Entro la fine di marzo, la Seconda Università terminerà il processo di trasformazione secondo quanto definito dalla legge Gelmini. Dopo la scomparsa delle dieci Facoltà e l’istituzione di diciannove Dipartimenti, si procede alacremente con il lavoro di riorganizzazione dei nuovi organi accademici, con regolamento d’Ateneo ormai approvato. “Abbiamo avviato il meccanismo di designazione dei Centri di servizi di Ateneo (CSI, centro grandi attrezzature, centro per l’informazione) secondo quanto stabilito dalla norma, e stiamo formulando una proposta per la costituzione dei Centri di ricerca, la cui richiesta deve essere presentata da almeno due Dipartimenti”, afferma il pro-Rettore vicario prof. Mario De Rosa. Le Scuole saranno due: “una di Medicina, che farà da raccordo tra i Dipartimenti e l’azienda ospedaliera e si occuperà della gestione dei Corsi di Laurea Magistrali, e una di Ingegneria, alla quale afferiranno i due Dipartimenti di Ingegneria. Al momento, al fine di procedere nel migliore dei modi, abbiamo nominato un comitato di gestione, i cui membri sono i Direttori dei Dipartimenti della Scuola e i vecchi Presidi”.
Intanto, ci si avvia verso la chiusura della selezione dei membri in seno al Consiglio di Amministrazione (tre professori di ruolo di differenti poli territoriali dell’Ateneo, un ricercatore a tempo determinato o indeterminato, un impiegato tecnico-amministrativo). “Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle candidature limitatamente alla categoria dei professori di ruolo: ne erano state presentate solo quattro, mentre, secondo il regolamento, devono essere un minimo di sei. C’è tempo, ora, per presentare la domanda fino al 13 marzo”.
Dopo la costituzione del nuovo CdA, “procederemo con la nomina di Presidente e Consiglio delle due Scuole, in modo da essere operativi appieno prima di Pasqua”. Per gli studenti non ci dovrebbero essere cambiamenti se non nella rappresentanza.
Dopo un vero stravolgimento della vecchia struttura, dunque, la Sun è pronta a ripartire dai nuovi importanti criteri su cui fonderà la nuova organizzazione. Primo fra tutti, quello della valutazione. “La valutazione a tutti i livelli non farà altro che aumentare il grado di responsabilità dei singoli, mantenendo viva l’attività. Potrà offrirci l’opportunità di fare un salto di qualità”. L’unica nota negativa “resta la costante diminuzione delle risorse”, conclude con rammarico De Rosa.
Intanto, ci si avvia verso la chiusura della selezione dei membri in seno al Consiglio di Amministrazione (tre professori di ruolo di differenti poli territoriali dell’Ateneo, un ricercatore a tempo determinato o indeterminato, un impiegato tecnico-amministrativo). “Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle candidature limitatamente alla categoria dei professori di ruolo: ne erano state presentate solo quattro, mentre, secondo il regolamento, devono essere un minimo di sei. C’è tempo, ora, per presentare la domanda fino al 13 marzo”.
Dopo la costituzione del nuovo CdA, “procederemo con la nomina di Presidente e Consiglio delle due Scuole, in modo da essere operativi appieno prima di Pasqua”. Per gli studenti non ci dovrebbero essere cambiamenti se non nella rappresentanza.
Dopo un vero stravolgimento della vecchia struttura, dunque, la Sun è pronta a ripartire dai nuovi importanti criteri su cui fonderà la nuova organizzazione. Primo fra tutti, quello della valutazione. “La valutazione a tutti i livelli non farà altro che aumentare il grado di responsabilità dei singoli, mantenendo viva l’attività. Potrà offrirci l’opportunità di fare un salto di qualità”. L’unica nota negativa “resta la costante diminuzione delle risorse”, conclude con rammarico De Rosa.