Sono tantissimi i professori accorsi, il 6 marzo, presso la Sala Azzurra del Complesso universitario di Monte Sant’Angelo in occasione della Giornata Scientifica del Dipartimento di Biologia. Al loro seguito anche un’ampia schiera di studenti.
“Quella di oggi è una manifestazione molto importante. Mi fa piacere vedere presenti anche i Coordinatori degli altri Dipartimenti. Occasioni come queste servono per mostrare alla città cosa facciamo. Il 21 maggio, ad esempio, presenteremo i 50 giovani reclutati nell’ultimo bando di ricercatori, con lo scopo di mettere in evidenza la nostra politica di reclutamento”, ha detto il Rettore Massimo Marrelli nell’inaugurare l’evento. Si sofferma su uno dei temi che sta più a cuore all’Ateneo il ProRettore Gaetano Manfredi: “Abbiamo urgentemente bisogno di un rapporto più stretto e strutturato con gli enti pubblici di ricerca. L’Ateneo sta facendo un grandissimo sforzo per migliorare la sua performance nel campo della ricerca, soprattutto a livello di organizzazione”. Manifestazioni del genere, sottolinea il prof. Guido Trombetti, Vice Presidente della Giunta regionale, sono necessarie perché con il nuovo assetto organizzativo dell’Ateneo si rischia di perdere la forza relazionale delle ex Facoltà. Poi, fornisce alcuni numeri: “La Regione Campania ha stanziato 50 milioni di euro per l’alta formazione. Di questi, 30 milioni sono destinati ai dottorati nelle sette Università campane; 8 milioni sono per gli assegni di ricerca; 2 milioni vanno agli studenti che vogliono seguire Master; 10 milioni sono attributi alle Scuole di Specializzazione di area medica”. Presente all’evento anche il prof. Luigi Nicolais, Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che si ricollega alle parole di Manfredi: “Ho molto combattuto perché ci fosse equivalenza tra i ricercatori universitari e quelli appartenenti agli enti pubblici, ma c’è bisogno di molti altri passi avanti. Abbiamo necessità di una vera autonomia, non vigilata da molteplici Ministeri. Dobbiamo creare un Sistema Ricerca Italia, masse critiche capaci di competere, poi, in Europa. Da quando sono presidente ho cercato di aprire le porte del CNR all’Università. È da osservare che, negli ultimi tempi, si sta realizzando un avvicinamento, di tipo fisico, delle strutture degli enti pubblici a quelle universitarie”.
Il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, afferma: “nei Dipartimenti si sente molto l’esigenza di presentarsi. Iniziative come queste bisogna allargarle. Ci sarebbe bisogno di una giornata dedicata a tutti i Dipartimenti. Lo scopo principale deve essere l’abbattimento delle barriere disciplinari”.
“Quella di oggi è una manifestazione molto importante. Mi fa piacere vedere presenti anche i Coordinatori degli altri Dipartimenti. Occasioni come queste servono per mostrare alla città cosa facciamo. Il 21 maggio, ad esempio, presenteremo i 50 giovani reclutati nell’ultimo bando di ricercatori, con lo scopo di mettere in evidenza la nostra politica di reclutamento”, ha detto il Rettore Massimo Marrelli nell’inaugurare l’evento. Si sofferma su uno dei temi che sta più a cuore all’Ateneo il ProRettore Gaetano Manfredi: “Abbiamo urgentemente bisogno di un rapporto più stretto e strutturato con gli enti pubblici di ricerca. L’Ateneo sta facendo un grandissimo sforzo per migliorare la sua performance nel campo della ricerca, soprattutto a livello di organizzazione”. Manifestazioni del genere, sottolinea il prof. Guido Trombetti, Vice Presidente della Giunta regionale, sono necessarie perché con il nuovo assetto organizzativo dell’Ateneo si rischia di perdere la forza relazionale delle ex Facoltà. Poi, fornisce alcuni numeri: “La Regione Campania ha stanziato 50 milioni di euro per l’alta formazione. Di questi, 30 milioni sono destinati ai dottorati nelle sette Università campane; 8 milioni sono per gli assegni di ricerca; 2 milioni vanno agli studenti che vogliono seguire Master; 10 milioni sono attributi alle Scuole di Specializzazione di area medica”. Presente all’evento anche il prof. Luigi Nicolais, Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che si ricollega alle parole di Manfredi: “Ho molto combattuto perché ci fosse equivalenza tra i ricercatori universitari e quelli appartenenti agli enti pubblici, ma c’è bisogno di molti altri passi avanti. Abbiamo necessità di una vera autonomia, non vigilata da molteplici Ministeri. Dobbiamo creare un Sistema Ricerca Italia, masse critiche capaci di competere, poi, in Europa. Da quando sono presidente ho cercato di aprire le porte del CNR all’Università. È da osservare che, negli ultimi tempi, si sta realizzando un avvicinamento, di tipo fisico, delle strutture degli enti pubblici a quelle universitarie”.
Il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, afferma: “nei Dipartimenti si sente molto l’esigenza di presentarsi. Iniziative come queste bisogna allargarle. Ci sarebbe bisogno di una giornata dedicata a tutti i Dipartimenti. Lo scopo principale deve essere l’abbattimento delle barriere disciplinari”.
“Una scienza
in continua
evoluzione”
in continua
evoluzione”
Il compito di presentare il Dipartimento in modo più specifico spetta alla prof.ssa Simonetta Bartolucci, che ne è il Direttore, nonché organizzatrice e coordinatrice dell’evento: “Il Dipartimento di Biologia nasce nel 2013. La biologia oggi è una scienza in continua esplosione. La scommessa di mettere insieme i docenti di tutte le ex Facoltà di Scienze porta all’unione di più competenze per obiettivi più elevati e centrati. Missione del Dipartimento è anche la didattica, la quale parte da una buona ricerca. Accanto ai Corsi di Laurea già noti, quest’anno ne è previsto anche uno, interamente in inglese, di Biologia marina. Oltre alla didattica, non è da tralasciare la formazione. È appena partito il bando di dottorato che ha visto già 86 domande. In più, attiviamo 10 Corsi di Perfezionamento. Tra gli obiettivi a cui tengo particolarmente, c’è quello di riuscire a riunire l’intero Dipartimento nell’unica sede di Monte Sant’Angelo”.
Poi la parola passa ai ricercatori per gli interventi di tipo scientifico. Primo tra tutti il prof. Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”. La sua ricerca, dal titolo “Oceani, microbi e cambiamenti climatici”, è un tuffo nel mare: “La mia presentazione è un omaggio a quella che io definisco la mia Laurea Mare. È un viaggio tra le realtà del mare. Io sono un ‘marino’ che ha fatto vari passaggi, ma che è stato anche nel profondo. Della profondità del mare conosciamo solo il 5%. In pratica, tutto quello che abbiamo campionato sta in due campi da calcio. Il censimento della vita marina dimostra la potenza della ricerca. La scoperta di biodiversità corrisponde alla scoperta di opportunità per la ricerca. Tra le missioni della Stazione Zoologica, vi è soprattutto quella di salvare i nostri oceani. La dimensione del mare non si limita a quello che vediamo quando vi ci tuffiamo in estate, ma ha delle implicazioni globali. Bisogna combattere il collasso della biodiversità”. Alle splendide immagini sottomarine seguono quelle più complesse e specifiche proiettate dalla prof.ssa Caterina Missero, docente di Biologia Molecolare, e dalle dott.sse Tiziana Angrisano, ricercatrice di Genetica, e Francesca Carella, ricercatrice di Anatomia Patologica Veterinaria. Le loro ricerche sono intitolate rispettivamente “Regolazione dell’espressione genica durante lo sviluppo embrionale ed in patologie cutanee”, “Meccanismi epigenetici che regolano l’espressione genica durante il differenziamento” e “End-point tissutali e marcatori molecolari nella valutazione ambientale”.
La giornata scientifica si chiude con l’esposizione di poster per mostrare le linee di ricerca del Dipartimento.
Fabiana Carcatella
Poi la parola passa ai ricercatori per gli interventi di tipo scientifico. Primo tra tutti il prof. Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”. La sua ricerca, dal titolo “Oceani, microbi e cambiamenti climatici”, è un tuffo nel mare: “La mia presentazione è un omaggio a quella che io definisco la mia Laurea Mare. È un viaggio tra le realtà del mare. Io sono un ‘marino’ che ha fatto vari passaggi, ma che è stato anche nel profondo. Della profondità del mare conosciamo solo il 5%. In pratica, tutto quello che abbiamo campionato sta in due campi da calcio. Il censimento della vita marina dimostra la potenza della ricerca. La scoperta di biodiversità corrisponde alla scoperta di opportunità per la ricerca. Tra le missioni della Stazione Zoologica, vi è soprattutto quella di salvare i nostri oceani. La dimensione del mare non si limita a quello che vediamo quando vi ci tuffiamo in estate, ma ha delle implicazioni globali. Bisogna combattere il collasso della biodiversità”. Alle splendide immagini sottomarine seguono quelle più complesse e specifiche proiettate dalla prof.ssa Caterina Missero, docente di Biologia Molecolare, e dalle dott.sse Tiziana Angrisano, ricercatrice di Genetica, e Francesca Carella, ricercatrice di Anatomia Patologica Veterinaria. Le loro ricerche sono intitolate rispettivamente “Regolazione dell’espressione genica durante lo sviluppo embrionale ed in patologie cutanee”, “Meccanismi epigenetici che regolano l’espressione genica durante il differenziamento” e “End-point tissutali e marcatori molecolari nella valutazione ambientale”.
La giornata scientifica si chiude con l’esposizione di poster per mostrare le linee di ricerca del Dipartimento.
Fabiana Carcatella