Nelle discipline scientifiche “la teoria non è mai scissa dalla pratica”

Quelli nell’ambito delle scienze sono percorsi per chi ama la vita in laboratorio e la praticità unita ad una forte base metodologica e teorica che rende i laureati in queste discipline generalmente molto competitivi. “La teoria non è mai scissa dalla pratica”, sottolinea il prof. Giovanni Chiefari, per molti anni curatore delle attività di orientamento nel settore scienza, il quale insiste sulla necessità di avere curiosità per il mondo naturale nei suoi vari aspetti, per scegliere consapevolmente un percorso di studi in questo settore. “La scienza ha in sé molti insegnamenti. Ad esempio, insegna a lavorare in gruppo, oggi non è immaginabile nessun serio lavoro scientifico svolto da soli, senza confronto, e i diversi settori hanno l’esigenza di comunicare”, ribadisce.
La casa comune della Scuola Politecnica delle Scienze di Base, che in seguito alla riforma da quest’anno riunirà le ex-Facoltà di Scienze, Ingegneria e Architettura, sarà organizzata intorno a sei Dipartimenti (Matematica e Applicazioni, Fisica, Scienze Chimiche, Biologia, Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse e Ingegneria Elettrica, delle Tecnologie e dell’Informazione presso il quale è incardinato il Corso di Laurea in Informatica), altrettante piccole case per gli studenti che generalmente trascorrono molto tempo all’università, offre una preparazione ad ampio spettro che abbraccia pressoché tutta la formazione nel campo. C’è ancora tempo per iscriversi ai Corsi di Laurea ad accesso libero in Matematica, Fisica, Chimica Industriale, Informatica, Scienze Geologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura e  Ottica e Optometria a cui fanno seguito i bienni magistrali in Matematica, Fisica, Scienze Chimiche, Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale, Informatica, Biologia, Scienze Biologiche, Biologia delle Produzioni Marine, Geologia e Geologia Applicata, Scienze Naturali. Per questi Corsi è necessario sottoporsi ad una prova di valutazione delle conoscenze in ingresso, che non preclude l’immatricolazione, ma fornisce degli elementi di valutazione sulla propria cultura di base, in particolare in Matematica e Logica. L’esame avrà luogo venerdì 27 settembre presso il complesso di Monte Sant’Angelo (tutte le informazioni, così come la ripresa delle attività didattiche, saranno disponibili sul portale scienze.unina.it e presso i siti dei singoli Dipartimenti e Corsi di Laurea, mentre restano attivi i numeri degli Uffici Orientamento di Monte Sant’Angelo -tel.081-676732- e Via Mezzocannone -tel.081-2534691- e l’indirizzo di posta elettronica scienzemfn.orienta@unina.it).
Tra gli aspiranti
 biologi e chimici
Per i Corsi di Laurea in Scienze Biologiche, Biologia Generale e Applicata e Chimica le prove di accesso, promosse dal consorzio nazionale Cisia, si sono tenute il 10 settembre. Novanta i minuti a disposizione, per rispondere a domande di Matematica, Logica, Fisica, Chimica e Comprensione del Testo che apriranno le porte, rispettivamente a seicentosessanta, cinquecento e duecento studenti. Abbiamo fatto un giro fra gli studenti prima dell’ingresso in aula per ascoltarne sensazioni, emozioni ed opinioni. Serena Iannicelli viene dal Liceo Scientifico, dove si è appassionata alla Biologia, ha l’aspirazione di dedicarsi alla ricerca e nei giorni successivi si sottoporrà anche alla selezione per Farmacia: “mi sono sempre trovata molto bene nell’affrontare questa materia e spero di farcela a seguire almeno uno dei miei percorsi di studio preferiti. Sono solo un po’ preoccupata dalle domande di Fisica”. Francesca Errico, maturità classica, sogna la ricerca: “anche se lo so che è difficile. La Biologia mi piace molto, ma non ho ancora un campo di preferenza”. Francesca è reduce già da un’altra prova, quella per entrare a Scienze Biotecnologiche, “molto difficile, soprattutto per quanto riguarda le domande di Logica. A scuola non si studia quello che c’è nei test di ammissione all’università, per questo sono un po’ preoccupata e soprattutto non mi sembra giusto negare l’opportunità, a chi vuole, di studiare”. Non è l’unica ad essersi data più di una possibilità, diversi ragazzi sono reduci da altri concorsi o ne tenteranno altri. “La Biologia non è proprio la nostra prima scelta ma un ripiego per ritentare, facendosi convalidare gli esami, l’ammissione a Medicina eventualmente andasse male quest’anno”, dicono Serena Galdo, ex-studentessa del Liceo Classico, Maria Teresa Califano ed Elvira Pule, entrambe provenienti dal Liceo Scientifico. Le tre ragazze hanno, per l’appunto, affrontato anche il test per entrare a Medicina che hanno trovato fattibile con una buona preparazione scolastica “tranne le domande di Logica, anche avendo una base culturale classica” (Serena). “A me piacciono le materie scientifiche. Sono anche quelle che ti danno maggiori possibilità lavorative e spero tanto di riuscire a diventare chirurgo”, afferma semplicemente Elvira alla quale non va proprio a genio l’idea del test d’ingresso: “per rispondere ad alcune domande una preparazione scolastica normale non basta. E poi abbiamo pagato centocinquanta euro per le prove, cento per Medicina e 50 per Biologia. Come fa, di questi tempi, una famiglia con un reddito anche solo normale?”. In un angolo, seduta a riguardare gli appunti, c’è Fiorenza Cesaro che ha già sostenuto la prova d’accesso ad Infermieristica: “Scienze Biologiche è l’alternativa ad un Corso in Professioni Sanitarie”, sostiene. Una decisione dolorosa perché, per intraprendere questa strada, Fiorenza ha messo da parte le sue autentiche inclinazioni: “le materie scientifiche non sono esattamente il mio forte o le mie preferite. Se avessi potuto scegliere liberamente, mi sarei iscritta a Lettere o a Psicologia, ma l’ambito sanitario dà delle possibilità lavorative concrete”. Nonostante questo conflitto, non è contraria al numero chiuso: “solo così è possibile selezionare delle persone che vogliano davvero impegnarsi in un campo di lavoro e si creano le condizioni per studiare bene”. Alessio Vitiello aspira ad iscriversi a Chimica: “al liceo mi ha colpito il linguaggio di questa disciplina. Fra tutte le materie scientifiche, le mie preferite, era quella con la terminologia più ostica, già questa una sfida. Ho preferito Chimica per la maggiore vicinanza ai percorsi in Matematica e Fisica e, soprattutto, per le possibilità che apre nei campi dei materiali e non solo”. Alessio ha le idee chiare sul suo futuro: “voglio lavorare in una grande azienda, o istituzione, e trasferirmi in Nord Europa. Mi piace lo stile di vita di quei paesi e, inoltre, lì la scienza è valutata molto meglio che in Italia”.
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