Anche gli studenti della Magistrale in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana hanno finalmente i propri rappresentanti, anzi le proprie rappresentanti, trattandosi di due studentesse, Manuela Laurenza e Annunziata Aragione. Manuela, 24enne iscritta al primo anno, non ha mai avuto una vocazione per la vita politica: “c’era bisogno di una persona che avesse la carica giusta per far presenti i problemi e confrontarsi con gli organi universitari, ma nessuno voleva farsi carico della situazione, quindi mi sono fatta avanti io”, spiega con decisione. In verità di problemi da discutere in Consiglio, al momento, non sembrano essercene molti: “il Corso di Laurea è ancora in fase di assestamento, quindi sarebbe prematuro iniziare a lamentarsi di qualcosa. Tuttavia, una questione che sta molto a cuore a noi futuri nutrizionisti è l’assenza di cibi per celiaci, o comunque per chiunque abbia delle intolleranze alimentari, alla mensa universitaria”. Ex studentessa iscritta alla Magistrale in Biotecnologie industriali ed alimentari, Manuela ha deciso di trasferirsi a Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione umana in virtù di un percorso che sembrava meglio delineato: “dopo la Triennale in Biotecnologie non mi sentivo una figura appetibile per il mondo del lavoro, mentre questo è un Corso che apre più strade. Pur formando prevalentemente nutrizionisti, fornisce anche la preparazione per eseguire controlli di qualità alimentari, che è quello che vorrei fare io”. E proprio per formare tali profili professionali, a detta della studentessa, l’offerta formativa è stata migliorata: “rispetto a Biotecnologie industriali e alimentari sono stati introdotti esami più pertinenti alla medicina, come Igiene della nutrizione”. La scelta, almeno per ora, si è rivelata azzeccata: “i docenti si sono messi a nostra disposizione per esercitazioni e prove intercorso, probabilmente anche perché sono confortati dal grande entusiasmo e dalla partecipazione degli studenti”. Sebbene, infatti, gli iscritti effettivi al momento siano una cinquantina, anche molti dei laureandi Triennali seguono le lezioni, intenzionati a proseguire il proprio percorso in questa direzione. La storia di Annunziata, iscritta al primo anno, non è molto diversa da quella di Manuela: “ho frequentato il Corso in Biotecnologie alla Triennale ed ho deciso di proseguire in questa direzione perché credo che ormai la nutrizione, le malattie metaboliche nello specifico, rappresentino la base della nostra società e della nostra socialità”. Con il primo semestre ormai alle spalle, Annunziata è convinta di aver fatto la scelta giusta: “le lezioni sono state abbastanza interessanti, anche se le discipline fondamentali arriveranno al secondo semestre. I docenti sono stati particolarmente disponibili e ci hanno seguito molto da vicino. Inoltre, essendo in pochi, non abbiamo più problemi di spazi”. I problemi sembrano essere di altra natura: “l’università dovrebbe puntare sulla metodica ma attualmente non può. I laboratori mancano e siamo costretti ad esercitarci in un numero che non è ottimale. Questa è una delle prime cose che faremo presente in Consiglio”.
Anna Verrillo
Anna Verrillo