Sbarramento a 102/110 per entrare al Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letteratura moderne europee. La regola è entrata in vigore dall’ottobre scorso. “Quindi chiunque abbia preso, alla Triennale in Lingue, un voto di laurea inferiore a 102, non potrà avere accesso alla nostra Magistrale. Questa forma di selezione, decisa dai docenti del CdL, è antidemocratica, perché non considera gli studenti già iscritti al triennio, che non potevano sapere del cambiamento in atto e si trovano un’opportunità preclusa”, spiega la rappresentante degli studenti Francesca Esposito. “Abbiamo già presentato una petizione al Direttore di Dipartimento ed a breve se ne parlerà in Consiglio”, conclude. La maggior parte degli studenti, anche quelli già iscritti alla Magistrale, non è d’accordo con la decisione. “Con 104/110 sono rientrata, ma conosco numerosi colleghi che sono stati costretti ad abbandonare l’Università a causa di questa nuova regola. Alcuni invece si sono spostati all’Orientale”, afferma Annalisa. Il problema non è tanto la regola in sé come forma di sbarramento, piuttosto la tempistica con la quale è entrata in vigore. “Molti docenti ci consigliano di laurearci presto e di non impantanarci con gli esami della Triennale. Inoltre, gli studenti lavoratori non sempre riescono a prendere il massimo dei voti velocemente, per cui vengono penalizzati, perché pensavano di potersi iscrivere alla Magistrale ed invece ora non possono più farlo”, lamenta Anna. Non tutti hanno la possibilità di spostarsi in altri Atenei, “quindi molti abbandonano gli studi”, affermano Antonio Leo e Luigi Loreggio, al primo anno di Magistrale. Per gli studenti non è dunque il modo corretto di procedere. “Se fosse entrata in vigore dall’inizio del percorso Triennale, senza penalizzare chi già si trova in corso, avremmo anche potuto accettarla. Così è una regola ingiusta”, sottolinea Anna. Si suppone la mancanza di fondi: “se mancassero i soldi per pagare più docenti, o per le aule, che spesso sono sovraffollate, con questa diaspora di iscritti cosa si farebbe? Ci aumenterebbero le tasse?”, ipotizza Giuseppe. Il concetto della tempistica sbagliata è valido anche per chi è d’accordo con un sistema di selezione. “Secondo me è giusto che, se qualcuno impiega troppo tempo per laurearsi, o mantiene sempre voti bassi, non vale la pena continui a studiare. Bisogna però che ne sia consapevole fin dall’inizio del percorso”, sostiene Luisa.
Risponde alle critiche il Presidente del Corso di Laurea Michela Cennamo. “A breve discuteremo dei problemi degli studenti al Consiglio di Corso di Laurea. Ho già ricevuto una petizione da loro e ne ho parlato con alcuni”. Un sistema di sbarramento è necessario: “perché ci sono studenti che arrivano da altri Atenei e scelgono il nostro CdL Magistrale solo perché non hanno i requisiti d’accesso ai Corsi della loro Università. È difficile insegnare a ragazzi che partono da competenze diverse”, questo il problema alla base delle nuova regola. “C’è quindi, purtroppo, la necessità di un filtro o sbarramento per assicurare una migliore qualità all’insegnamento. Sono aumentate in maniera esponenziale le iscrizioni e non possiamo superare le 100 unità, perché questo creerebbe difficoltà ai docenti ed alle strutture”, afferma. Il corpo docente si è reso conto del malcontento suscitato dallo sbarramento e “sta apportando delle modifiche che tengano conto della qualità del servizio offerto, per arrivare ad una soluzione equa, che assicuri il diritto allo studio. Comprendo il problema degli studenti, perciò ci stiamo attivando per risolverlo, operando le dovute modifiche”. Non è stata ancora trovata una soluzione ufficiale, “in ogni caso inviterei a riflettere sul fatto che il punteggio minimo richiesto sia 102 non 110. Anche nelle altre Università campane c’è un sistema di sbarramento. Preso atto degli errori, però, ora stiamo rivalutando i termini del filtro, che non sarà più orientato solo al voto di laurea”.
Allegra Taglialatela
Risponde alle critiche il Presidente del Corso di Laurea Michela Cennamo. “A breve discuteremo dei problemi degli studenti al Consiglio di Corso di Laurea. Ho già ricevuto una petizione da loro e ne ho parlato con alcuni”. Un sistema di sbarramento è necessario: “perché ci sono studenti che arrivano da altri Atenei e scelgono il nostro CdL Magistrale solo perché non hanno i requisiti d’accesso ai Corsi della loro Università. È difficile insegnare a ragazzi che partono da competenze diverse”, questo il problema alla base delle nuova regola. “C’è quindi, purtroppo, la necessità di un filtro o sbarramento per assicurare una migliore qualità all’insegnamento. Sono aumentate in maniera esponenziale le iscrizioni e non possiamo superare le 100 unità, perché questo creerebbe difficoltà ai docenti ed alle strutture”, afferma. Il corpo docente si è reso conto del malcontento suscitato dallo sbarramento e “sta apportando delle modifiche che tengano conto della qualità del servizio offerto, per arrivare ad una soluzione equa, che assicuri il diritto allo studio. Comprendo il problema degli studenti, perciò ci stiamo attivando per risolverlo, operando le dovute modifiche”. Non è stata ancora trovata una soluzione ufficiale, “in ogni caso inviterei a riflettere sul fatto che il punteggio minimo richiesto sia 102 non 110. Anche nelle altre Università campane c’è un sistema di sbarramento. Preso atto degli errori, però, ora stiamo rivalutando i termini del filtro, che non sarà più orientato solo al voto di laurea”.
Allegra Taglialatela