Perché scegliere Giurisprudenza

“Seguite le vostre passioni e impegnatevi in ciò che fate: le persone brillanti avranno successo, nonostante la situazione lavorativa in Italia sia molto critica”. Sono le parole del prof. Giuseppe Tesauro, Giudice costituzionale e docente di Diritto dell’Unione Europea, che è stato protagonista di un incontro, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza e tenutosi il 5 marzo nell’Aula Magna dell’Università Suor Orsola Benincasa. Una giornata di orientamento, intitolata ‘La scelta del diritto’, alla quale hanno partecipato circa duecento allievi di otto istituti superiori di Napoli e provincia. 
“La scelta della Facoltà è una di quelle che condizioneranno la vostra vita, per questo bisogna che venga operata con coscienza – ha detto il Preside Franco Fichera – Il prof. Tesauro si trova qui proprio per darvi una testimonianza diretta di quella che è stata la sua esperienza, soprattutto a livello internazionale”. Il Preside si è riferito alla nomina di avvocato generale presso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee in Lussemburgo. Il prof. Tesauro ha raccontato agli studenti come il periodo trascorso all’estero si sia sposato bene con la sua passione per i viaggi. “Sin da piccolo ho sempre desiderato girare il mondo e conoscere persone di culture differenti dalla nostra. Mi ritengo fortunato per averlo potuto fare – ha detto – Sono d’accordo sul fatto che sia molto importante fare la scelta giusta sin da ora, ma vi invito a non drammatizzare questo momento oltre il giusto. Spesso le scelte della vita sono dovute (anche se non proprio al caso) a circostanze contingenti”.
Il docente, nato a Napoli sessantotto anni fa, si è laureato in Giurisprudenza ed ha svolto la professione di docente universitario per circa venti anni. “In casa mia si respiravano la Medicina e il Diritto, avendo una madre medico e un padre avvocato – ha raccontato – Io ho scelto la seconda strada e tutt’oggi non me ne pento”. Sul rapporto con gli studenti il docente si è detto soddisfatto di aver sempre considerato l’allievo al primo posto. L’affermazione ha sollevato l’entusiasmo generale dei presenti, che hanno replicato con un caloroso applauso: “Non ho mai capito perché alcuni miei colleghi si comportino male con gli studenti. Si può anche bocciare, ma l’importante è rispettare tutti, anche e soprattutto coloro che non hanno studiato. D’altra parte, il nostro compito è quello di capire il motivo per cui un ragazzo non si impegna”.
Nel corso del dibattito, gli studenti hanno fatto domande su aspetti differenti del Diritto, alle quali il prof. Tesauro ha risposto riportando l’argomento alla sua esperienza diretta. La prof.ssa Paola Grattagliano, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo della Scuola Militare Nunziatella, facendo riferimento alle parole del professore in merito alle esperienze all’estero, ha sollevato la questione della difficoltà di inserirsi a livello internazionale, a causa dei preconcetti sugli italiani. “Molti professionisti di successo in Europa vengono dal nostro Paese e in particolare da Napoli – ha risposto Tesauro – E’ sicuramente più difficile all’inizio, ma ritengo che il fatto stesso di superare la fase in cui ci si sente oggetto di pregiudizi, non può che rafforzare una persona”. A proposito di lavoro all’estero, proprio un allievo della Nunziatella ha sottolineato come sia più facile realizzarsi fuori, anziché in Italia, Paese in cui la meritocrazia non è un valore molto sentito. Il prof. Tesauro ha invitato a non drammatizzare: “Se ci si deprime su alcuni episodi, non si va avanti. Il discorso sulla mancanza di meritocrazia viene spesso gonfiato in maniera ingiustificata”.
Diverse domande sono state poste dagli studenti in merito ai poteri del Parlamento. Ad esempio: è possibile modificare le regole della Costituzione, ossia il Parlamento è onnipotente? “Ci sono alcuni principi strutturali ‘fissi’ – ha spiegato il docente – in primo luogo il principio repubblicano, che è quello fondamentale del nostro assetto costituzionale. Nemmeno con la legge Costituzionale il Parlamento, pur essendo la massima espressione della sovranità popolare, può intervenire. Spesso i cittadini non si rendono conto dell’importanza che riveste il Parlamento, ma la cosa diventa ben più grave se a farlo sono coloro che ci governano”.
Una domanda sul mestiere di avvocato, da una studentessa del Liceo Classico del Suor Orsola Benincasa: è possibile rifiutare una causa? In caso contrario, come ci si sente a difendere un colpevole? “Anche dietro al delitto più efferato c’è una motivazione. Ognuno di noi, dunque, per quanto malvagio possa essere, ha diritto ad una difesa. Si tratta di uno degli aspetti più affascinanti e allo stesso tempo controversi di questa professione. Personalmente, non mi è mai capitata una causa penale, tuttavia è importante che chi desidera intraprendere questa strada tenga conto di tutte le possibili situazioni in cui si potrà trovare”.
Anna Maria Possidente
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