un quiz di 60 domande a risposta multipla. Gli argomenti: cultura generale (4 quesiti), ragionamento logico (23 domande), biologia (15), chimica (10), fisica e matematica (8). Per ogni quesito il compito propone cinque possibili soluzioni. Una è quella giusta. Chi la centra, guadagna 1,5 punti. Ogni risposta sbagliata determina una penalizzazione di 0,40 punti. La domanda lasciata in bianco equivale a zero punti. Il meccanismo, come è agevole intuire, è tale da sconsigliare vivamente, in caso di grave incertezza tra possibili soluzioni, di mettere una croce a casaccio, contando sulla fortuna. Meglio passare oltre e concentrarsi sui quesiti dei quali si conosce bene la risposta. È dunque consigliabile, sottolineano i delegati all’orientamento dei diversi Corsi di Laurea, rispondere prima alle domande sulle quali si è certi, poi di concentrarsi sulle altre. Se poi si è in alto mare, meglio soprassedere e passare al quesito successivo. Vale la pena tentare quando, su cinque risposte, due sembrano plausibili. La possibilità di sbagliare è minore.
Non conviene, altra utile avvertenza, cercare di sbirciare sui fogli altrui, per provare a copiare la soluzione giusta. Le domande non sono nello stesso ordine numerico. Idem per le risposte.
Sessanta quesiti, si diceva. I candidati hanno a disposizione 100 minuti. Sembrano molti, ma possono diventare pochissimi se si perde tempo a lungo su una domanda. Cento minuti divisi per 60 quiz equivalgono, infatti, a poco più di un minuto e mezzo per domanda. Anche per questo, in casi di grave incertezza, è bene passare oltre. Il rischio è che poi, nell’ultima mezz’ora, quando ci si accorge di aver risposto a pochi quiz, la fretta di recuperare aiuti a sbagliare le soluzioni anche per quelle domande alle quali, in situazioni di calma, si sarebbe data una risposta senza problema alcuno. 
Qualche esempio…
Un terzo circa dei quesiti riguarda il Ragionamento logico. Lo scopo: verificare l’abilità dei candidati ad individuare i legami esistenti tra gruppi di numeri, termini, immagini, lettere, frasi. Un esempio, tra i tanti possibili, tratto dalla prova di ammissione dell’anno accademico 2013–2014. Ecco la domanda: Se ci si vuole recare al Festival della musica di Saldano si deve effettuare l’iscrizione online almeno 48 ore prima che la biglietteria virtuale venga aperta. Marta vuole certamente acquistare biglietti per il Festival, quindi si è iscritta online. Quale delle seguenti affermazioni segue la stessa struttura logica del ragionamento appena illustrato? A) Per andare negli Stati Uniti bisogna ottenere il visto. Giacomo deve andare negli Stati Uniti, quindi ha fatto domanda per ottenere il visto; B) Sonia sta imparando a guidare. La maggior parte delle persone passa l’esame di guida dopo aver fatto 30 lezioni di guida. Sonia ha prenotato 30 lezioni, quindi dovrebbe passare l’esame di guida dopo aver terminato le lezioni; C) Se Maria smette di recarsi al lavoro a piedi, deve per forza prendere o l’autobus o la macchina. Maria ha smesso di recarsi al lavoro a piedi, quindi deve per forza prendere o l’autobus o la macchina; D) Se si vogliono ottenere buoni voti agli esami non si deve andare a letto tardi la notte prima dell’esame. Alessandra è andata a letto tardi la notte prima dell’esame, quindi non otterrà buoni risultati; E) Franco è dimagrito molto. Potrebbe aver seguito una dieta oppure potrebbe aver fatto molto esercizio fisico. È impossibile che Franco abbia fatto molto esercizio fisico, quindi deve aver seguito una dieta. La risposta esatta, in questo caso, è la prima. I quesiti di Logica e ragionamento non presuppongono da parte del candidato conoscenze già acquisite, a differenza degli altri, per esempio di chimica o di fisica. Può essere un vantaggio per chi, magari, non arriva al test da un percorso di studi particolarmente brillante ed ha accumulato lacune in Chimica, Fisica, Matematica, Biologia difficilmente superabili in poche settimane di preparazione. Proprio i quesiti di Logica e Ragionamento, però, presentano una insidia specifica: testi lunghi, la lettura dei quali porta via un bel po’ di tempo. Il rischio che l’ansia induca a perdere lucidità ed a sbagliare la risposta è dietro l’angolo. Per questo è fondamentale che ci si eserciti a lungo, sui test in circolazione e su quelli proposti negli anni scorsi, per acquisire l’abitudine ad affrontare la specificità dei quesiti di logica e di ragionamento. 
Quattro quesiti, nella prova, sono di Cultura generale. A settembre 2013, si chiedeva ai candidati, per esempio, di scegliere chi fosse l’autore del don Chisciotte in una rosa di cinque soluzioni: Federico Garcia Lorca, Luis de Gongora, Miguel de Cervantes, Francisco de Quevedo, Jorge Luis Borges. Quella giusta era, ovviamente, la terza. Altra domanda, nel medesimo raggruppamento: A capo di quale organizzazione nel 2011 Christine Lagarde ha sostituito Dominique Strauss-Khan? A) Unicef; B) Fao; C) Fondo Monetario Internazionale; D) Medici Senza Frontiere; E) Banca Centrale Europea. La soluzione corretta era Fondo monetario internazionale e presupponeva che il candidato prestasse almeno una minima attenzione, leggendo i giornali o seguendo i notiziari televisivi, alle vicende dell’attualità. Un altro quesito sondava la capacità dei candidati di riflettere sull’etimologia. Eccolo. Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri: A) Dualistico; B) Tricuspide; C) Trittico; D) Onirico; E) Univoco. La risposta corretta era D) Onirico. 
Complessivamente, 33 domande del compito sono pescate dalla Biologia, dalla Matematica, dalla Fisica e dalla Chimica. Negli anni, non di rado è capitato che alcune di esse, in particolare quelle biologiche fossero talmente specifiche da suscitare polemiche e proteste perfino da parte di alcuni docenti universitari. Memorabile un’affermazione dell’ex Rettore della Seconda Università, il professore Antonio Grella, il quale, interpellato dal cronista di un quotidiano il pomeriggio del giorno dei test, confessò candidamente che egli stesso sarebbe stato in difficoltà nel rispondere ad alcune domande di biologia. Tra i quesiti dello scorso anno, ecco un esempio di domanda di Biologia, la numero 31: In un frammento di DNA, vengono calcolate le percentuali di ognuna delle quattro basi azotate presenti. In quale/i dei seguenti casi la somma dei valori ottenuti rappresenta sempre il 50% del totale delle basi? 1) % adenina + % timina 2) % citosina + % guanina 3) % guanina + % timina. A) Solo 3; B) Solo 1; C) Solo 2; D) Solo 1 e 2; E) Tutti. La risposta corretta era la prima. Nella sezione Biologia dei test di ammissione c’è un po’ di tutto. Biologia, certo, poi Anatomia, Istologia e Scienze in generale.
Capitolo Chimica: il programma indicato dal Ministero per questo settore disciplinare è davvero vasto. Spazia dalla costituzione della materia e dalla struttura dell’atomo per arrivare al sistema periodico degli elementi ed ai legami chimici. I quesiti proposti negli anni scorsi ai candidati sono stati attinenti ai programmi indicati e non ci sono state domande inaspettate. Il che, naturalmente, non implica che i quesiti siano stati agevoli o di facile soluzione. La Chimica resta uno scoglio, per coloro i quali non arrivino al test con una buona preparazione di base, frutto di un diligente studio alle superiori. Riescono a far bene coloro i quali provengono da scuole nelle quali la disciplina non è stata considerata solo di supporto ad altre materie. 
Fisica e matematica sono presenti con otto domande. I programmi ai quali fanno riferimento i quesiti di matematica: insiemi numerici ed algebra (dai logaritmi alle equazioni e disequazioni di primo e secondo grado); nozioni fondamentali sulle funzioni e sulle loro rappresentazioni grafiche; geometria, calcolo delle probabilità, statistica. Le domande di fisica attingono alla cinematica, alla dinamica, alla meccanica dei fluidi, alla termologia e termodinamica, alla elettrostatica ed elettrodinamica. 
Ecco un esempio tratto dal test 2013–2014. Una pallina viene lanciata verticalmente in alto ad una velocità di 19,6 m/s. Quale distanza ha percorso in 2 secondi? Ignorare gli effetti dell’aria e considerare che g=9,8 m/s2] A) 19,6 m; B) 39,2 m; C) 9,8 m; D) 14,7 m; E) 0 m. La risposta corretta è 19,6 m.
Infine, ecco la media del punteggio di chi ce l’ha fatta, negli ultimi anni, a superare il test di accesso a Medicina, tratta da uno studio del 2013 dell’Università di Cagliari, ma relativa ovviamente a tutte le sedi universitarie italiane: 65,07 nel 2008; 62,35 nel 2009; 62,55 nel 2010; 63,59 nel 2011; 57,61 nel 2012.
Fabrizio Geremicca
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