Parte con la pioggia e con un 30 l’avventura a Napoli di Nikola Kevreŝan

“Il primo giorno che sono arrivato a Napoli ho trovato la pioggia per tutto il giorno. A casa non c’era né luce né gas. Mi ha sorpreso, ma già dal giorno dopo c’era il sole”. Inizio traumatico per Nikola Kevreŝan, studente serbo di 22 anni trasferitosi lo scorso settembre a Napoli dall’Università di Novi Sad. Per il progetto Erasmus plus frequenterà fino al prossimo giugno le aule di Odontoiatria del Policlinico collinare: “la scelta era tra Ancona e Napoli. Ho preferito una realtà più grande e che ritenevo più interessante. Il Policlinico, poi, è una piccola città”. All’ombra del Vesuvio Nikola ci è arrivato già con una buona conoscenza dell’italiano: “mi piaceva la lingua. L’ho studiata per un po’ da solo e in parte frequentando qualche corso”. A settembre ha seguito un corso al Centro Linguistico di Ateneo per abituarsi al ritmo delle lezioni: “fino a ottobre è stato più complesso seguire, poi man mano ho iniziato a capirci di più”. Si è ambientato tra le aule federiciane “grazie al supporto degli studenti italiani che mi hanno fatto conoscere i professori e mi hanno aiutato a reperire il materiale di studio”. Esordio agli esami da ricordare. Il primo ostacolo è stato superato con trenta, voto ottenuto all’esame di Endodonzia con il prof. Rengo: “non è stato diverso da quelli ai quali sono abituato. Anche da noi sono previsti uno scritto e un orale”. Diversa, invece, la strutturazione del Corso: “da noi teoria e pratica si muovono in contemporanea. Le lezioni sono fissate di mattina, il pomeriggio si passa alle attività sul campo. In Serbia il Corso di Laurea dura cinque anni proprio perché il tirocinio, qui concentrato nel sesto anno, da noi viene svolto durante il quinquennio”. Prossimo obiettivo: “l’esame di Chirurgia orale a febbraio, poi penserò a quelli di giugno”. Idee sul futuro: “tornare a lavorare qui”. 
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