Moot Court ad Oxford per quattro studenti federiciani

Un’occasione per pensare alla disciplina del Diritto Romano in chiave moderna: l’opportunità offerta dall’International Roman Law Moot Court Competition, la simulazione processuale a squadre (otto in tutta Europa) in lingua inglese, basata sul diritto romano giustinianeo. Gli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II sono volati alla volta di Oxford (dal 7 al 10 aprile) per partecipare alla VI edizione della manifestazione, pronti a sfidare squadre come Cambridge, Atene, Oxford, Liège, Trier, Vienna e Tubinga. “Quest’anno siamo stati un po’ sfortunati – afferma il prof. Cosimo Cascione, docente di Storia del diritto romano – Siamo capitati in un girone di ferro, con Atene e Oxford, rispettivamente al primo e al secondo posto del podio. Purtroppo non abbiamo avuto accesso alle semifinali, insieme all’altra squadra del girone (Trier) abbiamo abbandonato la gara abbastanza presto”. Il prof. Cascione e la prof.ssa Carla Masi Doria hanno aiutato i ragazzi nella fase di preparazione: “Come sempre l’esperienza richiede grande impegno – racconta il docente – Il caso quest’anno era particolarmente complesso perché prevedeva diversi aspetti del diritto romano. Si parlava di una rivendita di servitù, di un’azione per danni, una per ipoteca e una per locazione. Insomma, gli argomenti da trattare erano tanti, usare un linguaggio giuridico appropriato richiedeva di sicuro uno sforzo maggiore”. Anche perché ad Oxford le memorie scritte andavano recitate tutte nello speaking english: “I ragazzi hanno ricevuto tante domande dalla giuria. Le memorie bastavano fino ad un certo punto, in gara contava l’abilità dello studente nel distaccarsi dal testo scritto. Devo dire che i ragazzi sono stati particolarmente bravi ad esprimersi in inglese. Una vera soddisfazione poterli vedere all’opera. Hanno sfidato Università prestigiose, ribattendo colpo su colpo le arringhe avversarie”, conclude il docente. In gara quattro studenti – due nelle vesti di attore e due in quelle di convenuto – scelti dopo un’attenta selezione, tra quelli più preparati in materia, dopo aver sostenuto l’esame di Storia del diritto romano.
“Durante le lezioni la prof.ssa Masi parlava ogni tanto della competizione. Dopo aver superato l’esame (con 30/30) a dicembre in pre-appello, ho cominciato a pensare più seriamente a quest’opportunità”, spiega Grazia Ballo, 19 anni, matricola con una buona conoscenza dell’inglese. Dopo essere stata chiamata in Dipartimento per la selezione: “Non avevo capito bene di cosa si trattasse, sono al primo anno e non ho ancora dato nemmeno Istituzioni di diritto romano. Pian piano però siamo entrati nello specifico e l’esperienza si è fatta via via più interessante”. La vera sorpresa: “Poter applicare il diritto romano ad un caso concreto. È stato emozionante dover lavorare in squadra, mettere la propria conoscenza al servizio degli altri. E poi mi sono sentita importante. Sono una matricola, eppure la Corte in Inghilterra mi ha ascoltato con attenzione. La mia prima vera arringa, mi ha ripagato dei sacrifici. Non è stato facile frequentare le lezioni aggiuntive, mentre in corso vi erano gli esami. E poi l’inglese giuridico è molto più difficile di quanto credessi”. È al primo anno anche Ugo Marchionne: “Ho 19 anni e lo scorso anno frequentavo il College in Inghilterra – racconta – Ero già abituato a questo tipo di esperienze, con un livello d’inglese pari ad un madrelingua”. È stato facile, poi, prendere al volo l’offerta del prof. Cascione: “Dopo aver sostenuto l’esame (con 28), sono stato chiamato per un colloquio preparatorio. Da li è partita l’avventura, due mesi bellissimi, in cui siamo stati seguiti giornalmente dal dott. Natale Rampazzo e dalla dott.ssa Fabiana Tuccillo, al fine di potenziare le nostre conoscenze in ambito del diritto romano”. L’impatto con Oxford: “Mi ha fatto ricredere sull’esperienza pregressa avuta in Inghilterra. Siamo stati accolti benissimo”. Ugo sottolinea: “Il prof. Cascione ci ha preparati benissimo e, una volta arrivati ad Oxford, ha preferito non intervenire nelle nostre arringhe. A dispetto delle altre squadre, ci ha lasciato camminare da soli. Non abbiamo vinto, ma dal punto di vista personale siamo cresciuti tantissimo”. È alla seconda esperienza Eduardo Fernandes, studente al III anno con una passione per le materie romanistiche e il desiderio di intraprendere la carriera notarile: “Ho partecipato alla scorsa Moot Court a Kavala, in Grecia. Quando la prof.ssa Masi mi ha proposto di ritornare, questa volta ad Oxford, non ho saputo dire di no. Quest’anno è stato molto più semplice per me, avevo già acquisito un metodo di lavoro, sapevo già cosa aspettarmi, sono andato in Inghilterra con maggiore consapevolezza”. Maria Sole Fanuzzi è la veterana del gruppo, in quanto iscritta al V anno. L’incontro con la Moot Court è avvenuto durante l’esame complementare di Storia della Costituzione Romana: “Visto il mio interesse per la disciplina, il prof. Cascione mi ha invitato alla selezione”. Ha seguito ogni settimana i seminari di Storia ed Istituzioni di diritto romano: “un’esperienza bellissima ed altrettanto formativa. Siamo stati seguiti costantemente, è stato emozionante poter simulare un vero processo, rivestendo i panni di attore e convenuto. Consiglio l’esperienza in ambito internazionale a tutti gli studenti perché – conclude la studentessa – arricchisce il curriculum lavorativo, l’anima e il cuore”.
Susy Lubrano
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