Informazione sul farmaco, terapia del dolore, depressione, terapie con farmaci biologici o cellule staminali, farmaci generici, ricerca di base: le più recenti novità in materia illustrate da mille specialisti del farmaco nel corso del 32° Congresso di Farmacologia, che si è svolto a Napoli dall’1 al 4 giugno. Organizzato dal prof. Francesco Rossi, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università, nonché direttore della Sezione di Farmacologia del Dipartimento di Medicina Sperimentale, l’evento è stato efficacemente ospitato al Castel dell’Ovo e al Centro Congressi Royal Continental (con cena di gala al Museo Archeologico Nazionale). La portata scientifica della manifestazione è immediatamente rivelata dai suoi numeri: 4 letture magistrali, 32 simposi, 714 contributi scientifici, di cui 234 presentati in 24 sessioni di comunicazioni orali e 480 come poster, suddivisi in aree diverse a seconda della tematica affrontata. “Il gran numero di simposi resi possibili dalla collaborazione con altre società scientifiche”, dice il suo organizzatore, il prof. Rossi, “è stata una scelta precisa indirizzata ad accrescere lo scambio tra tutti gli operatori della salute, ricercatori clinici e di base, dando spazio anche a chi regolerà le scelte dei prossimi anni, come l’Agenzia Italiana del Farmaco e l’Istituto Superiore di Sanità. Il nostro obiettivo, speriamo raggiunto, è stato quello di dare ulteriore visibilità allo sviluppo della nostra società, ed accrescere il suo ruolo in tutte le decisioni che riguardano la salute dell’uomo”. Una battuta del professore anche sull’impegno che la Società di Farmacologia rinnova attraverso un congresso con mille specialisti: “la nostra Società di Farmacologia da sempre persegue da un lato lo scopo di favorire la scoperta di nuovi farmaci e dall’altro di tutelare la loro efficacia e sicurezza nei confronti del cittadino. La ricerca non è una macchina ferma, ma in continuo movimento e, quindi, bisogna sempre dare dubbi alle proprie certezze ed, assieme, certezze ai propri dubbi. Solo così dimostreremo che andiamo alla ricerca del meglio. Quello che oggi ci appare il massimo della conoscenza e della tecnologia, domani non deve sorprenderci possa essere superato”.
Oltre che di esperti italiani, il congresso ha visto la presenza anche di studiosi di livello internazionale, che hanno tenuto le lezioni magistrali: il prof. S. Moncada dell’Università di Londra, la prof. Suzanne Zukin, il prof. Michael Lazdunski, il prof. E. Porreca dell’Università di Tucson (USA).
Oltre che di esperti italiani, il congresso ha visto la presenza anche di studiosi di livello internazionale, che hanno tenuto le lezioni magistrali: il prof. S. Moncada dell’Università di Londra, la prof. Suzanne Zukin, il prof. Michael Lazdunski, il prof. E. Porreca dell’Università di Tucson (USA).