Placement, un percorso di “manutenzione delle competenze”

C’è un obiettivo ben preciso alla SUN: quello di non fornire ai propri studenti unicamente una buona preparazione, ma accompagnarli verso il mondo delle professioni. Sono due le strade che si stanno battendo per portare a compimento questa “missione”: l’utilizzo dei sistemi informatici e il recupero di un rapporto tra ex alunni e studenti attualmente iscritti. “L’informatica ricopre un ruolo importante perché, ad esempio, grazie al sistema SIGMAD, riusciamo a selezionare profili di particolare interesse per le aziende e a portare avanti un proficuo rapporto con il sistema Almalaurea. Stiamo lavorando anche nel settore spin off grazie al prof. Sorrentino, perchè crediamo che i ragazzi debbano imparare a promuovere autonomamente il proprio lavoro, ad essere creativi”, spiega il prof. Raffaele Martone, Pro-Rettore per gli Affari Interni e la Realizzazione del Programma. Più che sul capitale tecnologico è comunque sul capitale umano che il prof. Martone ritiene più importante investire: “Stiamo mantenendo gli indirizzi di posta elettronica dei nostri ex laureati che sono già avviati nel mondo del lavoro e possono fornire preziosi consigli ai più giovani”. Accanto a questi percorsi “alternativi” si inseriscono i più tradizionali, di cui si occupa il prof. Davide Dell’Anno, delegato al placement e al rapporto con le imprese, responsabile di Job Day, progetto Def ed Erasmus Placement, quest’ultimo “di grande importanza perché unisce internazionalità ed ingresso al mondo del lavoro”. Insomma, non termina tutto con l’acquisizione di un titolo di laurea, ma alla SUN si avvia un vero e proprio percorso di “manutenzione delle competenze”, come lo definisce il prof. Martone, “poiché non si ferma con l’università. Noi ci impegniamo a seguire i nostri studenti nel corso degli anni, a monitorare le loro conoscenze, e loro si impegnano a far bene, consapevoli e speranzosi che dopo anni potranno fornirci consigli più dettagliati”.  
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