Nuovi spazi con l’avvio del secondo semestre

Nuovi spazi per la didattica e due Specialistiche in odore di attivazione già da ottobre 2006: con questi argomenti Enrica Amaturo, Preside della Facoltà di Sociologia, risponde alle critiche dei suoi studenti, cui lancia un accorato appello: “abbiate più cura della vostra Facoltà. La Finanziaria ha dimezzato i fondi per la manutenzione ordinaria dell’Ateneo; pertanto, tutto ciò che si romperà nel prossimo anno accademico non potrà essere riparato”. 
È ufficiale. Dal 6 marzo, data di inizio dei corsi del secondo semestre, Sociologia potrà contare su aule più capienti. “È da un po’ di tempo che combattiamo il sovraffollamento alle lezioni – racconta la Preside – Per fronteggiare il fenomeno, abbiamo sdoppiato Statistica e abbiamo utilizzato l’aula Ottagono, tra le aule più grandi dell’intero Ateneo. I nuovi spazi, comunque, rappresentano la soluzione ottimale al problema”. Sul versante didattico, per l’Amaturo nulla questio gli sbarramenti da un anno all’altro di corso. “Ci sono a Sociologia come in altre Facoltà della Federico II – dice – Non mi sembra che la rappresentanza studentesca abbia registrato altre lamentele a riguardo, soprattutto dopo la serie di interventi realizzati: l’abbassamento del numero dei crediti necessari per passare all’anno successivo (al primo anno sono ora 36) e l’introduzione di due sessioni di recupero, l’una ad aprile per i corsi del primo semestre, ed una a novembre per le lezioni del secondo semestre”. Ecco allora spiegato perché non ci sarà alcun appello ad aprile per l’esame di Statistica (“corso del secondo semestre”) come erroneamente reclamato da una studentessa.
Non luogo a procedere anche per la mancanza di congrue Specialistiche che completino la laurea di primo livello. “Come annunciato nel Consiglio di Facoltà del 15 febbraio – fa sapere la Preside – aspettiamo il via libera dal Ministero per l’attivazione, sin dal prossimo anno accademico, delle Specialistiche in Politiche sociali e del territorio e in Antropologia culturale ed etnologia che si affiancheranno a quella già operativa in Comunicazione pubblica, sociale e politica. Per mancanza di requisiti minimi non abbiamo potuto avviarle prima. D’altra parte, sino ad oggi abbiamo avuto pochissimi laureati, per cui era assurdo pensare di far partire bienni di specializzazione con dieci studenti appena. Adesso, invece, avremo la prima, consistente ondata di laureati triennali”. 
La questione dei termosifoni è poi un assist che Enrica Amaturo sfrutta per un’invettiva contro suoi studenti, rei di insudiciare e rovinare la Facoltà di Sociologia. “Di recente, abbiamo fatto revisionare tutti i termosifoni della Facoltà. Ebbene, alcuni di questi sono irrimediabilmente rotti. Ciò accade perché gli studenti vi si siedono sopra, vi appoggiano i piedi, vi buttano dentro di tutto – carte, cicche, gomme – pensando che siano immondezzai”. “È vero – prosegue nel suo attacco – in Facoltà fa freddo. L’altro giorno avevo esami e l’aula era gelata. Mi sono avvicinata al termosifone ed ho notato che qualcuno l’aveva spento. Già, perché a Sociologia c’è chi si diverte a giocare con gli interruttori dei termosifoni. Non solo. È vero anche che c’è dispersione di calore, ma come potrebbe essere diversamente se ci sono sempre le finestre aperte? Gli studenti, infatti, fumano nei corridoi e nelle aule; per arieggiare, aprono le finestre, da cui buttano giù i mozziconi che non di rado colpiscono i passanti nel cortile”.
Fondi dimezzati,
manutenzione
a rischio
Per carità, nessuna accusa di atti vandalici contro gli studenti, che però, a detta della loro Preside, proprio non ne vogliono sapere di prendersi cura della loro facoltà, “struttura che, invece, è di tutti”. Sdegnata, racconta: “La Facoltà era stata abbellita con foto e manifesti; adesso inorridisco per le scritte sui muri. È uno schifo! Abbiamo attrezzato l’intera sede con cestoni per la spazzatura, ma ogni giorno vedo montagne di cartacce e bicchierini di caffè per terra. Io stessa, passando, raccolgo la spazzatura, sperando di dare il buon esempio”. Insomma, c’è da recuperare un pizzico di civiltà, anche perché “la Finanziaria ha messo l’Ateneo in ginocchio: abbiamo subito una decurtazione del 50% sulle spese della Presidenza. Pertanto, qualunque cosa sarà danneggiata non potrà essere riparata. Sorvegliate, quindi, sui vostri colleghi – l’esortazione della Amaturo – C’è bisogno della vostra collaborazione per garantire a tutti una struttura efficiente”.  
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