Nuovi laboratori didattici e lezioni on-line

Tre nuovi laboratori didattici e lezioni on-line per le matricole: le novità del prossimo anno accademico 2005/06 per il Corso di Laurea in Lingue, culture e istituzioni dei Paesi del Mediterraneo della Facoltà di Lettere. Stando alle ultime stime fornite dall’Ateneo, il CdL in questione conta 867 iscritti, sintomo di un crescente interessamento da parte degli studenti sulle culture del Mediterraneo e, in particolare, su quella islamica. “Non è un caso che tale affluenza si sia registrata a L’Orientale – dichiara il prof. Francesco Lazzari, presidente del Corso – unica Università in Italia, insieme a quella di Venezia, ad offrire corsi specifici su queste tematiche. Il nostro, inoltre, è un corso dove si possono studiare contemporaneamente alcune delle tredici lingue dell’area del Mediterraneo, dall’arabo al turco, e discipline tipiche delle aree delle scienze politiche e delle relazioni internazionali”. 
Sull’onda del successo di immatricolazioni, dunque, per l’anno accademico 2005/06 è stata ampliata l’offerta didattica. Cartografia, Ricerche multimediali per la storia contemporanea, Sociologia della comunicazione e del turismo, i nuovi laboratori introdotti, che vanno ad affiancarsi a quelli già attivati, tra cui Informatica e Composizione in lingua italiana. Inoltre, a disposizione di tutti i neoiscritti, lezioni on line reperibili sul sito dell’Ateneo. 
Prosegue, nel frattempo, l’avventura delle venti matricole che lo scorso anno accademico hanno scelto, tra i tre curricula offerti dal CdL, quello socio-economico-istituzionale, e sono coinvolte nel progetto Campus Campania. Questi studenti hanno goduto di un numero maggiore di lingua inglese ed arabo ed hanno potuto partecipare a corsi intensivi di Sociologia dei processi culturali e di Geografia economico-sociale nell’area del Mediterraneo. In particolare, il programma formativo triennale sovvenzionato dalla Regione prevede lo studio di inglese, arabo e francese, conoscenze in campo politico-istituzionale ed economico-sociale, e-learning, stage e tirocini. “In questo modo – sostiene il prof. Lazzari – i futuri laureati potranno soddisfare la pressante richiesta del mercato occupazionale mediterraneo di mediatori culturali e operatori in campo economico”.
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