Più appelli d’esame e attività pratica

Mentre andiamo in stampa, si svolgono le elezioni suppletive delle rappresentanze studentesche nelle Commissioni Didattiche Paritetiche. Alcuni candidati dei Corsi di Laurea Triennali e Magistrali espongono le problematiche da affrontare in caso di vittoria. “Avere una rappresentanza è importante per portare in luce le esigenze degli studenti al corpo docenti”, afferma Elvira Tortorelli del Corso di Studi Magistrale in Scienze Pedagogiche. “Tra di noi non ci conosciamo. Non sappiamo quali sono le difficoltà degli studenti del percorso artistico, poiché abbiamo pochi esami in comune, pur appartenendo allo stesso Corso”, sottolinea Domenico Ciriello, al terzo anno della Triennale in Conservazione dei Beni Culturali. Iniziativa che vuole portare avanti è dunque: “avvicinare i ragazzi al mondo universitario, li vedo poco coinvolti ed interessati alle dinamiche riguardanti la gestione e l’organizzazione, più che altro subiscono decisioni. L’Ateneo ci offre opportunità che spesso non cogliamo”. Domenico si riferisce principalmente alle statistiche sul gradimento dei Corsi: “realizzate periodicamente rispetto alla funzionalità e agli sbocchi lavorativi, ma che è difficile reperire sul sito, poiché non vengono pubblicizzate come le altre iniziative. Se gli studenti le leggessero, si renderebbero conto di problemi di cui si parla poco”. Fa un esempio: “nel nostro Corso di Laurea ci sono esami  posizionati negli anni sbagliati, come Storia Greca e Romana, tra i più importanti dell’indirizzo Archeologico, che abbiamo al terzo anno, ma andrebbero affrontati prima, rispetto ad un’Archeologia Classica del primo, che senza le basi delle due storie è difficile da comprendere”. Aggiunge ancora: “negli ultimi anni stiamo perdendo indirizzi interni, come quello preistorico o di Scienze applicate all’Archeologia. Quest’anno il programma è ridotto all’osso, concentrato solo sul profilo classico e medievale”. Anche Maria Chiara Spiezia, candidata per la Magistrale affine in Archeologia e Storia dell’Arte, ha recriminazioni da fare: “abbiamo una sola data d’esame per la sessione di settembre e questo ci fa perdere tempo. Vorremmo più date, magari estese al mese di ottobre e meno accavallamenti”. Al primo anno di Magistrale c’è stato un accorpamento dell’area archeologica con quella artistica: “per cui abbiamo sostenuto esami non propriamente del nostro indirizzo, mentre questo secondo anno, in cui le due aree sono state nuovamente divise, ci troviamo ad affrontare parecchi esami importanti di Storia dell’Arte, quando potrebbero essere distribuiti in maniera più equa durante il percorso”. La mancanza di pratica è un’altra questione da risolvere: “l’unico docente che ci permette esercitazioni su campo è il prof. Stefano Causa, mentre le altre lezioni sono solo a livello teorico, niente visite sul posto, niente applicazioni concrete”.
Decentrati invece gli studenti della Specialistica in Formazione e Scienze Umane per l’Insegnamento: “la nostra sede è ai Vincenziani, la più lontana dal cuore dell’Ateneo, perciò abbiamo difficoltà di socializzazione con gli altri studenti e nel reperire risorse idonee, come computer con una rete wireless funzionante”, spiega Raffaele Marfella, al secondo anno. I servizi sembrano essere il tallone d’Achille del Corso: “in Segreteria funzionano due sportelli su tre e la burocrazia è lentissima, nonostante paghiamo tasse molto elevate: in ultima fascia 3.200 euro all’anno”. Per ricevere informazioni sugli esami da inserire nel piano di studi bisogna aspettare le calende greche, a detta del ragazzo: “per concorrere al TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ai fini dell’abilitazione all’insegnamento, dobbiamo inserire nel curriculum specifici esami che garantiscano 9 crediti nel settore scientifico-disciplinare adatto. Se siamo costretti ad aspettare mesi prima di conoscere gli esami da inserire, non ha molto senso”. Secondo Raffaele il Corso di Studi è stato svalutato nel corso degli anni: “prima era abilitante, oggi non lo è più, non garantendo la funzione per cui è stato pensato”.
Ancora una consultazione elettorale che riguarda gli studenti il 18 dicembre quando si voterà per eleggere le rappresentanze nei Consigli di Facoltà e Senato Accademico per Giurisprudenza, Lettere e Scienze della Formazione. Verrà eletto un rappresentante degli studenti tra coloro che sono regolarmente iscritti. Ciascun elettore potrà votare un solo rappresentante per entrambi gli organi, indicando nome e cognome del candidato scelto. Ogni candidatura dovrà essere appoggiata da almeno 30 sottoscrizioni studentesche. Ogni proponente può compilare e consegnare il modulo in distribuzione presso l’Area Affari Generali alla dott.ssa Annamaria Iardino. Le candidature con firme di appoggio vanno presentate dalle 12.30 alle 17.00 dei giorni feriali, entro il 25 novembre. Le votazioni si svolgeranno dalle 9.30 alle 16.00 presso l’Aula Capocelli.
Allegra Taglialatela
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