Prima di scegliere: “misurare le proprie forze”

Attenzione: leggere attentamente le avvertenze prima di immatricolarsi. I Corsi di Laurea della Facoltà di Agraria sono di carattere tecnico-scientifico, e a volte per seguirli con successo non è sufficiente il semplice interesse o la passione. L’avvertimento è rivolto soprattutto a chi pensa di iscriversi a Tecnologie alimentari, da tempo il Corso più gettonato con più di 200 nuove matricole ogni anno. Il prof. Salvatore Coppola, delegato all’orientamento, evidenzia che il settore interessato dagli studi di Tecnologie alimentari ha una grande presa sui giovani: “oggi si parla di cibo ovunque e il nostro rapporto con il mangiare è cambiato. In molti sono attratti da questo ambito disciplinare e vi si avventurano senza misurare le proprie forze. Si tratta di un corso di carattere tecnico-scientifico con materie molto impegnative che non tutti riescono a studiare come si deve”. Gli sbocchi occupazionali per i tecnologi alimentari non hanno mai rappresentato un problema, anche se qualcosa sta cambiando con “l’invasione di studenti” dei tempi più recenti. “Inizialmente molti laureati hanno addirittura sorvolato sulla questione dell’impiego inventandosi un autoimpiego, mettendosi in proprio attraverso studi di consulenza, laboratori, associazioni professionali. Un boom nel campo della sicurezza alimentare è stato inoltre determinato dalle nuove normative europee in materia e qualcuno non troppo legato al territorio d’origine potrebbe anche portare le proprie competenze nei paesi da poco entrati a far parte dell’Unione Europea. Di sicuro ne ricaverebbe grandi soddisfazioni perché in paesi come quelli dell’Est non si sa proprio da dove cominciare mentre i nostri laureati lì sarebbero apportatori di un’esperienza che da noi è vita quotidiana”. Il trend occupazionale è però legato anche all’andamento del Corso in base al numero di iscritti che è sempre crescente, dunque da oggi qualche punto interrogativo potrebbe iniziare a presentarsi. 
Occhio alle Specialistiche, anche in quel caso bisogna informarsi correttamente prima di iscriversi. “La Specialistica in Alimenti e salute, attivata lo scorso anno, non forma dietisti o nutrizionisti – precisa il prof. Coppola- ma indirizza le competenze del tecnologo alimentare a settori molto specifici legati alla salute, pensiamo ad esempio alla elaborazione degli alimenti per chi soffre di celiachia. Chi pensa con questa laurea specialistica di poter aprire uno studio di dietologo sbaglia: farebbe una cosa vietata dalla legge”. 
C’è grande aspettativa per il corso triennale in Viticoltura ed Enologia, attivato in collaborazione con la Provincia di Avellino. Si svolgerà presso l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino, in attesa che siano completati i lavori di ristrutturazione della sede storica della Scuola Enologica della città, ed è a numero chiuso per un massimo di 40 studenti. I test di ammissione si tengono l’8 settembre. “Ad Avellino c’è uno dei tre istituti tecnici specializzati per l’enologia che esistono in Italia, gli altri due si trovano ad Asti e a Corigliano Veneto. Da questi istituti esce già un perito enologo di qualità ma la prosecuzione a livello universitario di questi studi produrrà, come è già avvenuto altrove, dei buoni frutti. Infatti la richiesta di esperti da parte del mercato è crescente e anche l’interesse intorno al mondo del vino aumenta. Proprio alla manifestazione di orientamento organizzata ogni anno da Ateneapoli mi è capitato spesso di sentirmi chiedere se avevamo un corso di laurea in viticoltura”. Anche in questo caso è bene partire con la consapevolezza che si tratta di un corso a base scientifica, anche se meno pregnante che nel corso di Tecnologie alimentari. 
(Sa.Pe.)
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