Padronanza della lingua italiana, cultura generale e competenze specifiche relative al Corso prescelto, lingue straniere: le materie oggetto della prova. Chi ha troppe lacune non potrà immatricolarsi

“E’ impensabile che ci si iscriva all’università senza conoscere almeno una lingua straniera e senza avere alcuna consapevolezza culturale rispetto al percorso che si intende scegliere”. Il Preside della Facoltà di Lingue Domenico Silvestri lo aveva già detto in passato, e lo ribadisce oggi, annunciando con soddisfazione la prossima istituzione di prove d’accesso per tutti e quattro i Corsi di Laurea di primo livello della facoltà. “Stavo pensando da tempo a come risolvere questo problema, ormai sono fermamente convinto che all’università non si possa prendere chiunque”. E così il Consiglio di Facoltà che si è tenuto lo scorso 14 aprile ha deliberato a forte maggioranza, con soli 7 astenuti e 2 contrari, l’istituzione della prova di accesso. Nulla a che vedere con il numero programmato, però: “non c’è nessun limite di posti”, precisa il prof. Silvestri, “il numero chiuso si poggia su una stoltezza di base, perché limita il numero di ingressi a monte senza che a valle sia predisposto un corrispondente numero di posti di lavoro o un corrispondente meccanismo di accoglienza da parte degli ordini professionali. Noi intendiamo semplicemente somministrare ai ragazzi dei test attraverso i quali verificare il loro grado di conoscenze”. Si è già stabilito il modo in cui la prova d’accesso verrà strutturata. Del numero complessivo di domande, un terzo sarà diretto a verificare la discreta conoscenza della lingua italiana, un terzo riguarderà problemi di cultura generale e competenze specifiche in relazione al corso di laurea prescelto, un terzo concernerà la conoscenza di almeno una lingua straniera. Il commento del Preside: “l’adeguata padronanza della lingua italiana, anche per quanto riguarda la scrittura, è fondamentale. Sulla cultura generale e le competenze relative al percorso prescelto pure va fatta una verifica, non è possibile ad esempio che ci si voglia iscrivere a Linguaggi multimediali senza sapere nulla di cinema. Oggi non può scegliere più a scatola chiusa. Infine dobbiamo valutare le conoscenze linguistiche di base: chi non sa neppure una lingua è fuori dal mondo. Conoscerne almeno una è indispensabile per iscriversi a qualsiasi facoltà, non soltanto quella di Lingue”. 
La valutazione avverrà tenendo conto del numero di domande alle quali si è risposto correttamente, soltanto a coloro che avranno superato una certa soglia sarà consentita l’immatricolazione. Al di sotto di questa soglia ci sarà una fascia intermedia nella quale rientreranno i candidati ai quali sarà possibile iscriversi con la severa raccomandazione di colmare le lacune individuate, mentre a chi si collocherà più in basso ancora della fascia intermedia l’immatricolazione verrà negata. Il prof. Silvestri è irremovibile: “non possiamo prendere chiunque. Vogliamo piuttosto riqualificare profondamente gli studenti, che devono iscriversi con consapevolezza”. Su questa importante novità, approvata anche dal Senato Accademico, sta lavorando una commissione composta dal Preside e dai Presidenti dei Collegi di Area Didattica, aperta anche agli studenti, che dovrà predisporre in tempi brevi l’organizzazione necessaria per l’espletamento delle prove, da tenersi presumibilmente nel mese di settembre.   (Sa.Pe.)
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