Un percorso di studi eccellente è senza dubbio un ottimo biglietto da visita per potersi inserire nel mondo del lavoro, ma ci sono dei casi in cui la passione e la capacità di crearsi delle occasioni propizie contano molto di più. Uno di questi casi è quello di Pasquale Taglialatela, ingegnere trentenne di Giugliano, che, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica presso il Dipartimento di Ingegneria di Aversa, da quasi un anno lavora a Maranello per la AVL, la più grande azienda indipendente al mondo per lo sviluppo di motori a combustione interna. È ormai da un po’ di tempo che la AVL ha siglato un accordo di collaborazione con la Ferrari: una squadra di tecnici è attiva a Maranello per collaborare con il team del Cavallino. E tra questi “fortunati” che stanno vivendo l’esperienza ferrarista c’è anche l’ingegnere Taglialatela. Ma in realtà parlare di fortuna non è del tutto appropriato, poiché ci troviamo di fronte a chi ha avuto fin da sempre chiari i suoi obiettivi ed ha saputo camminare nella giusta direzione per raggiungerli. “Mi sono laureato tardi, a ventinove anni, poiché mi sono concesso tutte le distrazioni possibili”, ammette Pasquale. Ma, come dicevamo, ancor più di un iter accademico brillante, è stato fondamentale indirizzare sapientemente le proprie energie e il proprio tempo: “Ho cercato di approfondire le materie che mi interessavano di più, scegliendo poi una tesi sperimentale che insieme al tirocinio al CNR – Istituto di Motori di Napoli, mi ha impegnato per circa nove mesi”. Durante questi mesi l’audace tesista si è messo alla prova: “Ho dovuto approntare l’esperimento, strumentare il veicolo su cui ho fatto le prove e compiere una serie di operazioni che mi sono risultate utili per il mio lavoro attuale”. Un lavoro che è arrivato dopo soli sei mesi dal traguardo della laurea: “In quel periodo ricordo di avere inoltrato una serie di curricula e sostenuto diversi colloqui. Nel frattempo non mi sono mai scoraggiato, ma ho deciso di migliorare il mio inglese”. Soprattutto, il neolaureato campano ha ben pensato di proporsi all’azienda con cui aveva già avuto contatti come tirocinante: “Ho avanzato un’autocandidatura e dopo qualche mese si sono ricordati di me, mi hanno contattato, ho fatto una serie di colloqui tecnici ed è andata bene”. Da novembre 2014 è così approdato a Maranello, coronando un sogno: “Anche se sono un ospite della Ferrari, è davvero molto stimolante. Del resto, la Ferrari rappresenta una delle ragioni per le quali ho intrapreso il percorso di studio che ho portato a termine. Se non mi fossi appassionato alle corse, difficilmente sarei diventato ingegnere”. Ora Pasquale segue le attività svolte quotidianamente in sala prove, in particolare i motori in fase di sviluppo. Come dichiara, le mansioni che sta svolgendo hanno molto a che fare con l’attività di entrambe le tesi. La formazione alla Sun, l’ingegnere la considera determinante anche per altri motivi: “Essendo una piccola università, favorisce un rapporto più stretto tra professore e studente, cosa che in altri atenei non avviene. Inoltre, gli esami in una grande università sono standard, le modalità con cui si svolgono sono sempre le stesse nel corso degli anni, invece ad Aversa si riesce in alcuni casi a fare di più, approfondendo nel dettaglio materie con dei docenti che fanno scrupolosamente il proprio lavoro”. Da studente non proprio modello a professionista di successo, Taglialatela dà un suggerimento a matricole e laureandi: “Di trovare quel ramo dell’ingegneria che più li appassiona, per cui non contano le ore passate sui libri o davanti a un monitor”. Un consiglio in piena coerenza con il proprio iter, e lo conferma anche il docente che l’ha seguito sia nella tesi triennale che magistrale, Andrea Unich del Dipartimento di Ingegneria aerospaziale e meccanica della Sun: “Pasquale è stato uno degli studenti più appassionati. Non è necessario essere un fuoriclasse, l’occasione che ha avuto può capitare anche ad altri. Con passione e impegno i risultati possono esserci anche per altri studenti”. E la storia di Pasquale serve anche a ravvedersi relativamente a quella sorta di pregiudizio che si ha spesso nei confronti dei laureati della Sun. A tal proposito, il professore dichiara con soddisfazione: “Ha affrontato il colloquio insieme ad ingegneri di altre università, ha combattuto ad armi pari e ha fatto una bella figura, aggiungendosi così ai tanti nostri studenti che riescono ad emergere e a farsi valere in ambito professionale”.
Angela Lonardo
Angela Lonardo