Meno iscritti a Matematica ma sono bravi e motivati

Gli iscritti a Matematica calano, ma sono bravi e motivati, in maggioranza provenienti dalla provincia. Questi ed altri, i dati interessanti perfettamente in linea con la media nazionale, emersi dal Rapporto di Riesame 2013 pubblicato dal Corso di Studio della Federico II. Un’attenta analisi, supportata da sondaggi, sulla percentuale di iscritti e laureati degli ultimi anni, raffrontata con la banca dati italiana Alma Laurea. “È stato il Ministero, con decreto del 30 gennaio, ad imporre questa procedura, portata avanti in tempi serrati da tutti i CdS, con termine di consegna fissato nella prima decade di marzo, pena la mancata attivazione del Corso l’anno successivo. Noi l’abbiamo pubblicata per trasparenza”, spiega il Presidente Marco Lapegna, che commenta i grafici, motivando i dati. Il primo ad emergere è il calo delle iscrizioni: “Nel nostro Ateneo sono diminuite del 19% dal 2009 al 2013, mentre la riduzione nazionale è stata del 18% dal 2007 al 2012. Questo è dovuto sia a motivi anagrafici, come il calo delle nascite, che alla scarsa attrattiva dei Corsi di Laurea in Matematica a livello nazionale”. Come fare per attirare maggiormente? “Vogliamo puntare sui tirocini, oggi concentrati nelle scuole, infatti i nostri ragazzi affiancano i professori durante lezioni ad esempio. Invece ci si rivolge poco alle aziende, ed è su questo punto che dobbiamo migliorare: prestando maggiore attenzione alla prospettiva aziendale”. Secondo dato che salta all’occhio, l’elevata percentuale di diplomati con voto 100 all’esame di maturità: “Chi s’iscrive a Matematica, sa che dovrà lavorare duro e non si trova in un parcheggio, come succede per i Corsi più generalisti. Il dato interessante è che alla Triennale il 25% degli iscritti ha avuto il massimo alla maturità, alla Magistrale il 39%. Ciò succede perché gli studenti che non hanno conseguito un buon risultato al diploma abbandonano più facilmente, forse mancano loro le nozioni di base per poter affrontare il percorso”. 
Solo il 13%
è in corso
 alla Triennale
Criticità rilevata: il ritardo che si accumula alla Triennale: “Solo il 13% riesce a mantenersi in corso, la media nazionale, invece, si attesta su un buon 61%. Questo lo si può imputare ad alcune disfunzioni interne, come il blocco costituito dagli esami di Analisi (in particolare Analisi 2) che frena il percorso degli studenti. Bisognerà dunque rivedere i contenuti di questi, per limitare il carico che ora risulta eccessivo”. Curiosità: la maggioranza delle matricole proviene dalla provincia di Napoli e alla Magistrale i voti sono più alti. Il grafico mostra infatti che alla Triennale la media si assesta intorno al 27, mentre alla Magistrale supera il 29. I docenti sono più buoni o gli studenti più bravi? “Si può dire che alla Magistrale gli studenti sono già scremati, infatti quelli che ottengono risultati scarsi e abbassano la media decidono di non proseguire gli studi. La Magistrale contiene inoltre più corsi a scelta, dove lo studente ha la possibilità di orientarsi sulle sue attitudini”. Ha anche più ricercatori impiegati nella docenza rispetto alla Triennale: “si spiega facilmente. Gli studenti alle prime armi hanno bisogno di un docente con maggiore esperienza, dato che si devono formare. Alla Magistrale invece ci sono diversi corsi monografici, legati all’attività specifica di un ricercatore. In più non si vuole gravare il ricercatore di un carico didattico eccessivo, per consentirgli di svolgere il suo compito più agevolmente”. 
Uno degli ultimi dati registrati mostra la situazione occupazionale attuale degli studenti ad un anno dalla laurea, con numeri leggermente inferiori rispetto alla media nazionale, che prevede un 51% in tutta Italia, contro il 25% della Federico II. “Ovviamente il dato riflette la criticità della situazione attuale, cui sono soggetti anche i matematici purtroppo”. Il docente rivela però che dai questionari sottoposti agli studenti sono emersi risultati incoraggianti: “Erano chiamati a dare un giudizio su strutture, materiali didattici e docenti. I valori calcolati sono superiori a quelli medi rilevati a Scienze Biologiche ed Ingegneria, per l’elevato gradimento. Il giudizio peggiore è relativo alle aule dell’Aulario, prive di riscaldamento, su cui però non posso direttamente intervenire”.
Allegra Taglialatela
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