Studiare fin dal primo giorno, se possibile più materie alla volta, perché le sessioni non sono molte e in alcune non si possono ripetere gli esami. Seguire sempre per capire l’impostazione del docente e non dare adito alle voci di corridoio. Sono i consigli alle matricole dei loro colleghi già iscritti. Il primo anno ad Economia, uguale per tutti i Corsi di Laurea, è caratterizzato dalle discipline base: Matematica, Economia Aziendale, Diritto Privato, Economia e Gestione, Storia Economica e, soprattutto, lo scoglio di Microeconomia. Complice l’inesperienza, in tanti lo mettono da parte, trasformandolo in un pesante fardello che si può trascinare fino al terzo anno, compromettendo l’intera filiera delle discipline che affrontano la teoria economica (Macroeconomia, Politica Economica e Scienza delle Finanze). L’anno successivo segna il primo contatto con l’indirizzo scelto e può essere ricco di sorprese. E ricordate, o voi che entrate: “avere un bagaglio matematico aiuta, sia in termini di conoscenze che di elasticità” e “rassegnatevi alle aule affollate”.
Aziendale,
quello più scelto
quello più scelto
Dario Luongo è al terzo anno di Economia Aziendale, il Corso che richiama il maggior numero di ragazzi. Il percorso di studi mette al centro l’impresa; discipline caratterizzanti: Analisi di Bilancio, Strategia Aziendale, Programmazione e Controllo, Organizzazione Aziendale, Marketing, Diritto Commerciale e Diritto Tributario. “Il nostro è un indirizzo incentrato sulla praticità”, dice lo studente la cui aspirazione è lavorare in azienda. Concorsi e progetti di gruppo, sviluppati in collaborazione con enti e industrie, sono parte integrante della formazione di un economista d’impresa, a partire dal secondo anno. “L’incontro con le aziende aiuta ad avere un contatto con la realtà. Anche le basi sono importanti. Al liceo l’economia non si studia, ma aver frequentato lo scientifico mi ha aiutato nell’approccio di materie come Microeconomia ed Economia Aziendale”, afferma Anna Pariota che studia alla Magistrale, curricula in Economia Aziendale e Management (l’altro è Dottore Commercialista).
Un Corso generalista
Un Corso generalista
Economia e Commercio è il Corso più generalista in cui si affrontano la teoria economica nel suo complesso, i sistemi economici, lo Stato visto dal punto di vista finanziario. Rappresenta il secondo polo di attrazione della Facoltà. L’ampia possibilità di scelta, accresciuta quest’anno portando i crediti a scelta libera a 30 alla Laurea Triennale ed a 38 a quella Magistrale, consente di orientare la formazione verso i propri interessi. Esami caratterizzanti: Microeconomia, Macroeconomia, Politica Economica e Scienze delle Finanze. Viviana Capone studia alla Magistrale in Economia (che prevede anche un curriculum in inglese), dopo la Triennale in Economia e Commercio: “mi interessavano le materie relative alla teoria economica”. Esami da sostenere subito: al primo anno Matematica, Diritto Privato, Economia e Gestione, Microeconomia per il quale “occorre una certa maturità. Sarebbe bene affrontarlo subito, a corso fresco”. Il titolo apre in prima battuta le porte ad attività di tirocinio presso banche e studi privati, ma consente anche di intraprendere la libera professione, come consulente o giurista di impresa. “L’economista va un po’ dappertutto, però si risente del momento di crisi. I contratti sono per lo più a sei mesi, qualcuno viene anche assunto, ma in genere fuori Napoli”.
Per chi è attratto
dalla finanza…
dalla finanza…
La finanza è il mezzo attraverso il quale si può reperire capitale da reinvestire. È la definizione che danno di questa disciplina Marcello Lanza e Alessandro Niglio, studenti al terzo anno di Economia delle Imprese Finanziarie: “all’inizio la scelta cade su un percorso economico focalizzato sulla domanda e la borsa, ma le idee con le quali arriviamo sono molto astratte, legate ad immagini da film, di broker in colletti bianchi. Il sito di Facoltà rappresenta un buono strumento di approfondimento”. Il primo spartiacque è l’esame di Matematica Finanziaria, al secondo anno: “lì capisci se il settore ti interessa o meno. Dopo averlo incontrato, molti cambiano Corso di Laurea”. Da qui in poi, tutti gli esami sono molto specifici: “Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari, per esempio, tratta le tecniche bancarie, assicurative, finanziarie e i contratti”. Altro esame cruciale, Statistica. L’anno critico è il terzo in cui compare Gestione e Controllo dei Rischi nell’Intermediazione Finanziaria. Gli sbocchi del percorso sono buoni: “le statistiche sono ottime. Il primo lavoro è, ovviamente, in banca o presso assicurazioni. Molti lavorano fuori, soprattutto in grosse piazze finanziarie. Chi vuole seguire questo percorso deve avere l’ambizione di arrivare quanto più in alto possibile anche nel proprio iter formativo”. La successiva Magistrale in Finanza è unica.
Manager turistici
Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale è un Corso interfacoltà con Lettere. Prepara figure professionali di tipo gestionale in ambito turistico, dotate di una sensibilità culturale tale da conoscere e promuovere il territorio in cui si opera. Accanto, quindi, agli esami prettamente aziendalistici, come Economia e Gestione, Diritto Privato ed Economia Politica, compaiono anche Storia, Geografia, Letteratura, Storia dell’Arte e Archeologia. “Molti non hanno le idee ben chiare quando scelgono questo Corso ed il risultato è che fra il primo ed il secondo anno l’aula si dimezza. Scegliere questo percorso significa avere voglia di lavorare in una struttura alberghiera svolgendo funzioni di amministrazione e marketing”, sottolinea Ciro Autiero, studente al terzo anno che si è iscritto dopo aver lavorato alcuni anni come animatore turistico. Parte fondamentale della formazione, i tirocini e le esperienze lavorative sul campo: “sono stato due volte a Cancun in Messico, presso un resort, seguendo le diverse attività per valutare i miglioramenti da apportare. Un’esperienza molto importante ed un’occasione da cogliere al volo quando capita, perché in questo campo c’è molta competizione”. Anno cruciale il secondo, dove compare l’esame di Management e Marketing delle Imprese Turistiche: “quando lavori ti accorgi che tutto quello che c’è in questa materia ti serve, e più ne sai meglio è”. Il Corso di Laurea è a numero chiuso. I posti disponibili sono 230 alla Triennale (prova il 12 settembre) e 100 alla successiva Magistrale in Progettazione e Gestione Turistica. La prova consiste in domande di attualità, economia, logica, lingue straniere e cultura generale.
Statistici al lavoro
anche con
la Triennale
anche con
la Triennale
Statistica è interfacoltà con Scienze Politiche, forma esperti analisti in grado di ricavare informazioni utili da un insieme di dati, competenze estremamente specifiche e settoriali, che trovano applicazione presso la piccola e media impresa, le istituzioni finanziarie, la pubblica amministrazione ed i settori dell’amministrazione e del marketing. In qualche caso, gli sbocchi possono essere buoni anche con il titolo di primo livello. Il triennio afferisce alla Facoltà di Economia, mentre la Magistrale è incardinata presso Scienze Politiche. Le attività si svolgono fra le due sedi. Due i curricula al terzo anno: Esperto in Estrazione e Gestione della Conoscenza e Esperto in Metodi Statistici Applicati. La formazione si completa con il percorso in Statistica per le decisioni. Matematica, Statistica e Calcolo delle Probabilità, Informatica ed Economia Politica caratterizzano la formazione del primo anno, Matematica per le Decisioni, Inferenza Statistica e Analisi Multivariata, il secondo.