“Il mio impegno consisterà nel mettermi al servizio degli studenti, ascoltare e risolvere le loro problematiche”. E’ quanto afferma il prof. Santolo Meo, docente di Elettronica di potenza ad Ingegneria, nominato, lo scorso 14 settembre, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) della Federico II, su indicazione del Rettore prof. Massimo Marrelli. Si è conclusa, così, la composizione del Consiglio, varata a fine luglio con l’elezione del Presidente, l’avv. Vincenzo Corrado, “con diversi mesi di ritardo, rispetto alla scadenza naturale del precedente Consiglio (fissata a gennaio), e tra ansie e critiche dei rappresentanti studenteschi”, aggiunge Meo. “E’ un momento molto particolare – continua il professore, già membro del Consiglio di Amministrazione d’Ateneo per due mandati, alla Federico II dal ’94, in passato Presidente della società per la gestione delle risorse idriche Gori – Da un lato, viviamo una generale crisi economica, per cui le famiglie hanno bisogno di essere supportate; dall’altro, invece, i fondi alle Rregioni vengono sempre più ridotti. A questo punto, sarà necessario trovare risorse altrove”. Il prof. Meo ha già qualche idea. “Insieme con il neo Presidente, potremmo pensare al sovvenzionamento di ulteriori borse di studio, in aggiunta a quelle erogate dalla Regione, da parte di aziende e comunità locali, cominciando a bussare a più porte sul territorio”. Tra le problematiche aperte, non si può tralasciare quella relativa alla grave carenza di residenze per i fuori sede. “Siamo un mega-Ateneo, ma abbiamo solo circa 210 posti letto. Porterò sicuramente questa problematica all’attenzione del Consiglio e ci sarà molto da riflettere. A mio avviso, alloggi con fitti agevolati potrebbero aprire una possibilità di residenza a Napoli a tanti ragazzi provenienti da diverse regioni d’Italia”. Più tranquilla la situazione relativa alla ristorazione. “Attiviamo diverse convenzioni con i ristoranti. Bisognerà vigilare solo sulla qualità del servizio offerto”. Secondo Meo, gli studenti della Federico II “hanno bisogno di servizi efficienti e di iniziative culturali”. “Ho intenzione – conclude – di ricevere almeno una volta a settimana i ragazzi che non riescono a risolvere le problematiche con l’amministrazione perché sono proprio loro la nostra priorità”.