Premi e riconoscimenti per gli allievi brillanti di oggi e di ieri

La Federico II scalda i motori e pensa sempre più in grande per i prossimi anni. Nel secondo ed ultimo appuntamento per le celebrazioni dei 797 anni di saperi dell’Ateneo, avvenuto la mattina del 5 giugno in modalità blended nell’Aula Magna del Corso Umberto I, al timone di comando il Rettore Matteo Lorito che, prima di premiare gli studenti meritevoli (6 in presenza in rappresentanza dei 70 in collegamento) e insignire di uno speciale riconoscimento i cosiddetti laureati illustri, ha messo sul piatto il programma che da qui ai prossimi anni condurrà la comunità federiciana all’appuntamento degli 800 anni, nonché a tessere rapporti sempre più fitti con il territorio attraverso interventi sostanziali di edilizia, e l’atto di Fondazione, strumento operativo firmato nell’occasione. Tre ore intense, che hanno visto protagonisti pure il Polo Universitario Penitenziario della Campania, al quale, per tramite della delegata del Rettore Marella Santangelo, sono stati consegnati dei device per la didattica a distanza, e la studentessa Maria De Gregorio, premiata per la vittoria del Contest fotografico “Disvelamenti. Riscoprire, Rinascere, Ritrovarsi” promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, con la foto “Finalmente torno a respirare”.
“Serve un arcipelago di menti e saperi”
Presenti in sala figure politiche regionali e comunali, la Prorettrice Rita Maria Antonietta Mastrullo, i Presidenti delle Scuole d’Ateneo, i Senatori accademici e il Consiglio d’Amministrazione. L’apertura è dedicata tutta all’agognata ripartenza, tra uno sguardo rivolto costantemente allo spirito fondatore di Federico II di Svevia – citato a lungo da Lorito per le sue idee innovative volte ad addebitare allo stato i costi dello studio affinché i sudditi disponessero di una cultura e non fossero costretti a “peregrinare” – e un invito all’internazionalizzazione: “Oggi abbiamo compreso che il nostro orizzonte deve essere globale – spiega il Rettore – basta con un’università chiusa, serve un arcipelago di menti e saperi. Tutto ciò può avvenire solo tramite la scienza e la tecnologia, che ci hanno salvato trasferendo cultura e conoscenza”. Sul programma di ampliamento delle sedi lanciato dal predecessore Manfredi: “Con il supporto del Ministero abbiamo 150 milioni di euro per intervenire sui territori. Sulla falsariga del Polo nato a San Giovanni a Teduccio, vogliamo mettere in piedi questa best practice anche a Scampia. Ormai siamo un tessuto connettivo”. Importanti annunci anche sul percorso di celebrazione degli 800 anni, che avverrà nel 2024: “Sono previsti due bandi che coinvolgeranno 800 studenti. Con il primo, i ragazzi saranno chiamati ad esprimere la propria voce attraverso foto, testi, canzoni, poesie, che pubblicheremo ogni giorno attraverso un countdown che ci porterà al prossimo 5 giugno. Il secondo avrà respiro internazionale. Si tratta di una competizione per diventare ambassador della Federico II all’estero”. La chiosa finale è la summa dell’intero discorso: “Lo studente deve essere tutelato e protetto. Questa promessa va onorata e rinnovata ogni anno”.
Il Pup e il Contest fotografico
“È un lavoro emotivo difficile perché sono persone che versano in una condizione di fragilità – spiega la delegata del Rettore Marella Santangelo, in merito agli apparecchi informatici consegnati ai detenuti in collegamento – Tutto è impostato con grande chiarezza. C’è un’unica sede, a Secondigliano, suddivisa in una sezione ad alta sicurezza e una a media sicurezza. Accogliamo studenti da tutta Italia e offriamo ben nove Corsi, da Giurisprudenza a Scienze Politiche, da Lettere Moderne a Gastronomia”. Circa 131 tablet per altrettanti studenti. Due le testimonianze video: un iscritto a Lettere che parla di “un arricchimento emotivo sbalorditivo” e uno studente di Scienze Erboristiche, che vede nella conoscenza un mezzo “per cambiare l’approccio alla vita”. Il Rettore apre, poi, alla possibilità di replicare il progetto “nel carcere femminile di Benevento”. Tocca poi alla prof.ssa Concetta Giancola, in rappresentanza del CUG, premiare la già citata studentessa Maria De Gregorio per il Contest fotografico, giunto alla quarta edizione. Uno scatto in tre fasi, che rappresenta la sottrazione di “un velo, di una mascherina, per tornare a respirare. La presenza dominante del colore blu è un infinito di pace, armonia e speranza”, recita parte del verdetto della giuria, presieduta dalla prof.ssa Francesca Marone. “Sono onorata del riconoscimento – dice la giovane – ancora di più perché è da due anni che ho scoperto una nuova forma d’espressione nella fotografia”.
Studenti meritevoli e laureati illustri
Chiamati dal Rettore, i vertici delle Scuole federiciane Maria Triassi, Giuseppe Cringoli, Angelo Abignente (vicePresidente) e Antonio Moccia hanno letto a voce alta i nomi degli studenti meritevoli appartenenti alle singole aree. Come noto, a causa delle misure antiCovid che hanno imposto un numero ridotto di partecipanti, in rappresentanza dei 76 studenti, sono stati invitati Giuliano Giacobelli (Biologia), Gianluigi Galasso (Chimica), Vincenzo Leonardi (Lingue e letterature moderne europee), Ciro Gaita, (Giurisprudenza), Iolanda Pavone (Ingegneria biomedica) e Vittoria Grande (Economia e Commercio). Premiati con pergamena e un assegno di 500 euro, i meritevoli hanno poi introdotto e posto una domanda ai cosiddetti laureati illustri, figure che con le loro carriere o attività di ricerca hanno portato il nome della Federico II in giro per il mondo. “Ora tocca ai ragazzi che hanno già studiato – scherza Lorito, che sottolinea l’importanza simbolica del riconoscimento – Sono la testimonianza che studiare nel nostro contesto può rappresentare un punto di partenza. Impegno, talento e passione fanno poi la differenza. A noi resta il compito di coltivare e scovare i talenti”. Tra gli illustri nominati, “c’è equilibrio di sessi, perché ci teniamo molto. Alcuni di loro sono già noti, altri lo diventeranno molto presto”, ancora il Rettore. La prima a rendere il proprio breve percorso è la biologa Mariarosaria Capobianchi, Direttore della UOC Laboratorio di Virologia e del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, che ha avuto, tra gli altri, il merito di isolare per la prima volta il virus del Covid-19. “La mia carriera è all’apice, ma pure alla sua fine. Ne ho posto le basi nei quattro anni trascorsi alla Federico II. Anni entusiasmanti, che mi hanno aperto le porte della scienza, in particolare su come si scoprivano i segreti della vita. Fino a quel momento non avevo idea della struttura del DNA, dei meccanismi dell’ereditarietà e dell’espressione genica”. I valori di una vita: “Curiosità e lavoro di comunità”. Dalla biologia, si passa poi alla chimica, ambito nel quale è ancora una donna a guadagnarsi la targa di illustre. Si tratta di Teresa Fornaro, che attualmente dirige il team Nasa, impegnato nel prelevare materiali e rintracciare eventuali stralci di vita nella missione che si sta svolgendo sul pianeta Marte. “Sono fiera di aver portato gli insegnamenti di questo Ateneo in tutto il mondo – spiega emozionata – non dimenticherò mai le attività svolte in laboratorio, la timidezza iniziale nei confronti dalle apparecchiature. Chi era al mio fianco mi ha letteralmente accudita, aiutandomi a conoscere il mondo della scienza”. Il primo uomo a porsi dietro il leggio dedicato è Giovanni Melillo, Procuratore capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli premiato per la “lotta senza quartiere contro le mafie”. Schietto e breve il suo commento: “Impegno e amicizia, questi sono i valori che la Federico II mi ha trasmesso. Gli amici di oggi sono quelli di allora. Un grazie anche ai professori Gloria Galeno, Gabriello Piazza, Luigi Labruna, Bruno Iossa, Renato Oriani. Mi hanno insegnato l’importanza della libertà e della democrazia. Concetti che, pur sembrando scontati, rappresentano la cura per la democrazia”. Dominano ancora le donne nel campo dell’ingegneria biomedica, dove spicca il nome dell’astro nascente Francesca Santoro, la prima italiana a rientrare nella cerchia delle giovani menti under 35 più promettenti d’Europa e nota per essere a capo del team che ha generato la prima sinapsi artificiale. “Se oggi sono qui è grazie ai miei collaboratori, che mi hanno accompagnata. Per un ricercatore l’ambizione deve tradursi in curiosità e intuito nel capire che il progetto in atto può essere quello giusto. Ora, il nostro obiettivo è quello di impiantare dei microchip nel corpo umano per incidere sulle malattie neurodegenerative”. Mostra tutta la propria gratitudine in un contributo video preregistrato il CEO Fabrizio Freda, che, dall’altra parte del mondo, dov’è AD del colosso della cosmesi Estée Lauder, riceve il riconoscimento di illustre per l’ambito economico: “I prossimi anni devono essere quelli di un nuovo rinascimento all’insegna del percorso e non della carriera. I ricordi legati alla Federico II portano con sé un sentimento di forte gratitudine nei confronti dei professori”. Chiude la premiazione la giornalista e conduttrice Franca Leosini, visibilmente emozionata e ritenuta illustre nelle Lettere: “Sono napoletana nell’anima. Questo premio è quello più denso di significato che io abbia mai ottenuto. È il premio di una vita condotta all’insegna della passione e dell’interesse”.
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