Gentile Direttore,
come sempre seguo con grande attenzione il Suo giornale, ritenendomi ormai un vostro affezionato lettore.
Colgo l’occasione per scriverLe delle mie riflessioni dopo aver letto alcuni articoli, nei quali si parla di presunte correnti esistenti all’interno della Confederazione. Mi fa piacere precisare che la forza della Confederazione è proprio rappresentata da una grande coesione e unità di tutti coloro che ne fanno parte. Per quel che mi riguarda essendone un Fondatore non posso che avere l’unico ruolo di valorizzare, stimolare e tutelare coloro che quotidianamente si impegnano per rafforzare la Confederazione difendendo i diritti degli studenti cercando di esserne degni rappresentanti. Mai né io né gli altri Fondatori della Confederazione abbiamo anteposto le logiche dell’appartenenza politica alle logiche della qualità, dell’impegno e soprattutto della serietà dei ragazzi che entrano a far parte del nostro gruppo. Le nostre scelte sono state sempre concordate innanzitutto con i ragazzi protagonisti della vita politica universitaria. Sempre abbiamo mantenuto vivo il dibattito interno a volte anche con confronti accesi come succede in tutte le buone famiglie ma sempre nell’interesse di tutti, valorizzando le posizioni di ognuno.
Per questo motivo considero riduttivo identificarmi con qualche componente interna, anche perché ho sempre ascoltato e sostenuto tutti coloro che lo chiedessero.
Inoltre proprio in questi giorni, in cui il dibattito sui giovani è finalmente al centro dell’attenzione, l’Università e giornali come il Suo, svolgono un ruolo importante nella crescita e valorizzazione degli stessi.
L’Università non rappresenta certamente un “centro di potere” per gli studenti che la vivono in modo attivo e propositivo , ma è un momento formativo volto alla crescita personale e professionale.
Sono convinto che i nostri Atenei sono delle palestre dove in modo concreto si forma la futura classe dirigente, rappresentando un punto di riferimento indispensabile.
Per ogni studente il confronto con i colleghi, con le Istituzioni universitarie e l’assunzione di ruoli di responsabilità, rappresenta un momento indispensabile per un corretto percorso formativo, professionale e politico.
L’attuale crisi della nostra politica, è in parte dovuta ai troppi ruoli di rilievo occupati da politici decisamente mediocri, senza una storia, senza un percorso politico e spesso anche senza ideali, che impediscono la crescita dei giovani, i quali vengono visti come una minaccia, in quanto facilmente metterebbero a nudo le loro lacune e i loro limiti. Per evitare una futura classe Dirigente di mediocri, il mio auspicio è che si facciano più investimenti sui giovani partendo dall’Università; sicuramente il Suo giornale in modo sempre puntuale e obiettivo continuerà a dare spazio e voce ai giovani che con passione, sacrifici e tanta volontà quotidianamente si impegnano a rappresentare e difendere le esigenze degli studenti.
come sempre seguo con grande attenzione il Suo giornale, ritenendomi ormai un vostro affezionato lettore.
Colgo l’occasione per scriverLe delle mie riflessioni dopo aver letto alcuni articoli, nei quali si parla di presunte correnti esistenti all’interno della Confederazione. Mi fa piacere precisare che la forza della Confederazione è proprio rappresentata da una grande coesione e unità di tutti coloro che ne fanno parte. Per quel che mi riguarda essendone un Fondatore non posso che avere l’unico ruolo di valorizzare, stimolare e tutelare coloro che quotidianamente si impegnano per rafforzare la Confederazione difendendo i diritti degli studenti cercando di esserne degni rappresentanti. Mai né io né gli altri Fondatori della Confederazione abbiamo anteposto le logiche dell’appartenenza politica alle logiche della qualità, dell’impegno e soprattutto della serietà dei ragazzi che entrano a far parte del nostro gruppo. Le nostre scelte sono state sempre concordate innanzitutto con i ragazzi protagonisti della vita politica universitaria. Sempre abbiamo mantenuto vivo il dibattito interno a volte anche con confronti accesi come succede in tutte le buone famiglie ma sempre nell’interesse di tutti, valorizzando le posizioni di ognuno.
Per questo motivo considero riduttivo identificarmi con qualche componente interna, anche perché ho sempre ascoltato e sostenuto tutti coloro che lo chiedessero.
Inoltre proprio in questi giorni, in cui il dibattito sui giovani è finalmente al centro dell’attenzione, l’Università e giornali come il Suo, svolgono un ruolo importante nella crescita e valorizzazione degli stessi.
L’Università non rappresenta certamente un “centro di potere” per gli studenti che la vivono in modo attivo e propositivo , ma è un momento formativo volto alla crescita personale e professionale.
Sono convinto che i nostri Atenei sono delle palestre dove in modo concreto si forma la futura classe dirigente, rappresentando un punto di riferimento indispensabile.
Per ogni studente il confronto con i colleghi, con le Istituzioni universitarie e l’assunzione di ruoli di responsabilità, rappresenta un momento indispensabile per un corretto percorso formativo, professionale e politico.
L’attuale crisi della nostra politica, è in parte dovuta ai troppi ruoli di rilievo occupati da politici decisamente mediocri, senza una storia, senza un percorso politico e spesso anche senza ideali, che impediscono la crescita dei giovani, i quali vengono visti come una minaccia, in quanto facilmente metterebbero a nudo le loro lacune e i loro limiti. Per evitare una futura classe Dirigente di mediocri, il mio auspicio è che si facciano più investimenti sui giovani partendo dall’Università; sicuramente il Suo giornale in modo sempre puntuale e obiettivo continuerà a dare spazio e voce ai giovani che con passione, sacrifici e tanta volontà quotidianamente si impegnano a rappresentare e difendere le esigenze degli studenti.
Grazie
Tommaso Pellegrino